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MARE ADRIATICO: FERMENTANO I PROGETTI

8 giu 2016
Quali azioni e quali energie sono in campo per avere un mare senza plastica prima della stagione turistica? E’ questa la domanda alla base di “Plastifiniamola! Adriatico: a che punto siamo?” il focus sulla situazione ambientale del mare Adriatico, che Acquario di Cattolica, insieme a Fondazione Cetacea onlus, Arpae Emilia-Romagna, Hera Spa e i pescatori della Cooperativa OP Bellaria Pesca, ha organizzato in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, mercoledì 8 giugno, presso l’area Plastifiniamola dell’Acquario, gremita di pubblico e ospiti.

“E’ significativo che questa giornata si svolga all’Acquario di Cattolica, che è stata la prima fra le strutture di Costa Edutainment in Romagna ad incarnare la mission del gruppo - ha introdotto Giuseppe Costa, Amministratore Unico di Costa Edutainment - I temi fondanti di tutela e conservazione, così come la sensibilizzazione del pubblico, unita a passione, didattica ed esperienze ludiche sono qui espressi alla perfezione”

La “fotografia” del Mare Adriatico è stata resa dai vari interventi dei relatori. In primo piano, la gestione dei rifiuti plastici, tema scottante della giornata.

Sono almeno 267 le specie nei cui stomaci si trovano pezzi più o meno grandi di plastica, in particolare sacchetti e bottiglie in PET che, decomponendosi in piccoli frammenti, possono intossicare gli esseri viventi a tutti i livelli della catena alimentare. Plastifiniamola, branca del più ampio progetto Salva una specie in pericolo ha l’obiettivo di mettere al bando la plastica che minaccia i nostri mari e le specie che li popolano, attraverso attività di sensibilizzazione verso le scuole e i visitatori dell’Acquario. “Il progetto - dice Stefano Furlati dell’Acquario di Cattolica – supporta e valorizza le realtà impegnate nella tutela di specie a rischio e, attraverso la promozione e la raccolta firme sul sito dedicato www.salvaunaspecie.it, sostiene la campagna scientifica e ambientale Expedition Med contro l’inquinamento della plastica nel Mediterraneo, portata avanti da un team di ricercatori che coopera da diversi laboratori europei”.

Sono quasi 75.000 le tartarughe marine in Adriatico, per la maggior parte della specie Caretta caretta, minacciate da reti “fantasma”, sacchetti di plastica e mareggiate. Fondazione Cetacea onlus di Riccione, diretta da Sauro Pari recupera e cura ogni anno – anche fornendo cure mediche e riparazioni di “fratture” del carapace - dalle 70 alle 90 tartarughe marine ogni anno.

Confortano i dati su ricerche e progetti che sottolineano la volontà di associazioni, enti pubblici e privati di mantenere l’equilibrio ambientale del mare Nostrum, fra queste, l’attività dello “Spazzino del mare” svolge un’opera insostituibile: come spiega Massimo Bellavista, Direttore della OP Bellaria Pesca Soc Coop, “Nel progetto pilota europeo Ecoadria-Fishermen i pescatori dell’Adriatico, si riconvertono diventando attori indispensabili nel monitoraggio ambientale, unito alla pesca, sperimentando una nuova forma di gestione del mare. Una App gratuita aiuta a identificare e segnala la posizione dei rifiuti a Capitaneria di Porto, Arpa Emilia Romagna, Hera e associazioni di categoria”.

“Per un mare più pulito serve tanta prevenzione, ma anche analisi approfondite e monitoraggio di rifiuti in mare e sulla spiaggia“– racconta Cristina Mazziotti di Arpae, Agenzia Regionale per Prevenzione, Ambiente ed Energia che si occupa di raccogliere, organizzare e fornire dati e statistiche su inquinamento, risorse idriche, clima e gestione rifiuti.
E di gestione dei rifiuti sulle spiagge, dove i turisti sono più rilassati e più propensi a “dimenticarsi” le buone pratiche, parla Massimo Maioli, Area Manager Rimini di Hera Spa, che fornisce però dati incoraggianti. “A fronte dell’obiettivo per tutte le regioni di arrivare 73% di raccolta differenziata entro il 2017, l’Emilia-Romagna rappresenta un’eccellenza virtuosa, differenziando già oltre il 60% del rifiuto.“


ILARIA-“LINEA BLU” TORNA IN MARE
Finale a sorpresa per lo stupore degli ospiti, visitatori, stampa e degli oltre 100 bambini dei centri estivi: sulla spiaggia dell’Acquario, alla presenza delle telecamere di Rai 1 - Linea Blu, è stata restituita al mare Ilaria, alias Linea Blu, una tartaruga marina incappata per errore in una rete da pesca di un pescatore di Cesenatico da lui stesso consegnata a Fondazione Cetacea onlus, nell’ambito del progetto Tartalife. Con i suoi 35 kg di peso e un carapace di 65 cm di diametro, Linea Blu, non ci ha messo molto a riambientarsi: a contatto con l’acqua, ha preso il largo, ha indugiato per un saluto ai suoi salvatori ed è poi sparita dalla vista di tutti. Alla ritrovata salute di Linea Blu si è brindato e si sono degustati prodotti tipici del territorio, offerti da I.A.L. Emilia Romagna – Scuola di Ristorazione di Riccione e da Bikini-Malindi Beach Café: a servirli, gli studenti dello scuola I.A.L. che da tempo abbina istruzione e avvicinamento alla professione per facilitare ai propri allievi l’ingresso nel mondo del lavoro. A partire dal 8 giugno, fino a esaurimento, ai visitatori dell’Acquario sarà distribuito gratuitamente “Il decalogo delle buone pratiche” fornito da Hera Spa: consigli e “trucchetti” per un vivere sostenibile, risparmiando, a cominciare da casa propria.

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