La Segreteria di Stato per la Sanità congiuntamente con l’Istituto per la Sicurezza Sociale, organizzano il terzo appuntamento sul futuro dell’Oncologia a San Marino, che si terrà il prossimo 23 ottobre 2015 alle ore16, presso la Sala Montelupo di Domagnano. Il terzo incontro avrà come tema “l’ereditarietà dei tumori”, con particolare attenzione alla familiarità ed ereditarietà dei tumori del colon-retto. Visto l’alto interesse dell’argomento invitiamo la cittadinanza a partecipare all’incontro pubblico.
I relatore dell’incontro sarà il Professor Maurizio Ponz de Leon, ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Modena. Il Prof. Ponz de Leon è il maggiore esperto italiano sul tema della familiarità e dell’ereditarietà dei tumori colon-rettali. Autore di numerose pubblicazioni internazionali e di alcuni libri a contenuto scientifico, come: Familial and Hereditary Tumours (Ed. Springer-Verlag, 1994). I tumori colon-rettali sono la seconda causa di morte per neoplasie in Italia e San Marino. L’attivazione dello screening ha comportato un miglioramento nella prevenzione e nella diagnosi precoce, con riduzione delle forme tumorali più avanzate. Esistono però alcune situazioni di alterazioni genetiche, come la sindrome di Lynch o la poliposi adenomatosa familiare, che devono essere estrapolate dai normali screening ed essere inseriti in percorsi ad hoc, come già avviene per il BRCA del carcinoma mammario o ovarico.
Il Segretario Mussoni “esprime la necessità di consolidare, con il Prof. Ponz de Leon, alcuni percorsi, già in atto a San Marino, che puntino ad una sempre migliore prevenzione e diagnosi precoce dei tumori”.
In particolare il percorso per identificare la familiarità ed ereditarietà per neoplasie colon-rettali, proposto ma non ancora attuato in Regione Emilia Romagna, potrebbe trovare un apripista proprio a San Marino, dove esiste un ottimo modello di welfare e uno screening per i tumori colon-rettali ormai ampiamente rodato.
Sempre il Segretario Mussoni sottolinea che “dopo questo incontro si potrà aprire una collaborazione stabile fra l’I.S.S. e l’Università di Modena per la valutazione del rischio eredo-familiare e per la valutazione delle alterazioni genetiche che sono alla base di alcune malattie tumorali”. L’obiettivo principale rimane sempre quello di migliorare la possibilità di guarigione dalle malattie tumorali.
I relatore dell’incontro sarà il Professor Maurizio Ponz de Leon, ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Modena. Il Prof. Ponz de Leon è il maggiore esperto italiano sul tema della familiarità e dell’ereditarietà dei tumori colon-rettali. Autore di numerose pubblicazioni internazionali e di alcuni libri a contenuto scientifico, come: Familial and Hereditary Tumours (Ed. Springer-Verlag, 1994). I tumori colon-rettali sono la seconda causa di morte per neoplasie in Italia e San Marino. L’attivazione dello screening ha comportato un miglioramento nella prevenzione e nella diagnosi precoce, con riduzione delle forme tumorali più avanzate. Esistono però alcune situazioni di alterazioni genetiche, come la sindrome di Lynch o la poliposi adenomatosa familiare, che devono essere estrapolate dai normali screening ed essere inseriti in percorsi ad hoc, come già avviene per il BRCA del carcinoma mammario o ovarico.
Il Segretario Mussoni “esprime la necessità di consolidare, con il Prof. Ponz de Leon, alcuni percorsi, già in atto a San Marino, che puntino ad una sempre migliore prevenzione e diagnosi precoce dei tumori”.
In particolare il percorso per identificare la familiarità ed ereditarietà per neoplasie colon-rettali, proposto ma non ancora attuato in Regione Emilia Romagna, potrebbe trovare un apripista proprio a San Marino, dove esiste un ottimo modello di welfare e uno screening per i tumori colon-rettali ormai ampiamente rodato.
Sempre il Segretario Mussoni sottolinea che “dopo questo incontro si potrà aprire una collaborazione stabile fra l’I.S.S. e l’Università di Modena per la valutazione del rischio eredo-familiare e per la valutazione delle alterazioni genetiche che sono alla base di alcune malattie tumorali”. L’obiettivo principale rimane sempre quello di migliorare la possibilità di guarigione dalle malattie tumorali.
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