Libera: "Vinta una prima battaglia sul Des, adesso vogliamo vederci chiaro"

Libera: "Vinta una prima battaglia sul Des, adesso vogliamo vederci chiaro".

Dopo la battaglia di Libera nell’ultima sessione consigliare, con la presentazione di centinaia di emendamenti ed interventi a ripetizione dal primo giorno di Consiglio, il Des e’ slittato grazie al lavoro sinergico con l’opposizione e anche alla sensibilità di alcuni esponenti della maggioranza. Abbiamo quindi ottenuto il rinvio di un progetto potenzialmente pericoloso per la sovranità del nostro Paese e, soprattutto, abbiamo chiarito a Governo e Maggioranza che certe iniziative devono essere approfondite sotto il profilo tecnico anche con le associazioni di categoria e le parti sociali. Un progetto che, con ogni probabilità, verrà discusso a Gennaio, sul quale vogliamo vederci assolutamente chiaro. Ci fa piacere che anche il Segretario Righi, con delega all’Industria, abbia dichiarato la sua contrarietà al progetto. Speriamo però che lui e la sua forza politica Motus Liberi siano conseguenti e non si limitino ad “abbaiare alla luna” per poi, come sempre, zittirsi e allinearsi, pur di rimanere incollati alla poltrona. Per il resto Libera, viste le preoccupazioni espresse anche da tanti nostri concittadini che ci contattano quotidianamente, vuole immediatamente far chiarezza su alcuni punti nevralgici e che riguardano la salvaguardia del nostro territorio, della nostra libera concorrenza, della nostra reputazione e della nostra sovranità.
Le domande sul Des a cui il Governo deve rispondere subito sono queste:
1. Come vengono individuate le aeree che vengono messe a disposizione del DES? Ci sono dei criteri prestabiliti?
2. Si è detto che “il gestore” del DES potrà decidere chi potrà insediarsi e cosa potrà fare… a nostro parere invece dovrebbe essere il Paese ad indicare i settori in cui intende creare sviluppo. Perché non vengono già date precise linee di indirizzo? Non è il caso di inserire qualche paletto? E soprattutto: come si potranno limitare eventuali abusi?
3. Come si fa a sostenere che le attività del DES non saranno in concorrenza con le attività già esistenti? Per esempio un bar o un ristorante o un negozio di abbigliamento come farà a non essere in concorrenza con un altro bar o ristorante o negozio di abbigliamento di San Marino?
4. Per le attività del DES sarà riconosciuto un trattamento fiscale estremamente vantaggioso, per le attività sammarinesi non viene previsto nulla?
5. Infine, non si ritiene che questo progetto accentrato su un unico investitore metta a rischio la sovranità della Repubblica?
6. La segreteria agli Esteri ha verificato, in sede competente, le implicazioni che la creazione di un Distretto Economico Speciale potrebbe avere sul Percorso di Associazione Europea?

c.s. Libera
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