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Ente cassa interviene sullo scontro in casa Bsm

3 lug 2018
Ente cassa interviene sullo scontro in casa Bsm
L’azionista di maggioranza di Banca di San Marino desidera riportare l’attenzione sulla necessità di azioni responsabili e realistiche che permettano di salvaguardare lo storico istituto - e tutto il sistema bancario sammarinese - permettendone il consolidamento e lo sviluppo, per il bene del personale, dei clienti, degli azionisti e dell’intero Paese.
L’Ente Cassa di Faetano desidera portare il suo punto di vista sui fatti di questi giorni, caratterizzati da un duro scontro tra i rappresentanti dei lavoratori e la governance di Banca di San Marino. Fermo restando il profondo dispiacere che inevitabilmente emerge difronte ad un tale deterioramento del rapporto tra collaboratori e governance, intendiamo affermare alcuni punti che riteniamo imprescindibili per una piena risoluzione delle criticità in essere, che non riguardano solo la nostra partecipata ma tutto il sistema bancario sammarinese. Anzitutto è importante mantenere una discussione basata su argomenti fondati e veritieri. In particolare si fa riferimento alle affermazioni pubblicate dal quotidiano L’informazione di San Marino il 27 giugno, in cui si riportano alcune considerazioni della rappresentanza sindacale di Banca di San Marino su un presunto aumento di costi del Consiglio di Amministrazione dell’istituto stesso. I dati in possesso dell’Ente attestano come i costi relativi al Consiglio di Amministrazione siano diminuiti già nel 2017 e prevedono per il 2018 una riduzione ancora più consistente. Tale risultato è stato raggiunto grazie a varie misure, ma soprattutto attraverso la riorganizzazione del lavoro del Cda a cui comunque l’azionista di riferimento chiede sempre maggior impegno. L’aumento dei “costi della governance” nella sua dimensione complessiva è motivato solo dalla scelta presa nel 2017 dall’Assemblea degli azionisti di dotare la banca della figura di un Amministratore Delegato, nella persona del Dott. Domenico Lombardi. Tale scelta ha visto concorde l’Assemblea nell’ottica di una precisa necessità: riportare Banca di San Marino almeno al pareggio di bilancio e avviare quelle interlocuzioni internazionali fondamentali per il rilancio dell’Istituto.

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