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Legge Sport, C10: "necessaria per garantire il diritto alla pratica, professionale o amatoriale"

10 mag 2015
Legge Sport, C10: "necessaria per garantire il diritto alla pratica, professionale o amatoriale"
Gli Ordini del Giorno che il Consiglio Grande e Generale approva sono impegni vincolanti per il Governo, o almeno dovrebbero esserlo dato che il Consiglio Grande e Generale, fino a prova contraria, è il vero organo sovrano della Repubblica.
Difficile quindi giustificare i tanti, tantissimi impegni disattesi, quasi a dimostrare che chi parla degli OdG come di contentini utilizzati dalla maggioranza come vile stratagemma per “tenere buona” l’opposizione per qualche tempo, non abbia poi tutti i torti.
Questo obbliga chi, come noi, si trova all’opposizione, ad andare periodicamente sui giornali per ricordare le molteplici scadenze non rispettate. Lo abbiamo fatto più volte sulla questione della trasparenza dei reali beneficiari di Istituti finanziari e fiduciarie, lo abbiamo fatto pochi giorni fa sulla sospensione cautelare dei membri delle istituzioni sotto indagine, lo abbiamo fatto in passato per la riorganizzazione della mobilità interna, finita di nuovo ieri sui giornali a causa di tentativi di privatizzazione strisciante, lo facciamo oggi per lo sport.
Se riesce abbastanza facile capire le difficoltà di recepire una visione diversa per quanto riguarda temi come la trasparenza e la tutela delle istituzioni, riesce difficile capire il perché non si riesca a spingere sull’acceleratore neppure su tematiche meno politiche e più social/culturali, come appunto lo sport.
Il Congresso di Stato, nella figura del Segretario Lonfernini (che ha partecipato anche all’evento di fine estate “Sport e Sviluppo” promosso da Civico10), si era preso l’impegno di redigere una nuova legge sullo sport entro il 31 marzo 2015, approvando un OdG condiviso il 17 aprile 2014.

A più di un mese dalla scadenza dei termini, senza aver mai avuto alcuna notizia in merito, ribadiamo che una nuova legge sullo sport è necessaria per garantire il diritto alla pratica, professionale o amatoriale, di ogni attività sportiva a tutti i sammarinesi. San Marino può vantare infrastrutture sportive di tutto rispetto ma è necessario porre più attenzione alla gestione e alla fruizione delle stesse strutture, in particolare per gli amatori.
E’ fondamentale, poi, valorizzare la cultura sportiva a partire dalle scuole, che sono l’ambiente ideale anche per promuovere una seria lotta al doping.
Lo sport è' veicolo fondamentale, assieme alla partecipazione politica, per costruire una società sana, giusta ed onesta. Crediamo fortemente che uno sportivo vero, leale, che rispetta le regole e l'avversario, che fa sacrifici per vincere con merito, diventi quasi automaticamente anche un buon cittadino.
Ci dispiace su questi principi etici, perché ancora una volta di etica si parla, la maggioranza si limiti agli slogan e ai "contentini", mentre concentra tutti i suoi sforzi nel coltivare i rispettivi orticelli elettorali con tanti interventi spot.

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