Logo San Marino RTV

#Indipendente-Mente, conosciamo meglio la figura professionale dell'Assistente Personale

17 mag 2022
#Indipendente-Mente, conosciamo meglio la figura professionale dell'Assistente Personale

Dopo la Serata Pubblica dello scorso 4 maggio, continua il nostro percorso di accompagnamento alla discussione dell’Istanza d’Arengo per la Vita Indipendente, che dovrà tenersi nel corso del corrente semestre reggenziale. Oggi conosciamo meglio la figura professionale dell'Assistente Personale. La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dalla Repubblica di San Marino nel 2008, sancisce, all'articolo 19, il diritto alla Vita Indipendente ed all'inclusione nella società, ovvero il diritto all'autodeterminazione della propria esistenza per affrontare e controllare in prima persona, senza nessuna decisione esterna o di altri, il proprio quotidiano e il proprio futuro. Tale diritto è riferito a tutte le persone con disabilità, senza distinzione di condizione sociale, necessità di sostegno, età, capacità di espressione o di autorappresentare la propria volontà e le proprie scelte, anche tramite la figura di un facilitatore o del rappresentante legale. L'Assistente Personale, invece, è lo strumento imprescindibile per rendere possibile tutto questo. Riconosciuta e avviata da tempo in tanti Paesi nel mondo, l'Assistente Personale rappresenta il primo e più importante ausilio atto a garantire il protagonismo all'interno della propria vita. Una risorsa senza la quale non si può parlare di uguali diritti e di autodeterminazione e grazie ad essa è possibile evitare moltissime situazioni di isolamento e segregazione, consentendo ad altrettante persone con disabilità di conoscere ciò che ignorano o hanno ignorato per tutta la loro vita, la libertà. Se vogliamo impegnarci in politiche rivolte alla cosiddetta “prossimità possibile”, non possiamo far finta di non vedere e non comprendere a San Marino una situazione di inciviltà, che ci vede inadempienti e indietro rispetto a moltissimi altri Paesi. Diversamente dall'assistenza domiciliare sia per formazione che per il metodo di autogestione, l’Assistente Personale è preparato a rispettare i princìpi della Vita Indipendente per le persone con disabilità, addestrato e assunto direttamente da loro stesse per svolgere le funzioni pattuite, tutelato da contratti dignitosi ed equi. Superando il riduttivo concetto della cosiddetta “badante”, che nell’immaginario comune nasce con lo scopo di limitarsi ad accudire/sorvegliare la persona con disabilità, l’Assistente Personale svolge compiti finalizzati al raggiungimento della possibile indipendenza e dell’inclusione nella collettività. Vita Indipendente, giova ribadirlo, è il Diritto di poter scegliere dove, come, quando e da chi farsi aiutare per mansioni quali l’igiene personale e domestica, la facilitazione negli spostamenti, nella gestione della casa e così via fino al supporto personale ovunque sia richiesto (a scuola, al lavoro, nel tempo libero, ecc.). È evidente che il tipo di servizio non è standardizzato, ma varia sulla base delle diverse e soggettive necessità. L’introduzione di questa Figura importantissima per le persone con disabilità che scelgono questa tipologia di assistenza personalizzata, favorisce il più alto livello di attività e partecipazione ai contesti di vita, completando l’offerta senza precludere e né sostituire l’esistente. Ma ciò comporta, necessariamente, una revisione della filiera dei servizi rivolti alle persone con disabilità. Comporta la necessità, cioè, di ottimizzare il nostro sistema socio sanitario per porlo in grado di rispondere alla domanda (diritti e bisogni) delle persone con disabilità, per contenere la spesa da parte della rete dei servizi e, perché no, per cogliere l’opportunità di creare nuova occupazione. Il tutto in un’ottica più coerente ed economicamente sostenibile di diritti e doveri. E’ di tutta evidenza la distanza tra la realtà sammarinese e quanto previsto dal Modello Sociale promosso dalla Convenzione in termini di Vita Indipendente, di cui l’Assistenza Personale è lo strumento preminente; situazioni che conosciamo di persone con gravi disabilità a cui la logica dell’assistenza, della protezione e della custodia (Modello Medicalizzante) non permette, in quanto non sufficiente, di vivere la loro vita da protagonisti, in modo indipendente e pienamente incluse nella società. Al raggiungimento di questo traguardo concorrono principalmente alcuni fattori di natura culturale, tecnica e politica. E’ in primo luogo necessario uscire urgentemente da una logica assistenzialista obsoleta e ingiusta, con la volontà politica di progettare e sperimentare orizzonti innovativi per San Marino, ma già da tempo pienamente implementati altrove con successo e serve investire o reindirizzare le risorse verso il nuovo paradigma indicato dalla Convenzione. Occorre infine, chiamando in causa anche le Organizzazioni Sindacali, prefigurare e costituire a norma di legge un rapporto di lavoro speciale/atipico, anche per flessibilità d’orario, in cui la persona con disabilità (datore di lavoro) assume direttamente tramite finanziamenti specifici per progetti di Vita Indipendente il proprio Assistente Personale (dipendente), di cui è anche il principale formatore. L’Assistente Personale, inoltre, con un'adeguata preparazione professionale in merito ai princìpi della vita indipendente, quindi idoneo e disponibile, deve essere scelto liberamente dalla persona con disabilità che lo richiede. Poco a che vedere, dunque, con la pur importante regolamentazione dell’Assistenza Privata Integrata Non Sanitaria (badanti) di cui si appresta a discutere in questi giorni il Consiglio Grande e Generale. Le istituzioni tutte, in conclusione, sia quelle in ambito sociale (OOSS e politica), che in ambito sociosanitario e sanitario, devono essere responsabilizzate e coinvolte a pieno titolo nel nostro territorio ma soprattutto insieme ai diretti interessati, nell’ottica democratica delle pari opportunità e diritto di eguaglianza, con la realizzazione di percorsi efficaci e progetti efficienti di Vita Indipendente. Auspichiamo che il Diritto alla Vita Indipendente per tutte le persone con disabilità sia finalmente riconosciuto e venga preso in seria considerazione anche nell’Antica Terra della Libertà.

Attiva-Mente 





Riproduzione riservata ©