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Fellini: usi (e abusi) di un aggettivo

22 ott 2018
Fellini: usi (e abusi) di un aggettivo
Mercoledì 24 ottobre dalle ore 9,30 per il terzo anno consecutivo, sarà organizzato un convegno per approfondire e studiare le tematiche felliniane.
Anche questo terzo appuntamento, che per la prima volta si terrà nella Sala Federico del Cinema Fulgor, è organizzato in collaborazione con l'Università di Bologna, Campus di Rimini e la cattedra di “Cinema e industria culturale” del Prof. Roy Menarini che tutti gli anni dedica il suo corso monografico al regista riminese.

Dopo le giornate di studi dedicata ai film “Il Casanova di Federico Fellini” e “Le notti di Cabiria”, in occasione rispettivamente dei 40 e dei 60 anni dalla loro uscita, quest'anno ci si interrogherà sulla natura dell'aggettivo “felliniano”, la sua fortuna, i suoi abusi, la sua eredità. A riflettere su questo interessante argomento sono stati chiamati alcuni illustri critici e docenti universitari.

Dopo i saluti istituzionali aprirà la mattinata Valeria Della Valle, fino al 2014 docente di Linguistica Italiana alla Sapienza di Roma, membro del direttivo della Fondazione Bellonci e del Premio Strega, collaboratrice e curatrice di numerosi programmi per Rai Uno, Rai Storia, e Radio Rai. E' anche autrice di numerosi testi divulgativi dedicati alla lingua italiana. E sarà proprio la lingua italiana e il suo rapporto la poetica felliniana, il terreno di riflessione sopra il quale la Della Valle svilupperà il suo intervento dal titolo “Una lessicografa incontra Fellini”. Quindi sarà la volta di Luca Barra. Ricercatore presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, tiene i corsi di Storia della radio e della televisione e di Teoria e tecnica dei nuovi media. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le culture della produzione e distribuzione tv, la circolazione internazionale dei contenuti mediali (e le loro mediazioni nazionali), la storia della televisione italiana, europea e statunitense, la serialità, i generi comici e umoristici e le evoluzioni dello scenario mediale contemporaneo. Nel suo intervento, Barra, individuerà le tracce più evidenti dell'eredità felliniana nella televisione contemporanea. Quindi salirà sul palco del Cinema Fulgor Luca Beatrice, con un intervento dal titolo Fellini e l'arte visiva ovvero dell'attrazione reciproca. Beatrice è un curatore d'arte contemporanea tra i più noti del panorama italiano. È stato allievo di Enrico Crispolti alla scuola di specializzazione in storia dell'arte dell'Università di Siena. Nel 2009 viene scelto come curatore del Padiglione Italia alla 53ª Biennale d'arte di Venezia. È stato docente di storia dell'arte contemporanea presso l'Accademia di belle arti di Palermo e, per oltre dieci anni all'Accademia di belle arti di Brera. Dall'autunno 2009 insegna all'Accademia Albertina di Torino. Chiuderà la mattinata di studi il critico cinematografico Gianni Canova con un contributo dal titolo Fellini: un maestro senza eredi?. Gianni Canova è Professore ordinario di Storia del cinema e Filmologia, nonché Pro-Rettore Vicario, Pro-Rettore con delega alla Didattica alla Comunicazione e agli Eventi presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Dal 2009 al 2017 Preside della Facoltà di Comunicazione, Relazioni pubbliche e Pubblicità presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano. Nel 2018 il Consiglio d’Amministrazione IULM lo elegge nuovo Rettore. Dal maggio 2017 è membro del consiglio superiore per il cinema e gli audiovisivi istituito presso il MiBACT.

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