“Per trent’anni è stato difficile anche solo mettere in discussione l’argomento che due comuni come Montescudo e Monte Colombo, che distano 400metri in linea d’aria, si potessero unire e fondere.
Ora questo in un solo anno si è detto e si è fatto, con l’approvazione dei cittadini attraverso una consultazione referendaria.
Si tratta di un fatto storico straordinario, che racconta come le cose stiano davvero cambiando e come si stia facendo sul serio sul fronte del cambiamento e delle riforme, anche a livello locale. Certo, va ‘letto’ anche il dato di una bassa affluenza delle urne, che probabilmente ha diverse motivazioni: questo referendum aveva un carattere consultivo, attraverso il quale si chiedeva un parere ai cittadini e non un voto diretto sulla decisione, tanto da non richiedere il quorum; la posta in gioco era una “semplice scelta di buon senso”, che come tale non alimenta competizioni e attivismi particolari, e quindi partecipazione alle urne; si è trattato di una consultazione di carattere squisitamente locale, senza nessun traino informativo e mediatico; la stanchezza degli italiani in generale nei confronti di tutto ciò che ‘sa’ di politica, magari accentuata in questo caso da alcune recentissime vicende giudiziarie.
Ma la scelta è stata fatta, non era scontata, e va tutta nella direzione di un principio aggregativo e non campanilistico.
Ora la consultazione, con l’ 84,48% dei si a Montescudo e il 68,77% a Monte Colombo, ha dato il suo risultato inequivocabilmente a favore della fusione fra i due comuni, che dal 1 gennaio 2016 saranno retti da un commissario fino alla formazione degli organismi istituzionali del comune unico che avverrà nel mese di maggio.
Si conclude così un’altra tappa nel processo di riordino in atto, che ha già visto la fusione del comune Poggio Torriana in Valmarecchia, nel processo irreversibile in atto che porterà ad una semplificazione del sistema istituzionale locale, con risparmi e nuove opportunità di investimenti e di qualificazione dei servizi.
Si tratta di una conferma importante di validità e di condivisione del progetto di riordino, fortemente sostenuto dalla Regione e dalla provincia di Rimini, e che per questo ci vede impegnati in prima persona al tavolo regionale e al tavolo di Area Vasta, ed la fianco delle comunità locali che percorrono la strada della semplificazione e delle aggregazioni.
Comunicato stampa
Ora questo in un solo anno si è detto e si è fatto, con l’approvazione dei cittadini attraverso una consultazione referendaria.
Si tratta di un fatto storico straordinario, che racconta come le cose stiano davvero cambiando e come si stia facendo sul serio sul fronte del cambiamento e delle riforme, anche a livello locale. Certo, va ‘letto’ anche il dato di una bassa affluenza delle urne, che probabilmente ha diverse motivazioni: questo referendum aveva un carattere consultivo, attraverso il quale si chiedeva un parere ai cittadini e non un voto diretto sulla decisione, tanto da non richiedere il quorum; la posta in gioco era una “semplice scelta di buon senso”, che come tale non alimenta competizioni e attivismi particolari, e quindi partecipazione alle urne; si è trattato di una consultazione di carattere squisitamente locale, senza nessun traino informativo e mediatico; la stanchezza degli italiani in generale nei confronti di tutto ciò che ‘sa’ di politica, magari accentuata in questo caso da alcune recentissime vicende giudiziarie.
Ma la scelta è stata fatta, non era scontata, e va tutta nella direzione di un principio aggregativo e non campanilistico.
Ora la consultazione, con l’ 84,48% dei si a Montescudo e il 68,77% a Monte Colombo, ha dato il suo risultato inequivocabilmente a favore della fusione fra i due comuni, che dal 1 gennaio 2016 saranno retti da un commissario fino alla formazione degli organismi istituzionali del comune unico che avverrà nel mese di maggio.
Si conclude così un’altra tappa nel processo di riordino in atto, che ha già visto la fusione del comune Poggio Torriana in Valmarecchia, nel processo irreversibile in atto che porterà ad una semplificazione del sistema istituzionale locale, con risparmi e nuove opportunità di investimenti e di qualificazione dei servizi.
Si tratta di una conferma importante di validità e di condivisione del progetto di riordino, fortemente sostenuto dalla Regione e dalla provincia di Rimini, e che per questo ci vede impegnati in prima persona al tavolo regionale e al tavolo di Area Vasta, ed la fianco delle comunità locali che percorrono la strada della semplificazione e delle aggregazioni.
Comunicato stampa
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