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Il Comitato bimbi e genitori RSM scrive ai Segretari di Stato

8 mar 2021
Il Comitato bimbi e genitori RSM scrive ai Segretari di Stato

Buongiorno,

noi genitori sammarinesi, appreso il nuovo decreto, siamo nuovamente a scrivervi, augurandoci che questa lettera non venga cestinata ed ignorata come è avvenuto per tutte le altre lettere e rimostranze da noi presentate in tutti i modi possibili. Avete il dovere di dare ascolto alla cittadinanza, prendere atto del malcontento generato e dare una risposta in merito. Quest’ultimo decreto ancora una volta penalizza fortemente i bambini e i ragazzi; è inaccettabile innanzitutto che venga ancora vietato lo sport agli under 14. Lo sport è sinonimo di salute fisica e mentale, e soprattutto in questo periodo fortemente stressante per i bambini diventa un’importante ed imprescindibile valvola di sfogo, se non l’unica. E’ stata poi reintrodotta la DAD per le classi seconde e terze medie, per tutte le classi della scuola secondaria e professionale, nonostante dopo più di un anno sia ormai diventato palese che la didattica a distanza non funziona, essendo un misero palliativo che fa perdere ogni entusiasmo e interesse ai ragazzi ed è totalmente improduttiva. I ragazzi per apprendere hanno bisogno di confrontarsi, di socialità, di un ambiente stimolante e tutto questo non può avvenire tramite uno schermo, con la connessione che va e che viene, dove non si capisce niente per la confusione e non è possibile interagire. E infine, per quei “fortunati” che possono andare a scuola, viene ribadito l’uso delle mascherine dai 6 anni in su, per 8 ore consecutive durante le lezioni.

E’ così difficile immaginare cosa significhi per un bambino di 6 anni, ma anche di 9, dover convivere con una copertura sul volto per così tanto tempo, mortificando la propria vitalità e l’atto più naturale, quello del respiro? Molti genitori si sono appellati ai medici e ai dirigenti scolastici perché i propri figli vanno in crisi respiratoria, in crisi d’ansia, manifestano cefalee ed aumento dell’aggressività; sono nate malattie psicosomatiche da tutta questa situazione che state loro facendo vivere e la mascherina accentua il problema in maniera non indifferente. In Italia abbiamo oramai diversi esempi che mostrano come queste imposizioni si configurino di fatto come “abusi”, di cui prima o dopo dovranno essere identificati i responsabili. Avrete letto anche voi la sentenza del TAR del Lazio n. 0212/2021 dove si dichiara illegittimo l’uso delle mascherine per i bambini quando sussiste una distanza di almeno 1 metro: « Dal DPCM impugnato – dicono i Magistrati – non emergono elementi tali da far ritenere che l’amministrazione abbia effettuato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute della collettività e tutti gli altri diritti inviolabili, parimenti riconosciuti e tutelati dalla costituzione, fra cui primariamente il diritto alla salute dei minori di età ricompresa fra i 6 e gli 11 anni, sì da poter connotare di ragionevolezza e proporzionalità l’imposizione a questi ultimi dell’uso di un dispositivo di protezione individuale in modo prolungato e incondizionato, anche “al banco” e con distanziamento adeguato ». Mancano, altresì, nei DPCM di Conte, valutazioni scientifiche sulle «ricadute di tale imposizione sulla salute psico-fisica dei minori in una fase della crescita particolarmente delicata ». In definitiva, imporre la mascherina ai bambini sarebbe attualmente scientificamente ingiustificato. Ci rendiamo conto della gravità di quanto sta emergendo? Più volte ci siamo espressi palesando con forza il nostro dissenso, in qualche caso anche rifiutando di mandare i nostri figli in aula in condizioni lesive della loro salute. E mentre la politica discute su come “arrivare all’obiettivo”, i giorni passano, le settimane passano e i bambini restano imbavagliati senza che nessuno sappia adeguatamente motivarne il perché. Senza che nessuno, oltretutto, si assuma la responsabilità dei danni provocati. Saprete anche, ci auguriamo, che la Repubblica di San Marino aderisce alle convenzioni internazionali riguardanti i diritti e le libertà dell’Uomo (Carta dei Diritti art.1) e che le libertà dell’Uomo sono inviolabili (Carta dei Diritti art.5).

A questo proposito la Convezione di Oviedo all’articolo 5 garantisce che “un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero e informato. Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell'intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi”. Cosa, quest’ultima, che non è mai avvenuta, pur essendo l’utilizzo costante di una protezione respiratoria “un intervento nel campo della salute” a tutti gli effetti. Stiamo dunque legiferando in aperta contrapposizione agli accordi internazionali che abbiamo sottoscritto a tutela dei diritti fondamentali. Da parte vostra è stato ribadito più volte in conferenza stampa che i maggiori contagi avvengono nelle scuole e che per questo si sono rese necessarie tali misure, ma dai dati si evince che non sono servite a nulla; la terapia intensiva continua a essere a tratti satura indipendentemente dai sacrifici dei nostri figli. Senza contare che il solo dato dei “positivi” non è di per sé rilevante ai fini di determinare la gravità della situazione. Servono delle misure più mirate a proteggere le fasce maggiormente a rischio, mentre impedire ai bambini di vivere serve solo a crear loro dei traumi che difficilmente si cancelleranno. Nessuna emergenza può giustificare il fatto che per tamponarla vengano provocati danni maggiori di quanti non ne faccia l’emergenza stessa. E far ammalare i sani per tentare (peraltro vanamente) di diminuire il numero dei malati ci pare una contraddizione razionalmente oltre che eticamente inaccettabile. Vi chiediamo di riaprire lo sport immediatamente per gli under 14. Vi chiediamo il ritorno a scuola in presenza per tutti. Vi chiediamo l’abolizione dell’obbligo della mascherina al banco e quando c’è distanziamento. Nel 2021 ci sembra surreale dover ancora una volta reclamare il diritto allo studio, allo sport, all’aria. E’ tempo di risposte concrete e sensate, Signori Segretari di Stato, perché la misura è colma e la giustizia e il buon senso devono prevalere. Attendiamo con fiducia un imminente aggiornamento che possa farci tirare un sospiro di sollievo. In fede e coscienza.

Comitato bimbi e genitori RSM


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