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Borgo Maggiore sulla questione sversamento acque meteoriche da opificio AASS di San Giovanni su fondi pubblici e privati

8 mar 2019
Borgo Maggiore sulla questione sversamento acque meteoriche da opificio AASS di San Giovanni su fondi pubblici e privati
Con il seguente comunicato stampa la sottoscritta Giunta di Castello di Borgo Maggiore vuole rendere noto alla cittadinanza borghigiana e alle Istituzioni di questa Repubblica quanto segue:
Nel mese di marzo 2018 siamo stati contattati da alcuni cittadini residenti nella frazione di San Giovanni sotto le Penne circa alcuni fatti:
Il cattivo stato di decoro, pulizia e ordine dell’opificio denominato “Centro multiraccolta del Servizio di Igiene Urbana A.A.S.S.” sito in San Giovanni (Strada IV° Gualdaria n.1), aggiunto alla presenza di ratti e topi che dal centro fuoriescono avvicinandosi alle case attigue poste in strada di San Gianno;
La totale assenza di una efficace e decorosa raccolta acque meteoriche (piovane) e risultanti dalla attività industriali del piazzale di valle del sopra descritto opificio dove vengono conferiti i rifiuti RSU della Repubblica. Tale assenza di regimentazione delle acque del piazzale ha provocato in ordine, un piccolo smottamento in terreno calanchivo pubblico verso il fosso e ancor peggio uno scarico di acque di risulta su alcuni fondi privati posti a valle di detto opificio.
A seguito di tali segnalazioni codesta Giunta si impegnò immediatamente a rilevare ed evidenziare le criticità espresse dalla cittadinanza residente mediante lettera (e-mail) al Responsabile del Servizio Igiene Urbana circa il punto descritto sotto il numero 1. Alla quale furono date delle generiche rassicurazioni verbali, di seguito possiamo confermare che per molto tempo (almeno tre/quattro mesi) lo stato di degrado, disordine e decoro rimase tale e quale a quello iniziale.
Circa il secondo punto il Capitano di Castello si recò nei giorni seguenti alla segnalazione direttamente in loco e fece una serie di fotografie che testimoniano lo stato di fatto di marzo 2018 dell’intera area.
In effetti erano presenti i fenomeni descritti dai residenti, assenza di una raccolta acque meteoriche e derivanti dalle lavorazioni industriali dell’RSU, che avevano provocato l’inizio di uno smottamento nel calanco vicino che si collega al fosso dei calanchi di San Giovanni e abbondanti acque maleodoranti e di dubbio colorazione che invadevano i fondi privati (coltivati a olivo e vite) di due concittadini della frazione di San Giovanni.
La questione fu ampiamente dibattuta in seno a due sedute successive (aprile e maggio) della ns. Giunta per valutare se fosse il caso di far intervenire subito il Dipartimento Prevenzione e Protezione ISS per far valutare ed esaminare la composizione chimico-fisica di dette acque di risulta oppure affidarsi ad un centro specializzato privato italiano. Si chiesero due preventivi di spesa e dopo aver riportato la discussione in Giunta a maggio si decise che conveniva affidare la questione al Dipartimento Protezione e Prevenzione ISS. Nel frattempo, a maggio 2018 i concittadini di San Giovanni ci informavano che il Responsabile del servizio fognature di A.A.S.S. provvedeva alla creazione di un canale di scolo a valle dell’opificio che invece di arginare il problema aumentava la raccolta acque facendola sfociare nel luogo dove c’era già stato lo smottamento nel calanco (senza canaline o intubando le acque).
Il Capitano di Castello scrisse e inviò una e-mail di richiesta (al Dott. O. Raimondi - Responsabile UOS Tutela dell’ambiente naturale e costruito - UOC Sanità Pubblica del Dipartimento Prevenzione) in data 07/06/2018 per attivare ex. art. n. 27 della Legge n. 127 del 27/09/2013 (Legge sulle Giunte di Castello) nella quale richiedeva attività ispettive e di controllo: “La prima è relativa ad un campionamento di acque reflue provenienti da opificio AASS sito in San Giovanni (str. 4° Gualdaria) a valle infatti di detto opificio due proprietari terrieri residenti a San Giovanni lamentano la dispersione sui loro terreni (coltivati a alberi da frutto) di reflui provenienti da detto opificio. Si richiede pertanto un campionamento di dette acque al fine di capirne la composizione chimica per valutarne l'eventuale pericolosità per la salute pubblica.”
A detta richiesta, da espletarsi per legge entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta, non solo la Giunta non ebbe pronto riscontro ma il capitano di Castello dovette cercare il Dott. O. Raimondi per via telefonica almeno tre volte durante l’estate per sollecitare l’intervento.
