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Giorgetti, Ap: "I dubbi sull’IVA restano"

21 ott 2015
Giorgetti, Ap: "I dubbi sull’IVA restano"
Giorgetti, Ap: "I dubbi sull’IVA restano"
Prendo atto dell’attenzione che mi è stata riservata dalla Segreteria alle Finanze, addirittura in un suo comunicato ufficiale, sul tema dell’introduzione nella Repubblica d San Marino del sistema IVA. Non pensavo di essere meritevole di tanta considerazione, ma colgo l’occasione per fare alcune ulteriori osservazioni.
Purtroppo si conferma, nel comunicato delle Segreteria delle Finanze, che l’aumento inevitabile della pressione fiscale, derivante dall’introduzione dell’IVA a San Marino, sarà pagato dai consumatori sammarinesi. Come avviene in tutto il mondo, l’effetto immediato dell’implementazione di questa imposta non progressiva, sarà quello di colpire in particolare le fasce a reddito medio-basso e deprimere il circuito economico in generale. A poco vale la considerazione che, inizialmente, si avrà un occhio di riguardo per non provocare impennate troppo evidenti e immediate della pressione fiscale complessiva. Significa, purtroppo, che finito il periodo di transizione, una volta a regime l’obiettivo è quello di un incremento consistente della fiscalità che, è bene ricordare, non riguarderà solo i beni ma anche i servizi.
Per quanto riguarda i destini del comparto turistico-commerciale è del tutto condivisibile la considerazione che l’imposta IVA è neutra in termini di costo per le imprese, poiché è poi scaricata pesantemente sui consumatori. Non è neutra, invece, per i prezzi che, comprensivi della nuova IVA, saranno necessariamente più alti. Quindi o prezzi più alti o minori margini di ricavo: due pessime notizie per il comparto commerciale-turistico.
Va dato merito al comunicato della Segreteria delle Finanze di avere fatto chiarezza per quanto riguarda i rapporti con l’Unione Europea. Infatti, contrariamente a quanto falsamente affermato da taluni, l’Unione Europea non ci obbliga all’adozione del sistema IVA. Tanto meno nell’ambito di un accordo di associazione, attuale obiettivo del nostro Stato.
Per quanto attiene al problema dell’evasione delle imposte indirette, nel comunicato della Segretaria delle Finanze si dà correttamente atto che l’IVA è un’imposta molto evasa a livello europeo. Risultano pertanto del tutto destituite di fondamento le affermazioni di chi teorizzava che con l’introduzione dell’IVA a San Marino sarebbe automaticamente calata l’evasione. Se poi anche l’imposta monofase è evasa a San Marino, nonostante sia molto più semplice da gestire rispetto al sistema IVA, forse andrebbe concentrata più attenzione ai controlli piuttosto che pensare a nuove imposte.
A livello europeo non vi è un pensiero unico a proposito del sistema IVA. Il meccanismo, in taluni casi, di pagare l’IVA nel Paese di destinazione è una misura adottata per fare fronte a uno dei tanti problemi che pone la complessa gestione dell’IVA a livello europeo. E non è l’unico. Sul fatto che vi sono in corso riflessioni su possibili alternative al sistema IVA, cosi come oggi è strutturato, ci sarà occasione per ulteriori riflessioni.
Il comparto commerciale-turistico produce oltre il 95 % del gettito delle imposte monofase. Buonsenso sarebbe intervenire con molta cautela in questo settore, che sarà strategico per il futuro del nostro Paese, assieme al settore dei servizi. Se il settore industriale necessita di interventi per favorire una maggiore omogeneità con altre realtà, forse andrebbero considerate altre strade. E’ un po’ come andare a caccia di zanzare con un fucile: sproporzione nei mezzi, risultati molto dubbi. Il settore commerciale-turistico fornisce molta occupazione ai sammarinesi, come anche quello industriale. Se l’obiettivo è di implementare le opportunità di lavoro per laureati e disoccupati, riesce francamente molto difficile credere che la strada sia quella di aumentare la pressione fiscale e la burocrazia, conseguenza diretta dell’introduzione dell’IVA a San Marino. Meglio sarebbe dedicare energie per ricercare investimenti, sprecare meno risorse del bilancio dello Stato, ridurre la burocrazia e salvaguardare quelle legittime prerogative che permettano a un micro sistema economico, come il nostro, di sopravvivere in un contesto internazionale enormemente più grande di noi.

Roberto Giorgetti
Alleanza Popolare

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