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Gruppo Misto: Replica a Claudio Muccioli su possibile introduzione del Green Pass

9 nov 2021
Gruppo Misto: Replica a Claudio Muccioli su possibile introduzione del Green Pass

A seguito della notizia stampa di ieri con cui il Dirigente dell'Authority Sanitaria, Claudio Muccioli, in considerazione delle valutazioni svolte dal Gruppo di Coordinamento per le Emergenze Sanitarie, richiama la politica e la popolazione suggerendo la possibile introduzione del green pass “per limitare l'accesso a ristoranti o altre situazioni di persone che non hanno tutti i requisiti”, i sottoscritti Consiglieri del Gruppo Misto intendono svolgere alcune considerazioni. Riteniamo fondamentale non abbassare la guardia in relazione alla curva dei contagi ed al costante monitoraggio del numero dei ricoveri, ma ciò non di meno va rimarcato come il nostro Paese abbia raggiunto la ragguardevole percentuale dell'82,90% della popolazione vaccinata e si sta procedendo con le dosi di richiamo (booster) sui soggetti più fragili. La scelta di proseguire con ulteriori dosi di vaccino principalmente eterologhe, nonostante il dibattito scientifico sulla loro validità non sia ancora esaurito e l’attuale numero dei contagi in Repubblica, che al momento non desta particolare allarme né difficoltà alla struttura ospedaliera, non giustifica pertanto a nostro avviso questa paventata ipotesi di introduzione del green pass, che si apprende ora pare essere stata pronunciata “a titolo personale”. Difficilmente si possono, poi, accettare altre considerazioni svolte in altre sedi a suffragio della misura secondo le quali il ns. Paese sarebbe diventato rifugio dei cosiddetti NO-VAX (termine usato spesso a sproposito) pronti ad invadere quotidianamente la Repubblica per godersi chissà quale privilegio come se fossimo la terra di nessuno e senza che quindi i ns. operatori economici, siano essi ristoratori, negozianti o imprese e le forze dell’ordine, controllassero e rispettassero alcuna misura prevista da Leggi e Decreti. Ricordiamo che nei periodi peggiori della pandemia da COVID 19, quando non c’erano vaccini, senza chiudere tutto ma calibrando di volta in volta in base all’andamento dei contagi le misure da adottare, quali il distanziamento, il divieto di assembramenti, l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, l’uso di gel igienizzanti, ecc. ma soprattutto con l’atteggiamento responsabile dei ns. concittadini, siamo riusciti ad evitare il peggio. Tutto quanto detto senza voler dimenticare quanti hanno vissuto il dramma di aver perso i propri cari e coloro che hanno vissuto in prima persona la malattia. Mentre il dibattito della comunità scientifica mondiale si infiamma sulla validità dei vaccini, dei richiami, delle sperimentazioni, della misurazione anticorpale e sullo studio degli effetti avversi, quando non si placa ancora lo scontro geopoltico in corso per il riconoscimento dei vaccini non autorizzati EMA, la politica, responsabilmente, ha comunque il dovere di adottare provvedimenti equilibrati che tutelino, senza distinzione alcuna, tutti i suoi cittadini. Per tali motivazioni siamo perfettamente concordi con chi sostiene che ogni limitazione – compreso il Green Pass – dovranno essere calibrate solo ed esclusivamente sulle effettive esigenze della cittadinanza.




Comunicato stampa
Grazia Zafferani
Sandra Giardi
Denise Bronzetti
Rossano Fabbri


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