
Hanno visto l’avvio nel mese di maggio i laboratori didattici per le scuole elementari, che quest’anno si arricchiscono di un nuovo progetto. Organizzato dalla Ludoteca, insieme a Lettori con la Valigia, Foto-Studio MW e con il patrocinio e la collaborazione di Giunta di Castello della Città di San Marino, il laboratorio LA MEMORIA FOTOGRAFICA è basato sul libro PICCOLE, DOLCI STORIE, scritto da Simona Capicchioni e Paola Reffi e realizzato dalla Giunta di Castello per le scuole della Repubblica
Il laboratorio nasce coniugando i temi della Memoria, in occasione delle omonima Giornata Internazionale del 27 gennaio, con la pratica della Lettura ad alta voce che i Lettori con la Valigia stanno diffondendo da qualche anno tra i bambini e i ragazzi, e non solo, grazie a un progetto della Giunta di Castello di Città. Leggere ad alta voce, recitando i testi, apre ai bambini il mondo fantastico delle parole e dei contenuti che si nascondono dentro questi scrigni pieni di pagine: i libri. Insieme alla lettura, la narrazione è strumento insostituibile di creazione di significati e di costruzione del proprio, personale mondo interiore. A questo si unisce la fotografia, che è ciò che maggiormente si avvicina alla Memoria, la conserva, la cattura, la rievoca.
Fin dall’inizio Ci siamo chiesti come parlare ai bambini di temi così pesanti, cosi drammatici da scioccare anche le menti adulte, consapevoli che non si possa non parlarne, se sono proprio queste giovani menti che un domani non troppo lontano si troveranno a dover difendere i valori della libertà e la dignità delle persone in quest’epoca di conflitti e di ricorsi storici.
Nascono da queste domande, e dagli studi di componenti della Giunta di Città, (qui inserire anche il contributo/collaborazione dei Lettori con la valigia rappresentata da Paola Reffi?) le Letture per l’infanzia sulla Memoria sammarinese, che traspongono in racconto le storie tratte dai nostri archivi. Sono storie di piccoli grandi eroismi, sono le storie delle nostre famiglie, quelle sussurrate e censurate alla tavola delle feste quando le generazioni si incontrano nei racconti: racconti di guerra, di persecuzioni, di amicizia e di mutuo soccorso; di accoglienza, di sopravvivenza, di coraggio e resilienza. Sono le storie della Torta Tremonti, nata dall’amicizia di Simone Michelotti con un imprenditore milanese ebreo rifugiato a San Marino; del funzionario dello Stato Civile Michele Pignatta che nascose tra le vocali e le consonanti dei passaporti le identità di decine di perseguitati per la loro razza; del trenino che attraversa sulle rotaie la storia più buia del secolo scorso e, infine, la storia dell’amicizia, sotto il cielo dei bombardamenti, tra il Reggente Balsimelli e il “Bambino con le trecce” che nascondevano la sua identità di fanciullo (maschio) ebreo.
In cosa consiste il laboratorio sulla Memoria sammarinese:
Scoprire i luoghi della nostra storia
Ogni storia è ambientata in luoghi suggestivi di San Marino e sono i luoghi che hanno fatto la Storia del Paese e fanno parte della nostra Memoria collettiva
Leggere e ascoltare per tramandare la memoria
Il laboratorio inizierà con la lettura della storia da parte di una LETTRICE CON LA VALIGIA con il commento dell’AUTRICE
Memoria=Fotografia
Le storie parlano di memoria sammarinese; la fotografia è lo strumento prediletto della memoria: ne coglie e custodisce i tratti, ne rievoca le atmosfere, custodisce i fatti e i ricordi; la mente quando ricorda lo fa per immagini, per fotogrammi e perfino i profumi e i sapori che aprano le finestre del ricordo lo fanno evocando immagini mentali. Per questo abbiamo accostato narrazione e fotografia che sono le due forme attraverso cui si esprime la memoria
Fotografare l’emozione per catturare la Memoria
Dopo un breve approfondimento della lettura si sceglie di raccontare la storia con una fotografia o una serie di fotografie con la direzione del FOTOGRAFO ERCOLE GIARDI, già conduttore di laboratori di fotografia per ragazzi. Il fotografo guiderà i bambini nell’osservazione del soggetto, nella sua scelta, nella ricerca della luce adatta e dello scorcio particolare. La memoria richiede tempo e ascolto e cos’ la fotografia. Occorre fermarsi e ascoltare. Occorre guardare oltre le cose o guardarle in modo diverso.
