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Legge“Norme per l'accertamento e la certificazione di morte: si apre la possibiliyà di donazione organi"

22 lug 2016
Francesco Mussoni
Francesco Mussoni
Nasce una nuova figura nell’ordinamento sammarinese: il medico necroscopo. A costui spetterà l’accertamento di morte secondo le nuove norme per l’accertamento e la certificazione in caso di decesso. La legge approvata in Consiglio Grande e Generale e presentata dal Segretario alla Sanità Francesco Mussoni colma evidenti lacune, sulla base dell’evoluzione scientifica, su questa materia rispetto al vecchio Regolamento di Polizia mortuaria che risale al 1910.
Anzitutto si aggiorna la definizione di morte utilizzando lo standard neurologico sulla base dei criteri definiti dalla Commissione di Harward nel 1968 ormai giuridicamente riconosciuti a livello internazionale. La morte viene così definita come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo e il suddetto medico necroscopo avrà il compito dell’accertamento definitivo, previa constatazione di morte affidata al medico curante o al medico ospedaliero o al medico rianimatore nel caso di soggetti sottoposti a manovre rianimatorie.
Ma soprattutto col nuovo testo, che ha tratto buoni spunti dal Documento in materia del Comitato scientifico di Bioetica, si aprono prospettive inedite in fatto di donazione degli organi nella Repubblica di San Marino a tutt’oggi non consentita proprio per i limiti imposti dalla definizione di morte del Regolamento del 1910. Al riguardo si stanno definendo i protocolli operativi fra gli organismi tecnici sammarinesi e italiani per strutturare i percorsi dei pazienti che devono donare organi o essere trapiantati e a questo fine l’Istituto Sicurezza Sociale sta verificando percorsi interni necessari per adeguarsi ai requisiti europei.

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