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Il PDCS dice NO a una deregolamentazione sconsiderata della cannabis

23 set 2019
Il PDCS dice NO a una deregolamentazione sconsiderata della cannabis

Con la presenza praticamente della sola metà dei Consiglieri presenti, ad orari improbabili ed improponibili per discutere adeguatamente temi così delicati, con una crisi che imperversava ed era l’elemento di continue sospensioni dei lavori dell’Aula, si è approvato con grande superficialità e incoscienza una Istanza d’Arengo che richiede l’uso di sostanze stupefacenti in maniera incondizionata e che il PDCS respinge e respingerà con forza. Non possiamo accettare nè permettere che argomenti di una tale pericolosità come l’uso di sostanze stupefacenti e con quelle quantità, come richieste dagli istanti, siano concetti che tolleriamo all’interno del nostro Paese. Temi di una tale portata in termini di pericolosità che vogliono esser confusi con esigenze di tutt’altro genere sociale ed economico quali ad esempio quelle di carattere “medico-terapeutico” e quelli di carattere “economico-turistico”. Il nostro Paese ha necessità di proteggere i nostri giovani e giovanissimi concittadini da certe contaminazioni ed inquinamenti piuttosto che alimentarne la diffusione dello “sballo”; i nostri giovani hanno necessità di essere istruiti alla pericolosità che determinate tolleranze possono generare; i nostri giovani hanno bisogno di sapere dove potersi ritrovare per arricchire la loro socialità ed in quel caso “sballarsi” di positività e non ritrovarsi immersi in deviazioni che se non controllate e con quella portata, potrebbero degenerare in situazioni inimmaginabili. Offriamo ai nostri giovani un futuro di iniziative positive e legittime per la salute e per la legge, un futuro che li possa vedere presenti all’interno del nostro Paese per circostanze in cui si divertono in maniera virtuosa (ci sono mille modi) e non dedicata allo sballo fine a se stesso. Ci chiediamo : ma quale immagine poi regaleremmo al Nostro Paese? Un Paese che per risollevarsi è disposto a tutto anche ad andare contro gli interessi dei propri concittadini. Ben diverso sarebbe stato se l’istanza avesse trattato temi quali la possibilità di coltivazione di cannabis ad esclusivo uso medicale (su cui c’è già una precedente istanza d’Arengo nel 2016), in luoghi controllati e al fine di insediare nuove attività farmaceutiche in territorio, o della possibilità di distinguere come già avviene in Italia, tra cannabis light e cannabis normale. In questo caso, gli istanti non hanno richiesto una maggiore tolleranza che potrebbe anche essere rivedibile ma, hanno fatto espressa richiesta di una vera e propria apertura alla liberalizzazione della cannabis con tutte le conseguenze che questo può generare nella diffusione della tossicodipendenza; troppo pochi al contrario sono coloro che si interessano alle vere esigenze del mondo giovanile che chiede di essere sostenuto nella difficile impresa del inserimento nel lavoro e nella società e non di essere spinto alla ricerca di quello che può alterare il rapporto con la realtà, pur di renderla accettabile. Il PDCS, in queste circostanze, desidera correre il rischio di passare agli occhi degli istanti, sicuramente bigotto e proibizionista ma, siamo sicuri che nell’opporci con determinazione a tale “sballata” richiesta, tuteleremo maggiormente la legalità ed il futuro delle nostre generazioni e del Nostro Paese.

Pdcs


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