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Marta Cuscunà Il canto della caduta

20 nov 2018
Marta Cuscunà Il canto della caduta
Venerdì 23 novembre, alle ore 21 al Teatro Titano, per la Rassegna Teatranti sarà in scena Il canto della caduta –liberamente ispirato al mito di Fanes di e con Marta Cuscunà.

Artista italiana, ma di formazione e carriera internazionale, Marta Cuscunà crea seguendo una poetica e linguaggi originalissimi, esprimendosi attraverso il teatro visuale, sperimentando e costruendo arte sulla base di uno studio meticoloso. Ne risulta un tipo di teatro singolare, raffinato e dalla notevole forza emotiva, premiato in Italia e all’estero, che il pubblico di San Marino Teatro ha apprezzato nel 2015 quando Marta Cuscunà ha presentato “La semplicità ingannata” uno spettacolo per attrice e pupazze, tappa della sua importante ricerca sulle “Resistenze femminili in Italia”.
Ora ripercorre il mito di Fanes, una tradizione popolare dei Ladini, la piccola minoranza etnica che vive nelle valli centrali delle Dolomiti. È un ciclo epico che racconta di un regno pacifico guidato da donne regine, distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada. È il canto nero della caduta nell’orrore della guerra.
Oggi siamo ancora immersi in un sistema di guerre incessanti. Sembra che la guerra sia parte inevitabile del destino dell'umanità. Il mito di Fanes, invece, narra di un tempo d'oro della pace che è andato perduto. Il canto della caduta vuole portare alla luce il racconto di come eravamo, di quell'alternativa sociale auspicabile per il futuro dell'umanità che viene presentata sempre come un'utopia irrealizzabile. E che invece, forse, è già esistita.
Il mito di Fanes sembra raccontare proprio quel punto nella preistoria della civiltà europea in cui la nostra evoluzione culturale sarebbe stata letteralmente sconvolta.
Il canto della caduta parla di guerra attraverso un racconto diverso da quello a cui ci hanno assuefatto i telegiornali, in cui la distruzione bellica è talmente esibita da risultare ormai inoffensiva. La guerra non si vede mai sulla scena. Eppure c'è, restituita al pubblico dal punto di vista degli unici personaggi che ne traggono sempre vantaggio: i corvi.
ll protagonista principale dello spettacolo, infatti, è uno stormo di corvi animatronici, manovrati attraverso joystick meccanici, progettati e realizzati dalla scenografa Paola Villani.
Il tentativo che sta alla base del progetto scenografico è quello di scardinare l'immaginario del teatro di figura, che in Italia è ancora molto legato alla tradizione popolare, attraverso la scelta di utilizzare per la movimentazione dei pupazzi, alcune tecnologie comunemente applicate al mondo degli effetti speciali per il cinema e realizzati con elementi di componentistica industriale.

Lo spettacolo sarà replicato sabato 24 novembre, in un’apposita matinée rivolta alle Scuole Superiori, nell’ambito del progetto Diversiàmoci – Itinerari creAttivi per le giovani generazioni realizzato in collaborazione con il Dipartimento delle Scienze Umane dell’Università di San Marino e Authority Pari Opportunità, nell’ambito, nato per rafforzare la natura culturale e innovativa di Teatro e Cittadinanza.


I biglietti saranno in vendita giovedì 22 novembre aprile presso il Teatro Titano dalle ore 17 alle ore 20. Il giorno stesso della rappresentazione dalle ore 17. Oppure sul sito www.sanmarinoteatro.sm o presso la Biglietteria del Cinema Concordia tutti i giorni dalle 21 alle 22.

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