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Domani 12 febbraio “Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato”

11 feb 2025
Domani 12 febbraio  “Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato”

A oltre 35 anni dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che contiene il Protocollo opzionale per proibire il reclutamento e l’impiego come soldati di tutti i minori, ancora oggi tragicamente i numerosi conflitti in varie parti del mondo dimostrano che i bambini sono sfruttati e continuano a sopportare il peso della nostra incapacità di trovare una soluzione pacifica alle controversie create dall’uomo. I recenti avvenimenti nella Repubblica Democratica del Congo e in altre parti del mondo testimoniano l’aumento del reclutamento forzato, il rapimento e l’utilizzo dei bambini per i conflitti armati. Nel 2024 in particolare a Gaza e in Sudan, i bambini sono diventati l’immagine della guerra, privati di qualsiasi assistenza umanitaria. Papa Francesco ha aperto in Vaticano il Summit mondiale sui diritti dei bambini ed invitato all’ascolto dei più piccoli per dire “no” a guerra, violenza, ingiustizie, cultura dello scarto. Il Pontefice ha parlato dell’infanzia come “periferia dell’esistenza”, emarginata anche nelle città più ricche: “… nulla vale la vita di un bambino. Uccidere i piccoli significa negare il futuro.” Non dimentichiamo i circa 150 milioni di bambini “invisibili”, privi di assistenza legale, della possibilità di accedere all'istruzione o all'assistenza sanitaria, talmente vulnerabili da cadere nella tratta di esseri umani e venduti come schiavi, bambini costretti a subire livelli di violenza insopportabili, privati della loro infanzia, del diritto all’istruzione, con profonde e insanabili cicatrici. Nello scenario internazionale di oggi la Fondazione Silana Arbia ancora una volta interviene e chiede il diritto alla protezione dei bambini, le prime vittime delle guerre e il raggiungimento di una pace giusta, vera, stabile. La Fondazione ritiene che investire nell’educazione, rappresenti lo strumento responsabile per proteggere i ragazzi, assicurando gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le grandi trasformazioni che stiamo vivendo e garantire che i più indifesi, anche quelli che vivono in zone di guerra, possano sognare e costruire il loro futuro. La Fondazione, con un alto investimento, ha supportato nel 2024 il progetto OPAM Abbracciamoli tutti 4.0: sostegno dell’educazione informale di bambini e bambine di strada di Kalamu attraverso l’alfabetizzazione mobile. Kinshasa, capitale della RDC con oltre 17,07 milioni di abitanti (2021), ha visto una rapida crescita demografica, legata allo spopolamento delle zone rurali. Le famiglie trasferite in città abitano in baraccopoli prive di qualsiasi infrastruttura, vivono di piccolo commercio informale e lavori temporanei sottopagati e non sempre riescono a rispondere ai bisogni dei loro figli, così la città pullula di bambini abbandonati a sé stessi shégué, (bambini di strada: si calcola siano circa 50.000). Questi piccoli vivono rovistando nelle discariche, rubando nei mercati e improvvisandosi commercianti di acqua…Gli adolescenti, Kuluna, riuniti in bande, armati di machete, bastoni e sassi, seminano il panico nella città. Spesso diventano manovalanza a basso costo della criminalità: furti, scippi, rapine, spaccio … o vittime di ogni tipo di abusi: accattonaggio, prostituzione, traffico di minori. Alcuni poi vengono reclutati come bambini-soldato per combattere in uno dei tanti gruppi armati presenti nel Paese come ad esempio i Mobondo, che operano alla periferia di Kinshasa. Insieme possiamo riuscire a realizzare con successo anche questo Progetto, anche un piccolo contributo e il sostegno alla Fondazione Silvana Arbia possono fare la differenza nella vita e nel futuro di questi piccoli, poiché l’alfabetizzazione è una delle più importanti azioni del recupero, quella che si definisce un’APAS (Attività di Preparazione, di Accompagnamento e di Supporto).

cs Alba Baredi Presidente FSA


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