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Il Gruppo Alimentare La Sociale risponde alle accuse di 'cresta' sui prezzi

14 feb 2023
Il Gruppo Alimentare La Sociale risponde alle accuse di 'cresta' sui prezzi

Nel suo recente comunicato il sindacato CSDL ha mosso pesanti accuse al sistema della distribuzione alimentare Sammarinese, su presunte manovre speculative, fino ad adombrare la cosiddetta “cresta” sulla vendita di prodotti alimentari. Il GRUPPO ALIMENTARE LA SOCIALE, che rappresenta una parte importante della distribuzione alimentare nella Repubblica di San Marino, rigetta in maniera ferma queste accuse, formulate peraltro in maniera generica e non circostanziata. Da nostre rilevazioni periodiche con realtà della grande distribuzione di oltre confine, rilevazioni che in passato sono state pubblicate in alcuni casi, emerge l’assoluta competitività e convenienza dei prezzi medi della nostra offerta commerciale. Fra l’altro il nostro gruppo offre, a tutela del potere di acquisto dei consumatori, un paniera di 26 beni di prima necessità con prezzo bloccato dal giugno dell’anno 2008, e quindi a zero inflazione. Risulta, pertanto, completamente destituita di fondamento l’accusa generalizzata di praticare manovre speculative in un periodo, fra l’altro, molto difficile anche per via di numerosi rincari, non certo solo nel settore alimentare. I ben noti eventi, riconducibili alle dinamiche del dopo Covid e dell’invasione e conseguente guerra in Ucraina, hanno determinato un rapidissimo aumento dei prezzi delle materie prime e della produzione di tanti beni, compresi quelli alimentari, con una corsa al rialzo ancora non conclusa e forse non sempre giustificata. Tutto questo si è poi ripercosso anche sui prezzi nella distribuzione alimentare, ma non certo originata da essa. Se ci fosse poi qualche caso, tutto da verificare, di abusi speculativi non è certo con le denunce generiche e non circonstanziate sui mezzi di comunicazione il modo corretto di affrontare il problema. Con questa modalità si risolve ben poco e si reca danno all’intero sistema economico in quanto tale, come evidenziato anche dall’Unione Sammarinese Commercianti. Le spesa del consumatore nella nostra Repubblica porta imposte indirette e dirette nella casse dello Stato, che poi vengono utilizzate a beneficio di tutti. Le diverse centinaia di persone che lavorano nella distribuzione alimentare Sammarinese rappresentano una realtà da tutelare, così come il lavoro indotto correlato di artigiani, tecnici e professionisti, non certo da discriminare e danneggiare a favore di presunti eldoradi di oltre confine. Da questa polemica, inutile e dannosa, si potrebbe comunque prendere spunto per verificare il sistema di rilevazione dei dati dell’inflazione nel nostro Paese, soprattutto quando si tratta di prodotti freschi come carne, verdure, pesce e frutta, anche per evitare possibili distorsioni. Del resto, lo stesso Congresso di Stato non più tardi di un anno fa aveva sollevato diverse perplessità sui dati dell’inflazione nella Repubblica di San Marino, in contrapposizione con i dati diversi rilevati dal Fondo Monetario Internazionale.

cs GRUPPO ALIMENTARE LA SOCIALE






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