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Legge elettorale, MIS: "Avanti col proporzionale, ma occorre dichiarare subito possibili apparentamenti"

21 mar 2019
Legge elettorale, MIS: "Avanti col proporzionale, ma occorre dichiarare subito possibili apparentamenti"
In attesa che la politica tutta si riappropri del proprio ruolo, assistiamo all’acceso dibattito tra le forze consigliari ed i comitati referendari sulla legge elettorale. Tema questo, ad onor del vero, più caro agli addetti ai lavori che ai cittadini, i quali da molto tempo si interrogano sul proprio destino e su quello del Paese poiché sono tante le questioni aperte sul tavolo, alle quali nessuno sembra poter fornire delle soluzioni convincenti.
Ad ogni modo, Movimento Ideali Socialisti ritiene opportuno continuare a ragionare sull’attuale legge elettorale, gravemente inadeguata rispetto alla nostra realtà politica odierna. A tal fine, giova ripetere che essa è nata per favorire la creazione di un sistema bipolare, seguendo la tendenza di allora nella vicina Italia. Cosa che è avvenuta unicamente nel 2006, quando si presentarono due sole coalizioni. Successivamente, ve ne sono state sempre tre, ma in futuro - come detto in precedenza - potrebbero diventare anche quattro o cinque e così via.
Questo fatto complica notevolmente le cose in quanto le legge elettorale attuale innesca un meccanismo perverso a causa del premio di maggioranza, previsto per il secondo turno. Con lo slogan “assicuriamo la governabilità”, sacrifichiamo uno dei principi cardine di ogni democrazia: la rappresentatività. Con questa scelta si concentra, di conseguenza, unicamente il potere nelle mani di una minoranza.
Ora qualcuno potrebbe ribattere che i dati si riferiscono al primo turno delle elezioni del 2016 e che la nostra legge elettorale prevede due turni, come avviene in altri democraticissimi paesi. Peccato che questi sistemi non prevedano il ballottaggio tra coalizioni, ma tra singoli candidati. Qualche esempio potrà essere certamente d’aiuto: in Francia si elegge il presidente della repubblica; in Italia il doppio turno è previsto per l’elezione dei presidenti di regione o dei sindaci.
Infine, ciò che ci preme maggiormente approfondire, è la questione dei presunti “ballottini” che potrebbero verificarsi con una modifica della legge elettorale. Ebbene, sotto il profilo programmatico gli elettori possono valutare a priori se gli obiettivi fissati nei programmi delle diverse coalizioni siano effettivamente realizzabili e compatibili, oppure no. Per quanto riguarda gli eventuali apparentamenti invece, i cittadini vanno tutelati, perché ne hanno pieno diritto.
Oltre ad auspicare il ritorno ad un sistema proporzionale, quindi, corretto con un meccanismo “antiribaltone”, andrebbe previsto anche l’obbligo di dichiarare sin da subito, già al primo turno, i possibili apparentamenti con altre forze politiche nel caso di ballottaggio al secondo turno.

Tutto questo per il fine nobile di restituire valore e dignità al voto popolare.


Comunicato stampa MIS

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