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Lonfernini: e’ tutta una contraddizione in termini…

15 nov 2018
Lonfernini: e’ tutta una contraddizione in termini…
E’ tutta una contraddizione in termini…
dico questo in quanto dopo l’ennesima adunanza del Consiglio Grande e Generale, a distanza di dieci anni dal primo giorno che, in maniera emozionata, ho messo piede per la prima volta in Aula, oggi posso affermare tranquillamente che, grazie al declino generale maturato, le nostre istituzioni e la nostra politica sono una grande “contraddizione in termini” rispetto ai veri problemi del Paese.
Anzi dico di più, è completamente inutile continuare a partecipare con quella forma di contraddizione continua e voluta; non ci ascoltiamo, non ci ascoltano, non ascoltiamo più il Paese, confondono continuamente (chi è oggi al Governo), un puro senso critico, dettato sicuramente da visioni anche diverse ma legittime, con un malsano senso di contrapposizione a prescindere per cui, anche opinioni che possono avere un valore diventano carta straccia su cui impostare piccole e becere battaglie politiche, anche volgari, svolte per ore nel luogo in cui invece dovremmo produrre atti necessari per combattere il vero ed unico nemico del Paese e cioè una crisi troppo perdurante che rischia, rispetto alle crisi che possono aver attraversato altri Paesi, di diventare un qualcosa di sistemico e dunque, un qualcosa quasi impossibile da superare con queste condizioni.
I problemi, quelli di sostanza, sono rimasti tutti allo stesso identico posto di dove li abbiamo lasciati in termini di sistema anzi, chi ora governa (termine eufemistico) li ha acuiti, hanno ben pensato, di voler dimostrare di cambiare tutto per non cambiare nulla, hanno applicato la logica del “pilota di aereo acrobata e pazzo” mettendo il velivolo a testa in giù ma, ora, non sanno più come rimetterlo diritto e, ahinoi, i passeggeri e cioè il popolo stanno gridando dal terrore.
Sono sincero fino in fondo, se non sentissi un impegno molto profondo con chi in questi dieci anni mi ha affidato la propria fiducia di elettore, avrei già abbandonato questa politica cieca ma, il senso di rispettare tale impegno e il mio senso del dovere nei confronti del nostro Paese, non mi consente nemmeno di “fuggire” rispetto alla nausea e rigetto che alimenta una politica di questo genere.
Il Paese o riesce a fare un vero sforzo di Sistema o non può avere futuro; se continuiamo ad applicare solo la logica della politica pura non possiamo uscirne perche, la politica ha fallito la sua principale missione questo è evidente.
A questo punto la soluzione può essere soltanto una (a mio personale giudizio, ci mancherebbe) e cioè una forma di delega esterna alla politica che può e deve rappresentarsi solo attraverso un governo fatto anche di tecnici, che si affiancano alla politica per il periodo di tempo necessario alla risoluzione definitiva della nostra crisi.
La politica, quella vera e pura, tornerà ad esser credibile quando avrà compiuto un vero e profondo esercizio di volontà di difesa del Sistema; non è una “abdicazione” da parte della politica ci mancherebbe, è solo un atto di grande maturità e magari di amore verso il Nostro Paese.
Cs Lonfernini Teodoro – Consigliere PDCS

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