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Emergenza covid-19, aiuti alimentari: 1.520 buoni spesa erogati a 113 famiglie. Le imprese del territorio donano prodotti per i sanclementesi in difficoltà

Il contributo diretto del comune alla Caritas parrocchiale. La macchina della solidarietà sempre in prima linea

6 mag 2020
la Sindaca di San Clemente Mirna Cecchini
la Sindaca di San Clemente Mirna Cecchini

Millecinquecentoventi buoni spesa (per un taglio da 25 euro ciascuno), 113 famiglie, circa 39mila euro utilizzati. Sono questi i numeri legati alla distribuzione dei buoni alimentari consegnati ai cittadini sanclementesi nella prima fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19. I buoni spesa, come previsto dalla delibera dell’Ordinanza della Protezione Civile, sono spendibili nei negozi del territorio di San Clemente e vanno considerati per il periodo aprile-maggio 2020; fermo restando la possibilità, qualora il Governo metta a disposizione ulteriori risorse, di riattivare la procedura per nuovi buoni spesa oltre maggio 2020. I fondi resi disponibili dallo Stato, hanno consentito all’Amministrazione comunale, previo accertamento dei requisiti necessari ad ottenere il sussidio, di dare risposta alle necessità di beni alimentari a oltre 100 famiglie del territorio (113 in tutto) in base alla composizione dei rispettivi nuclei. Nel dettaglio sono state supportate: 21 famiglie con 1 solo componente; 14 con 2 componenti, 27 con 3, 23 con 4, 16 con 5 e 17 con più di 5 persone. Differenziata l’erogazione dei buoni spesa in relazione alle caratteristiche delle stesse: alle famiglie con 1 solo componente la quota dei buoni spesa spettante era di 175 euro ciascuna, mentre di 200 euro per le famiglie con 2 componenti, 325 euro per le famiglie a 3 componenti, 375 euro per le famiglie a 4 componenti, 425 euro per le famiglie di 5 persone e 450 euro per le famiglie con più di 5 persone. Prosegue inoltre il sostegno ordinario da parte degli Uffici Servizi Sociali per far fronte alle richieste di solvenza delle utenze domestiche dai nuclei familiari con disagio economico. Ulteriori 7mila euro sono stati erogati alla Caritas Parrocchiale di Sant’Andrea in Casale da parte del Comune; a questi vanno aggiunti i circa 2mila euro raccolti per mezzo delle donazioni spontanee arrivate sul conto corrente attivato dalla Caritas Parrocchiale. Entrambe le somme hanno permesso alla Caritas di provvedere sia all’acquisto di altri generi alimentari e di prima necessità sempre a favore dei cittadini in difficoltà sia al pagamento delle utenze domestiche per quanti si trovano in condizioni economiche precarie. Positiva e immediata anche la risposta del tessuto imprenditoriale locale che ha voluto contribuire agli aiuti alimentari a sostegno dei sanclementesi: i ringraziamenti vanno al PASTIFICIO GHIGI per aver consegnato alla Caritas mezza tonnellata di pasta di vario formato (dalle confezioni da 500 grammi a quelle da 5 chili) da destinare alle famiglie bisognose, al CONAD CITY per i prodotti (1 bancale di pasta Conad e 1 bancale di passata di pomodoro Conad) ritirati dalla Caritas e impiegati nel confezionamento dei pacchi-famiglia, alla CAMST che ha voluto devolvere sempre alla Caritas i prodotti alimentari destinati alla preparazione dei pasti della mensa comunale, in particolare frutta, latte, formaggio, dolci e alimenti specifici per celiaci e, infine, alla PIADINERIA GIUSY per la consegna alla Caritas dei prodotti alimentari a lunga conservazione anch’essi inseriti nei pacchi-famiglia recapitati grazie al continuo e prezioso lavoro dei volontari.


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