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Gruppo Bisogna Muoversi: "Chi fine ha fatto l’Istanza d’Arengo sulla legalità?"

4 mag 2015
Gruppo Bisogna Muoversi: "Chi fine ha fatto l’Istanza d’Arengo sulla legalità?"
Gruppo Bisogna Muoversi: "Chi fine ha fatto l’Istanza d’Arengo sulla legalità?"
Tre anni fa, alla fine di aprile, si stava abbattendo sul Titano una grave tempesta mediatica. San Marino veniva rappresentato come una repubblica mafiosa. Una vicenda giudiziaria, legata alla peggiore criminalità italiana, era chiamata in gergo “Operazione Titano”. Un’offesa per i sammarinesi. La stessa Commissione antimafia gettava ombre sul “Sistema San Marino”, ritenendolo aperto a infiltrazioni mafiose e malavitose.
La cattiva politica e il silenzio dei cittadini hanno stimolato un gruppo spontaneo di sammarinesi a reagire, a muoversi, di fronte a eventi che colpivano l’onorabilità della Repubblica. In pochi giorni, attraverso la rete (con migliaia di contatti su Facebook) si formò una mobilitazione di consenso e il 6 maggio 2013 venne organizzata una grande manifestazione in Piazza della Libertà, con la partecipazione di oltre 500 cittadini. L’iniziativa, sotto il motto di “Bisogna muoversi-No alle mafie” era rivolta alla salvaguardia dell’onorabilità della nostra Repubblica, alla difesa della legalità, per una politica più trasparente e per un’economia pulita. Sostenuta dalle Organizzazioni sindacali, da associazioni culturali e di categoria e da alcuni partiti.
La politica era stata coinvolta e stimolata, attraverso la presentazione di un documento, consegnato ai gruppi consiliari.
Seguendo la propria mission di sentinelle e di stimolo alla politica, il movimento dei cittadini di “Bisogna Muoversi” ha organizzato per il 6 maggio dell’anno successivo, la GIORNATA DELLA LEGALITA’. Un forte appello sull’urgenza di aprire una stagione nuova della vita politica, istituzionale e sociale sammarinese, con scelte di forte rottura e discontinuità con il passato. Nell’occasione è stata varata una “Carta della Legalità”, che indicava alcune linee portanti e valori sui quali costruire il radicale cambiamento etico –politico di San Marino. Forse una Carta profetica! Infatti, in questi ultimi tempi, la giustizia sammarinese è intervenuta pesantemente, per certificare il tradimento di quei valori da parte del mondo politico. La Carta della Legalità è stata poi consegnata ai Capitani Reggenti come proposta e invito a rigenerare il costume politico. Va ricordata la forte testimonianza di impegno antimafia, offerta in quella stessa giornata, da Adriana Musella agli alunni delle scuole medie inferiori e superiori, unitamente all’invito alla scuola di farsi palestra di educazione alla legalità.
Quest’ultima considerazione ha portato il gruppo di “Bisogna Muoversi” a presentare, nell’aprile dello scorso anno, un’Istanza d’Arengo volta ad affidare formalmente alla scuola un progetto educativo e formativo specifico sull’argomento e a istituzionalizzare una giornata della legalità. Istanza d’Arengo che venne approvata dal Consiglio, nonostante un diverso parere espresso dal Governo.
Con questa Istanza, il gruppo di Bisogna Muoversi, ha inteso sottolineare che la lotta per la legalità e contro ogni comportamento malavitoso, non può restare iniziativa singola, pur lodevole e legittima, di associazioni, gruppi o partiti, ma deve diventare impegno dell’intera comunità sammarinese. In questo approccio, anche una giornata nazionale per la legalità assume un forte significato simbolico.
Purtroppo l’Istanza d’Arengo è rimasta inattuata. E la speranza di iniziative possibili- suggerite in un recente incontro coi Segretari di Stato Venturini e Morganti - per questo “terzo 6 maggio” (2015), è andata delusa.
Con il presente comunicato, il Gruppo “Bisogna Muoversi” intende protestare per questo tradimento della volontà popolare. E invita tutti i cittadini che hanno condiviso il percorso, ad appoggiare la protesta, magari esprimendosi su Facebook. Che, si ricorda, è il “luogo” dove è nata l’autoconvocazione per questa piccola mission di stimolo culturale verso la comunità.

p. I cittadini di “Bisogna Muoversi”
Antonio Raschi, Christian Bologna, Giorgio Colombari, Agostino Corbelli, Domenico Gasperoni, Gloria Menghi, Alba Montanari, Giovanni Ragini.

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