Esito del referendum e notizie infondate sul “bail-in”: questi i temi affrontati in conferenza stampa dalla coalizione Adesso.sm

Esito del referendum e notizie infondate sul “bail-in”: questi i temi affrontati in conferenza stampa dalla coalizione Adesso.sm.

Sulla consultazione elettorale, nello specifico sul quesito relativo alla legge elettorale, Roberto Giorgetti ha ribadito: “Come coalizione dobbiamo prendere atto della scelta dei cittadini, dunque ci muoveremo per apportare le opportune modifiche previste dal quesito. Dispiace che i cittadini perdano un potere importante, quello di decidere chi li debba governare e su quale programma. L’occasione andrà colta per apportare aggiustamenti a quella legge e per far sì che vada salvaguardare la funzionalità di una legge che è fondamentale. Spero che chi abbia votato sì non lo abbia fatto spinto dalla convinzione di apportare modifiche al quadro politico, perché così non è. Se proprio si volesse interpretare il risultato in chiave politica, cosa che noi non vogliamo fare, paradossalmente emergerebbe che questo Governo ha più consensi di quelli che aveva nel 2016 al primo turno. Questa, ovviamente, non può essere una chiave di lettura. Riguardo l’altro quesito, esprimiamo soddisfazioni per l’accoglimento che comporterà l’inserimento nella nostra Carta dei Diritti di un concetto che era già previsto, la non discriminazione delle persone”. Anche Jader Tosi ha espresso qualche considerazione sull’esito del referendum. “La politica – ha detto – si deve interrogare sul perché ci sia stata un’affluenza così bassa, sul perché ci sia stata una spartizione quasi equa tra maggioranza e opposizione, la politica dovrebbe iniziare a fare la politica e non portare i cittadini in questo scontro totale. I cittadini vogliono risposte. Noi in maggioranza abbiamo stabilito un cambio di passo. Abbiamo instaurato un CCR allargato alle opposizioni, abbiamo iniziato un dialogo anche su altre tematiche. Il Paese ha bisogno di soluzioni condivise.”. Giuseppe Maria Morganti si è invece soffermato su alcune conseguenze che il quesito sulla legge elettorale comporterà. “Oggi ci troviamo con un quesito referendario approvato che comporta una serie di problemi da risolvere – ha spiegato -. Il primo riguarda chi elaborerà il programma di Governo. E’ assolutamente inconcepibile, infatti, che la forza che ottenga la maggioranza relativa chiami ad accettare passivamente il proprio programma di governo le altre forze con cui deve formare la maggioranza. La seconda grande assurdità è che l’accordo politico fatto nelle stanze dei partiti debba essere certificato e consolidato dall’antiribaltone. La legge antiribaltone funziona se la maggioranza è frutto di una decisione popolare, ma se l’accordo avviene nelle stanze dei partiti, è inconcepibile”. Il capogruppo di Repubblica Futura è intervenuto anche sulla notizia diffusa nelle ultime ore secondo cui il governo starebbe valutando l’introduzione del “bail-in” nel sistema bancario e finanziario sammarinese. “Sono voci assolutamente infondate – ha spiegato -. C’è un documento tecnico redatto da Banca Centrale che contiene una serie di previsioni, ma non contiene nulla di ciò. Questa notizia, diffusa ieri con modalità per certi versi misteriosa, è un attentato al nostro Paese. Chi lo ha fatto deve assumersi la propria responsabilità perché crea volontariamente allarmismo in un momento delicato per il nostro Paese, in un settore che ha bisogno di tranquillità. Vogliamo ribadirlo, non è assolutamente intenzione di introdurre il bail-in nel nostro sistema bancario e finanziario”. “Tra l’altro – ha aggiunto Morganti - tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, sono d’accordo su un punto fondamentale: il provvedimento legislativo a cui si sta lavorando sarà un provvedimento di tutela forte del risparmiatore, perché introdurrà ulteriori garanzie. Il bail-in è improponibile per il sistema sammarinese”.
 Adesso.sm

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