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L’IVG come libera scelta

15 set 2021
L’IVG come libera scelta

Molti comunicati in questi giorni stanno proponendo, nei riguardi dell’aborto, una narrazione che fa leva sulla retorica della “povera madre” e della “povera creatura”. È un modo di comunicare sentimentalista, che cerca di fare presa su emozioni di superficie, senza lasciare spazio ad approfondimento. Noi invece vogliamo provare a ragionare. Punto primo: l’aborto è sempre esistito. Sin dai tempi antichi, gli aborti sono stati eseguiti, utilizzando erbe medicinali, ferri da calza o altri metodi e spesso chi lo praticava era la stessa persona che sapeva anche far nascere: la levatrice. L’aborto, quindi, è sempre stato legato alla salute riproduttiva della donna e da lei scelto, che fosse legale o meno. La differenza è che prima della legalizzazione dell’aborto, normato secondo la disciplina medica corrente, le donne rischiavano la vita. L’introduzione dell’interruzione volontaria di gravidanza è stato un enorme passo di civiltà e di sicurezza per la salute della donna. Punto secondo: la donna che sceglie di diventare madre deve essere sostenuta in ogni campo, su questo siamo d’accordo con il Comitato Contrario e con Carità senza confini. Anzi, come UDS auspichiamo misure più adeguate di sostegno alla genitorialità, incentivi e orari flessibili per le madri lavoratrici, più nidi, doposcuola, aiuti economici alle famiglie. Ma la parola chiave è “scelta”. Una donna che sceglie di diventare madre va sostenuta, così come una donna che si ritrova incinta suo malgrado deve poter accedere all’IVG legale e sicura nel suo Paese. Infine, sembra banale dirlo, ma non è con l’imporre una gravidanza a tutti i costi, con la repressione e con la galera che si fermano gli aborti. Se davvero i contrari al Referendum volessero fermare gli aborti, farebbero campagna sulla prevenzione, sull’educazione sessuale, sul libero accesso agli anticoncezionali e ai contraccettivi d’emergenza, quello che ha fatto UDS con varie Istanze d’Arengo e progetti di legge presentati in questi anni e mai adottati. L’aborto non è una scelta semplice, ieri come oggi. Ma a volte è l’unica che rimane e come tale deve poter essere fatta in sicurezza, non lasciando sole le nostre concittadine e coppie o punendole con la galera.

Comitato Promotore





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