Raimondi ad una di queste sollecitazioni rispondeva che al momento attuale per loro era impossibile in tempi ragionevoli poter fare i campionamenti richiesti vista la penuria di personale atto a tali incombenze.
Passò di fatto tutta l’estate e nella seduta di settembre della Giunta si deliberò di “ritornare alla carica” col Dipartimento Prevenzione e Protezione ISS. Il Capitano di Castello quindi cercò di contattare nella fine del mese di settembre 2018 il Dott. Andrea Gualtieri (Direttore generale ISS e f.f. del Dirigente del Dipartimento Prevenzione e Protezione – ISS) prima telefonicamente poi di persona partecipando ad un evento pubblico sugli anziani tenuto dall’ISS a Domagnano. In detta occasione il Capitano di Castello dovette quasi minacciare di andare sui giornali o denunciare pubblicamente il comportamento del Dipartimento.
Finalmente nella mattina del 02/10/2018 presente il Capitano di Castello in loco un addetto del Dipartimento venne inviato a San Giovanni per i campionamenti di acque.
In data 02/10/2018 nel tardo pomeriggio si tenne una riunione pubblica ove erano presenti i Segretari di Stato all’Ambiente (A. Michelotti) e il Segretario di Stato ai rapporti con A.A.S.S. (M. Podeschi) con la cittadinanza di San Giovanni per presentare il progetto di ampliamento del piazzale di valle dell’opificio AASS in questione per la realizzazione di un centro unico di gestione della frazione umida. Parteciparono all’incontro per la Giunta il Capitano di Castello e il membro di Giunta Pazzaglia. In tale occasione il Capitano ebbe l’occasione di poter informare il Governo dei fatti sopra riportati. In detta occasione era presente anche l’Ing. M. Mazza (ex direttore f.f. di A.A.S.S., ufficio progetti di A.A.S.S.) che minimizzò i fatti esposti dicendo che nel giro di due anni il piazzale sarebbe stato completamente rifatto per il nuovo progetto di gestione della frazione umida dei rifiuti e in quell’occasione sarebbe stata fatta anche una nuova ed adeguata raccolta acque meteoriche allacciandole a filtri e cisterne di raccolta fanghi.
Il Segretario Podeschi si prese l’impegno di richiamare il Capitano il giorno seguente, cosa che non avvenne. Solo dopo alcuni giorni il Capitano fu contattato telefonicamente dall’Ing. M. Mazza – Ufficio Progetti A.A.S.S., per prendere un appuntamento e fare un sopralluogo a San Giovanni. Il sopralluogo non avvenne mai, ma non per responsabilità o volontà del Capitano.
La Giunta rimase in attesa dei risultati (da inviarsi per legge con apposita relazione tecnica scritta entro 5 giorni alla stessa Giunta e alle Segreterie di Stato Territorio e Rapporti con le Giunte).
Il 25/10/2018 non avendo ricevuto alcun riferimento il Capitano di Castello sollecitò tramite e-mail il Dott. Raimondi che il giorno successivo rispondeva che le analisi erano pronte e la settimana successiva ci avrebbe chiamato in quanto il Dott. A. Gualtieri al momento era fuori territorio.
In data 20/11/2018 in occasione della semestrale Conferenza dei Capitani di Castello con l’Ecc.ma Reggenza pro-tempore alla presenza del Segretario di Stato ai rapporti con le Giunte di Castello il Capitano di Castello ha espresso tutta la propria preoccupazione circa la questione sin qui descritta rendendo edotti tutti i partecipanti a tale incontro.
Il Capitano di Castello in data 12/12/2018 alle ore 15.15 veniva contattato dal Dott. O. Raimondi dicendo che le analisi erano pronte e che avevano già irrorato una sanzione ad AASS in quanto i valori della materia organica erano fuori norma.
Il Capitano di Castello in data 12/12/2018 alle ore 16.00 ebbe un primo incontro con il nuovo direttore generale ASSS Ing. Raoul Chiaruzzi (presente anche il Segretario di Stato Podeschi) per manifestare la questione e sapere quali interventi A.A.S.S. avesse pensato di attuare. Il Direttore promise che entro gennaio 2019 AASS avrebbe messo mano alla raccolta acque provvedendo in urgenza. Per poi dare mandato ad una progettazione ad hoc per la sistemazione definitiva del piazzale in tempi celeri.
Siamo al 08/03/2019, cioè ad un anno dalla segnalazione, e al momento:
Non abbiamo mai ricevuto dal Dipartimento Protezione e Prevenzione alcuna relazione sui risultati delle analisi fatte in data 02/10/2018;
A quanto sappiamo A.A.S.S. non ha attivato alcunché nel piazzale di valle per quanto riguarda la raccolta acque.

La Giunta di Castello di Borgo Maggiore

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