“Saluti da San Marino”
Le fotografie DIGITALI dei bambini potranno successivamente diventare oggetto di lavori in classe; potrà nascere un collage o un racconto didascalico, per immagini, della storia. Potranno diventare cartoline da inviare agli amici di penna o ai familiari.
Schede descrittive:
COME si intitola
UNA PICCOLA, DOLCE STORIA
COSA racconta
Lui si chiama Giuseppe Mandelli ed è di Bologna e la moglie si chiama Edith Grunfel ed è austriaca ed ebrea. Dovete anche sapere che, quando vivevano in Austria, la mamma di Edith era molto amica di Anna Sacher.. Vi dice niente questo nome? Torta al cioccolato ricoperta di cioccolato. Torniamo a Giuseppe e Anna. Riescono in qualche modo a venire a San Marino, dove oltretutto si vive meglio e qui comprano pure una casa. Giuseppe diventa molto amico di un signore che si chiama Simone Michelotti, che ha una fabbrica di biscotti. Sapete che cosa fanno questi due insieme?
DOVE si svolge
Vicolo ghetto ebraico ex sede La Serenissima
COME si intitola
SASSI
COSA racconta
Ignaro di cosa potesse riservare il futuro, Luigi lavorava come guardiano della prigione, che a quel tempo si trovava dentro la prima torre. La figlia di Luigi, Sofia, andava spesso a trovare il babbo sul lavoro e portava gioia e allegria perché era una bambina e poi una ragazza bella e simpatica. Pensate che i turisti che andavano a visitare le torri ammiravano il panorama, stupendo allora come oggi, ma rimanevano estasiati dalla vista e dalla conoscenza di Sofia. Sofia aveva tanti ammiratori, tanti giovanotti che le ronzavano intorno, come api vicino ai fiori. Lei però si innamorò, ricambiata, di Michele Pignatta, un ragazzo che abitava al Macello, di fronte al convento Santa Chiara...
DOVE si svolge
Prima Torre e Giardini del Santa Chiara
COME si intitola
MA E’ COSì LONTANO RICCIONE
COSA racconta
Il trenino, fermo sui binari, ormai dormiva sempre. Dormiva per non pensare, dormiva per sognare i tempi in cui era libero di giocare e scorazzare sul suo bel Monte!
Un giorno un bambino, uno dei tanti che popolavano le gallerie, vinse la paura e si avventurò nel profondo della galleria: un vero esploratore! Si imbattè in questo trenino con la sua divisa sportiva scolorita dalla polvere. Aprì il portello con il fiato corto per la paura e… davanti a lui si aprì uno scenario di meraviglia! Le poltrone di velluto rosse, i tappeti persiani, i pomelli di ottone lucidi, i finestrini allineati… ogni scomparto era diverso, il successivo era tutto di legno lucido tanto che poteva riflettere la tua immagine
Ma ohps.. un sobbalzo, come una frenata improvvisa e un fischio un po’ sfiatato fecero arrivare in gola il cuore del ragazzino. Il treno si stava svegliando...
DOVE si svolge
Galleria del treno (Via del Voltone)
COME si intitola
IL REGGENTE, IL FUGGITIVO E IL BAMBINO CON LE TRECCE
COSA racconta
Fu la banda scozzese sul Pianello ad annunciare la fine di quel periodo turbinoso. […]. Regina finalmente potè iscrivere la sua bambina a scuola. Compilando i documenti scrisse: “Brambilla… Edoardo!”. […] Gli unici non sorpresi furono i bambini e le bambine con cui aveva giocato insieme fino a quel momento, perché per loro era stato solo un compagno di giochi e di amicizia: poco importava se maschio o femmina! […] E Gildo?… beh, lui finalmente non si nascondeva più. Adesso era libero di portare avanti le sue idee politiche senza che nessuno gli sparasse con la rivoltella e lo rinchiudesse nella Torre; e nel 1978 diventò anche Capitano Reggente!
Il Professor Balsimelli pronunciò un discorso sulla libertà, lasciata in eredità dal nostro Santo Marino, perduta e ora ritrovata: ora tutti sono liberi di essere chi sono, di professare la propria religione e credo politico: la LIBERTA’ PERPETUA è tornata ad illuminare la nostra Repubblica
DOVE si svolge
Prima Torre-Carceri, Scuola Superiore, Palazzo Pubblico
Comunicato stampa
Giunta di Castello della Città di San Marino