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Gabriele Geminiani (Green Festival San Marino / Montefeltro): il declino degli insetti. Appunti di un organizzatore di eventi

16 giu 2025
Gabriele Geminiani (Green Festival San Marino / Montefeltro): il declino degli insetti. Appunti di un organizzatore di eventi

Il 22 maggio scorso si è svolta la Giornata Mondiale della Biodiversità. A scoppio ritardato, come ideatore e organizzatore di eventi legati alla sostenibilità, ma ancora di più come persona abituata ad osservare l’ambiente che mi circonda, per problemi di coscienza non posso esimermi dall’esprimere queste mie personali constatazioni circa l’impoverimento della vita animale intorno a noi. Durante le mie recenti passeggiate lungo il fiume Conca e le colline limitrofe, ho constatato un drastico calo degli insetti, come gli impollinatori che in questo periodo di tripudio di fioriture di ogni tipo ronzavano caoticamente di fiore in fiore e così anche di quegli insetti fastidiosi, come tafani o semplici ditteri come mosche e moscerini, che mi si incollavano alla fronte sudata. Mi è tornato alla mente il libro di Rachel Carson “Primavera Silenziosa” dove racconta come nel 1962, qualcuno notò un silenzio surreale nelle campagne e Rachel Carson, da brava biologa collegò che quel silenzio era indotto dal DDT che annientava non solo i parassiti delle piante, ma anche gli insetti, gli uccelli e i piccoli mammiferi. Oggi oltre all’uso di antiparassitari ed erbicidi, il problema nella mia piccola valle del Conca è la siccità. Una siccità atroce che nei mesi di luglio e agosto, dove nel Conca non vi è più la minima pozza d’acqua, mette a dura prova la sopravvivenza di qualsiasi specie animale. Fra l’altro lo stesso fiume è diventato sterile di qualsiasi fauna ittica, fino a pochi anni fa ancora presente e rigogliosa nella mia infanzia.

Passando alla vicina costa per alcuni progetti legati alla lotta alla plastica in mare, ho avuto modo di parlare direttamente con pescatori e responsabili di categoria della pesca i quali mi hanno riferito di un brusco calo del pescato per effetto delle mucillagini dello scorso anno e dell'aumento delle temperature dell'acqua. Addirittura a Pesaro in questa stagione sono scomparse lumachine e triglie, una cosa mai registrata prima.

Non sono uno scienziato ma un semplice organizzatore di eventi, tuttavia non ci vuole molto per mettere insieme queste informazioni e capire verso dove stiamo andando alla velocità della luce.

Ma la cosa più triste è che si parli soltanto di guerre e di capitali miliardari da investire in armamenti. Il problema primario e ineludibile dei cambiamenti climatici e dei loro effetti in crescita esponenziale sembra non esistere più. Dopo il Covid l’attenzione verso l'ambiente e la transizione ecologica si è pressoché azzerata, così come l'utilizzo della plastica monouso è incrementato notevolmente. I picchi di consumo di energia elettrica, una volta ad appannaggio della stagione invernale, oggi si registrano nei mesi di giugno, luglio e agosto per l'utilizzo dei condizionatori. Temperature di 35 40° a metà giugno non scandalizzano più nessuno, così gli eventi estremi che colpiscono random e a macchia di leopardo il nostro territorio come l’intero pianeta.

Per un eccesso di sensibilità e con grande amarezza mi chiedo con quale spirito di sacrificio studenti maturandi - ma anche gli universitari - stiano affrontando il loro esame di maturità con un orizzonte di senso generale e una percezione del futuro tendente a zero. Il primo Green Festival San Marino aveva un titolo emblematico e dedicato alle creature più fragili: "Abbattere muri, coltivare speranze". I muri sono quelli dell’ipocrisia del sistema ma anche di genitori e amministratori. Coltivare speranze invece, un obbligo morale nei confronti di quei brani di natura che tocchiamo con mano e di quei bambini che ci circondano e dei quali siamo costretti a incrociare lo sguardo.

c.s.
Gabriele Geminiani Ideatore e organizzatore del Green Festival San Marino / Montefeltro






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