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Luigi Sartini e Stefano Ciotti, in una cena “Oltre il Gusto”

18 mag 2015
Luigi Sartini e Stefano Ciotti, in una cena “Oltre il Gusto”
Appuntamento nuovo e inconsueto, mercoledì 20 maggio (ore 20.30) sulle tavole di “Righi” il più apprezzato ristorante sammarinese. Lo chef di casa Luigi Sartini, da otto anni consecutivi premiato dalla “stella” della “Guida Michelin”, insieme a un altro dei grandi cuochi del territorio tra Romagna e Montefeltro, Stefano Ciotti, presenta una cena a quattro mani pensata e realizzata per offrire un menù in grado di accompagnarci “Oltre i sensi del Gusto”.

Sono 6 le portate, 3 per ognuno dei cuochi, dedicate ai 5 sensi e accompagnati da un’apertura in cui entra in scena, inevitabilmente, anche il “sesto senso”. Con quest’ultimo, infatti, Stefano Ciotti apre le sue proposte con “Mangio o Bevo - vodka oister esotico”, contrapposto al senso della vista interpretata da Luigi Sartini con “Colori in libertà - calamaretti, mazzancolle, stridoli, nero di seppia, rapa rossa e paccheri”. Lo chef di “Righi” affronta, quindi, il tatto con un piatto da mangiare senza posate, costolette di coniglio e spiedino con vellutata di fave e fiori di boraggine e chiude con l’udito, rappresentato da “Crock”: una sfera di zucchero con rabarbaro, gelato al sambuco, fragole e noce di cocco. Ciotti continua, invece, con la ricetta dedicata al gusto, un Tataki di mora romagnola, caramello al gusto di porchetta, e conclude tra memoria e olfatto, presentate in “Profumo di infanzia - ravioli di patate al burro, salsa pizzaiola e berberé.

Bevande scelte dal maitre di “Righi”, Giacomo Paganelli, per accompagnarsi nel modo migliore ai sapori delle portate: infuso freddo di menta, Sakè caldo, Golden Muscatel Meran (2013), il rosso Juval Gneiss e una rivisitazione del classico aperitivo italiano Punt e Mes.

“Stefano è prima di tutto un amico, apprezzo la cifra creativa della sua cucina, la sua ricerca costante verso ricette in grado di regalare sensazioni e sapori inaspettati – spiga Luigi Sartini –è nata lt’idea di creare una cenna differente dal solito. Di solito la mia cucina viene considerata più ‘tradizionale’ della sua. Allora un po’ ‘provocatoriamente’, ho deciso di giocare con la creatività e l’emozioni che ci regala una ricetta innovattiva”.

Concetto ripreso anche dal patron del ristorante, Roberto Righi, rappresentante della terza generazione della famigli da 50 anni alla guida del migliore locale del monte Titano: “La tradizione è sempre un’innovazione di successo e la cifra di Luigi è legata a grande concretezza, solidità, coerenza, legame con le materie prime del nostro territorio e la storia del nostro ristorante. Ciò non significa che non sia creativo o innovatore. Quando mise in carta la sua lasagnette rivisitata 15 anni fa fu un specie di rivoluzione. Mercoledì sera insieme Stefano Ciotti, lo troveremo di nuovo nei panni dell’innovatore”.

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