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Istanze aborto: lettera aperta alle sammarinesi da parte delle istanti

20 set 2016
Istanze aborto: lettera aperta alle sammarinesi da parte delle istanti
Un sentito grazie ai consiglieri che ci hanno consentito di fare un passo in avanti; l’aborto non sarà più reato penale in qualunque condizione, non se siete in rischio grave di salute proseguendo la gravidanza, non se il concepimento è avvenuto a seguito di stupro, non se ci sono gravi malformazioni del feto. Non tutto è andato bene; si arrangino le emarginate, si arrangino le minorenni. Al legislatore non importa se non siete neppure in grado di badare a voi stesse, se vi capita di restare incinta nell’età in cui piuttosto che i giochi sessuali sarebbe meglio giocare a nascondino. Dovrete andarvene di nascosto oltre confine, senza tutela alcuna. Dalla discussione consigliare è emerso che per tanti, tutte voi cittadine sammarinesi siete colpevoli (solo il feto è innocente) persino se stuprate, per tanti siete solo incubatrici, le vostre condizioni non meritano ascolto, valete come un ovulo fecondato, anzi meno, perché è lui l’unico innocente. E’ stato fatto un passo avanti piccolo piccolo, ancora lontano dal rendere la maternità una scelta, sempre. Una scelta da facilitare, da sostenere, ma una scelta tra le altre dei nostri percorsi di vita.
In merito all'Odg Il legislatore accogliendolo non ha fatto nessun riconoscimento alla autodeterminazione della donna, il cui corpo deve restare- suo malgrado- a disposizione della funzione riproduttiva . L’aborto- per questo odg, ma non per le istanze d'arengo approvate- diventerà lecito solo se il proseguimento della gravidanza mette a rischio la vita della madre, a deciderlo saranno tre medici ed alla donna resta l’opzione martirio. Ci fa orrore il pensiero del collegio medico mentre la poveretta rischia la vita. Si ribadisce l’umiliante equiparazione tra donna e ovulo fecondato, senza considerare che nel processo di sviluppo embrionale la crescita non è solo quantitativa, ma qualitativa. Viene prospettata l’ingerenza delle associazioni pro- life nelle strutture sanitarie pubbliche. Positiva – unica nota positiva- è l’estensione degli assegni famigliari al periodo della gravidanza , ma è comunque ben misera risposta a situazioni di indigenza e disagio.
Non viene qui accolta nessuna raccomandazione europea volta a rendere l’aborto accessibile, legale e sicuro, raccomandazione che, unita all’incremento delle misure sociali a sostegno della maternità, ha provocato ovunque una significativa riduzione delle stesse interruzioni volontarie di gravidanza.

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