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Istanza sui fuochi artificiali. USC: le armerie del Titano sul piede di guerra

9 set 2020
Istanza sui fuochi artificiali. USC: le armerie del Titano sul piede di guerra

Unione Sammarinese Commercio e Turismo in rappresentanza e a supporto degli operatori appartenenti al settore armerie di prima categoria, rende pubblico quanto inviato alle istituzioni: “Con estremo dispiacere, la Categoria commerciale delle ARMERIE, apprende dagli organi di informazione che nell’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale è stata accolta l’istanza d’Arengo presentata dall’APAS inerente all’utilizzo dei “fuochi artificiali” sul territorio della Repubblica di San Marino. Non stiamo a rimarcare che la sopracitata Categoria è in sofferenza commerciale già da almeno 8 anni per la vendita delle Armi a causa dell’assenza di accordi politici tra Italia-San Marino. Negare anche la vendita dei giochi pirotecnici causerebbe alle nostre attività ulteriori danni incalcolabili. A parte Capodanno, durante il corso dell’anno l’utilizzo dei giochi pirotecnici è limitato a rare occasioni quali compleanni, matrimoni e lauree, spettacoli con una durata di pochi minuti. Ricordiamo inoltre che a San Marino sono già previste per legge delle limitazioni che prevedono la vendita e l’utilizzo dei solo prodotti F2 a normativa CE a basso impatto acustico, ovvero sotto i 120 decibel (per fare un confronto il clacson di un’automobile è oltre 145 decibel, un allarme di un’abitazione supera i 170 decibel.) Come categoria possiamo affermare che gli animali domestici, come ad esempio il cane, oltre ad essere il fedele amico dell’uomo, è anche un indispensabile collaboratore nello svolgimento della caccia o della ricerca del tartufo e ce ne prendiamo cura come per un “familiare”. Vogliamo comunque rammentare che gli incidenti autostradali e le aggressioni provocate da animali domestici, sono di gran lunga superiori agli incidenti legati all’utilizzo di giochi pirotecnici. In Italia solo le aggressioni da parte di cani sono circa 70.000 ogni anno, per la maggior parte su minori – fonte Codacons. Confidando nel buonsenso delle Istituzioni, chiediamo la presa d’atto delle osservazioni sopra citate e che l’Istanza d’Arengo n.10 del 05/04/2020 proposta e approvata non diventi mai legge. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi confronto, anche tecnico, inerente all’argomento rimarcando che i divieti non sono mai la soluzione e non hanno mai prodotto nulla di buono.”


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