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Ius. "Squilli di trombe e rullo di tamburi. Esaltazione e trionfalismi per l'aumento delle tasse. Ma per favore"

28 feb 2016
Ius. "Squilli di trombe e rullo di tamburi. Esaltazione e trionfalismi per l'aumento delle tasse. Ma per favore"
Ius. "Squilli di trombe e rullo di tamburi. Esaltazione e trionfalismi per l'aumento delle tasse. Ma per favore"
Mercoledì 24 febbraio 2016 è il gran giorno del Segretario alle Finanze che snocciola una serie di dati a conforto della bontà della riforma fiscale n.166 del 16 dicembre 2013. Se fossimo dei turisti, ignari delle cose di casa nostra, potremmo non solo trovarci d’accordo con le sue dichiarazioni ,ma anche complimentarci del nuovo percorso tracciato per il futuro fiscale e sociale della nostra Repubblica. Noi, cittadini, residenti, operatori, ci ritroviamo dall’altra parte della barricata, per cui, continueremo a ribadire le difficoltà in attesa che qualcuno ascolti le nostre inderogabili ragioni di sopravvivenza. Gli spunti forniti dalla relazione Finanze sono numerosi, tuttavia rifiutiamo la facile arma della polemica populista per incentrare, invece, il ragionamento sulla concretezza. Viene evidenziato che nel 2014 il prelievo fiscale su stipendi e pensioni è di oltre 40 mln. Per far digerire la pillola degli aumenti di tassazione a queste categorie, si ricorda loro che il Paese è più povero ed ognuno deve fare la sua parte, per salvaguardare la tenuta del patto sociale. L’elenco ed i tetti delle deducibilità ai fini della tassazione, è stato confezionato sui bisogni dello stato per fare cassa e non invece sui reali bisogni e consumi della popolazione. La legge prevede deducibilità annue di €750,00 per spese carburanti ed € 1500,00 per spese mediche. Questi due dati, applicati ad es. alla deducibilità di un ottantenne, sono un sommario esempio di quanto si sia distanti dal raggiungimento dell’equità fiscale, considerando che l’ottantenne non raggiungerà mai la spesa di € 750 di carburante, ma supererà abbondantemente gli €1500 per le spese mediche. Nella relazione si evidenzia come l’uso della Smac Fiscale sia funzionale all’ufficio tributario per orientare i controlli sugli operatori e sui consumatori in presenza di dati incoerenti. Gli operatori sammarinesi sono consapevoli che per il contribuente è fondamentale l’uso di questo strumento per le deducibilità, non risulta che alcuno, nonostante le sue gravi problematiche, si sia mai rifiutato di “strisciare” la Smac fiscale. Ciò che invece è ormai superata è la Smac con sconto. Appare insidiosa e sprecona l’insistenza con la quale il governo insiste nel rilanciare la Smac con sconto, arrivando a promuoverla per mezzo di concorso a premi. Recentemente è stato dichiarato che per la Smac si sono investiti 8-9 milioni di euro. Forse sarebbe stato più utile destinare queste risorse alla pubblicità e al marketing per far conoscere San Marino al mondo. In merito alle rassicurazioni circa la riservatezza dei dati aziendali che confluiscono al portale, non basta dichiarare “la piena applicazione delle leggi” e l’accesso limitato al solo ufficio tributario. A chi vogliamo darla a bere? Dietro ad ogni sistema informatico ci sono operatori addetti, depositari dei segreti di pulcinella.
E’ la stessa Segreteria che durante una riunione annuncia l’ipotesi di promuovere ricerche di mercato interno per mezzo dei dati raccolti che potrebbero essere messi a disposizione, dietro pagamento, di chi ne fosse interessato! E’ spionaggio di Stato! Con l’inizio dell’anno è stato fatto anche obbligo di tracciare le spese sotto i cinque euro. E’ evidente che il numero delle transazioni continueranno ad aumentare: pensiamo a quanti caffè si consumano ogni giorno nei bar. Il problema è che non aumentano i consumi! Dalla riforma IGR risulta un gettito di 16 mln in più nel 2014 rispetto al 2013. Sarebbe un dato incoraggiante se derivasse dall’aumento del Prodotto Interno Lordo, ma se è originato dalla “rimodulazione”, come la chiamano gli esperti, l’effetto è quello di essere andati a raschiare il barile che è solo impoverimento, è indebolimento delle motivazioni che debbono spingere la libera impresa e i consumi delle famiglie. Se è aumentata la contribuzione è solo perché sono aumentate le tasse, non perché sono emersi dei redditi in più. Aumentano le tasse, la burocrazia e le procedure cervellotiche, non certo i consumi e lo sviluppo economico. Il governo vorrà continuare a spremere i cittadini illudendosi di fronteggiare i costi di una struttura burocratica sempre più elefantiaca e costosa? Aspettando e continuando ad illudersi, che il fabbisogno dello Stato può essere soddisfatto con lo spasmodico aumento della pressione fiscale, si arriva al fallimento! Vi invitiamo alla prossima assemblea pubblica IUS che si terrà lunedì 14 marzo. Sarà possibile anche firmare la petizione con la quale si chiede di “non deprimere lo sviluppo dell’intera economia sammarinese”.

Comunicato Stampa
IUS

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