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Ennesimo grave incidente sul lavoro a San Marino: Fulcas CSU, "Invertire subito il trend"

16 apr 2025
Ennesimo grave incidente sul lavoro a San Marino: Fulcas CSU, "Invertire subito il trend"

Nella giornata di martedì la nostra Repubblica ha assistito al terzo grave incidente sul lavoro in poco più di due settimane, un trend increscioso che va immediatamente invertito.

La CSU, esprimendo la massima solidarietà al lavoratore rimasto coinvolto nell’incidente avvenuto a Rovereta, ribadisce con forza un principio non più rinviabile: la sicurezza sul lavoro non è un obbligo formale, ma un investimento essenziale. Non possiamo più accettare che la giornata lavorativa rappresenti un rischio per la salute delle persone. Garantire la sicurezza è una responsabilità collettiva che coinvolge istituzioni, imprese e società civile. È necessario intensificare in modo capillare i controlli nei luoghi di lavoro. A fronte di ciò, servono verifiche più frequenti e l’applicazione rigorosa di sanzioni nei confronti di chi non rispetta le norme e non promuove una reale cultura della prevenzione. Inoltre, la crescente incidenza degli infortuni non può più passare sotto silenzio. La Federazione Unitaria Costruzioni e Servizi – FULCAS CSU sollecita l’Ufficio di Statistica affinché i dati sugli incidenti sul lavoro non siano relegati a un semplice trafiletto nella Relazione Economico-Statistica annuale, ma vengano approfonditi e valorizzati con analisi dettagliate e accessibili. Perché le azioni di prevenzione siano davvero efficaci servono informazioni puntuali: settori maggiormente colpiti, fasce anagrafiche coinvolte, dinamiche e cause degli incidenti. Solo così si possono mettere in campo misure realmente mirate. L’eccezionalità del sistema economico sammarinese rispetto al contesto europeo non può essere compromessa da un aumento costante degli infortuni a partire dal 2023. I fatti accaduti devono rappresentare un campanello d’allarme e aprire una riflessione seria anche in vista dei prossimi rinnovi contrattuali. Segnaliamo con rammarico quella che è ormai divenuta una consuetudine in questi casi, ovvero il riconoscimento della prognosi entro i 30 giorni al fine di evitare l’apertura della procedura penale nei confronti del datore di lavoro. Prassi che è necessario superare: ogni tassello, anche quello giudiziario, gioca una parte fondamentale nel porre fine a questa tendenza. Questi tragici eventi devono diventare l’occasione per ripensare l’organizzazione del lavoro all’interno delle imprese, con l’obiettivo di alleggerire il carico psicofisico individuale e ridurre di conseguenza cali di attenzione e stati di affaticamento, tra i principali fattori che contribuiscono all’aumento del rischio infortuni.

C.s. FULCAS CSU





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