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Erbavita, Usl chiede a banche e proprietà di collaborare per salvare i posti di lavoro

9 nov 2015
Erbavita
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Questa mattina è proseguito lo sciopero dei dipendenti Erbavita, i quali chiedono il pagamento dei propri stipendi e certezze per il loro futuro lavorativo, ormai da mesi soggetto a continui cambiamenti di fronte.
Alle ore 9 si è svolto un incontro tra l’amministratore Brandolini, il custode del pacchetto azionario Dott. Massimo Albertini e tutte le sigle sindacali.
Le banche sembrano essere giunte ad un accordo, tre con formula piena, una in modo parziale, sembra si attenda ora un’ulteriore firma della proprietà.
“Indipendentemente dalle motivazioni più o meno oggettive, è assolutamente inaccettabile che a rimetterci siano sempre i dipendenti, unica parte debole del sistema, i quali hanno sempre avuto un atteggiamento collaborativo, paziente ed estremamente professionale, ponendo gli interessi dell’azienda davanti ai propri”, afferma il Segretario Industria e Artigianato Francesca Busignani.
Pertanto chiediamo a tutti gli attori coinvolti di compiere un gesto di responsabilità, per salvare una storica realtà produttiva che, nonostante la situazione debitoria, ha delle potenzialità enormi e uno staff di dipendenti fortemente qualificato e con professionalità specifiche acquisite negli anni di servizio presso l’azienda.
E’ necessario quindi un intervento immediato delle parti interessate per la positiva conclusione della vicenda: a tal proposito chiediamo che anche le sigle sindacali possano partecipare agli eventuali incontri tra le parti, per la piena tutela degli interessi dei lavoratori, quali principali creditori di Erbavita.

Comunicato stampa USL
Federazione Industria e Artigianato

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