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Michelotti: domandare è lecito, rispondere è cortesia

22 mar 2021
Michelotti: domandare è lecito, rispondere è cortesia

Prima domanda - un anno fa lei sig. Canti dichiarò uno stanziamento di € 1.500.000,00 mentre le cifre reali dello smaltimento, a detta degli esperti e degli addetti del settore, sarebbe stata di circa € 7/800.000,00. A cosa è dovuta questa differenza? Anche perché dichiarata nella stagione dei Decreti Legge in cui tutto era indirizzato al risparmio assoluto per affrontare la già conclamata pandemia (si raccoglievano gli spicci caduti per terra) per cui 7/800.000,00 € in più non erano propriamente brustolini da elargire per risolvere la questione Beccari. Risposta: Nessuna risposta, molta prosopopea ma si glissa facendo finta di niente aggirando la richiesta senza comunque rispondere.
La seconda domanda è implicita nella mia dichiarazione nell’aver constatato (dopo avere consultato i legali dello Stato) che non era possibile rivalersi sull’opificio dei fratelli Beccari, altrimenti l’avrei già fatto. Ho fatto notare questo passaggio perchè sembra che invece per il sig. Canti non sia un problema ma come riesca a farlo non è dato sapere; ma lui fa parte di questo governo delle meraviglie e dai numeri magici che riescono a mandare l’acqua in salita e a deviare la luce. Aspetto risposta con ansia, non sarà indifferente. Nei vari comunicati emessi dai partiti di governo, si annunciano iniziative che il passato governo Adesso.sm aveva già messo in essere come la denuncia delle malefatte della ditta Beccari e l’istituirsi come parte civile dell’Eccellentissima Camera fino alla sentenza di condanna della sig.ra Samantha Beccari a tre mesi d’arresto. Quindi le iniziative di questo tipo paventate dai nostri nuovi eroi come iniziative che è loro intenzione intraprendere, sono già state realizzate con successo per lo Stato. Quello che loro paventano noi l’abbiamo già fatto da quel dì. Anche io ho ereditato una situazione pregressa devastante e se poco o nulla è cambiato nei siti Beccari è perché non sono voluto intervenire con i soldi dello Stato, sarebbe stato troppo facile. E’ ingeneroso e opportunista nonché abbastanza squallido sminuire il lavoro fatto dallo staff della segreteria al Territorio e all’Ambiente del governo Adesso.sm che, dal momento delle ispezioni del settembre del 2018, non ha mai smesso di cercare di risolvere il problema dell’inquinamento dei siti della Beccari fino al blocco degli accessi tramite un’ingiunzione del Tribunale e mettere i sigilli ai cancelli per impedire ai sig. Beccari di continuare ad accumulare rifiuti anche pericolosi nonostante le diffide a non farlo. Infatti i siti sono 3 e quello che la BAC, nella sua veste di proprietaria del sito numero 3 (quello sotto l’elettrauto); quello più piccolo ma anche più pericoloso perché contenente rifiuti solidi e liquidi ad alto rischio di esplosione e d’incendio. Che la BAC lo faccia sgomberare, oltre ad essere un suo dovere è anche sua convenienza per poter avere nelle proprie disponibilità un locale ripulito dai rifiuti che lo rendono inagibile in modo da poterlo così eventualmente affittare o vendere; cosa al momento impossibile. Poi ci sono gli altri due siti di cui il sig. Canti non dice nulla e glissa, uno, quello denominato sito n° 2 è in quota a Banca Centrale acquisito in forza di sequestro cautelativo; ora, a meno che qualcuno affermi o dimostri che Banca Centrale sia un ente a partecipazione privata, se dovesse far ripulire l’ex capannone della ex TitanStrade, lo farebbe con i soldi suoi, che corrispondono a fondi pubblici, o con i soldi di chi? Rammento un intervento di disinfestazione dai ratti che avevamo dovuto fare con urgenza vista la vicinanza di quel capannone che ne era infestato alle abitazioni su via Impietrata. Giusto per parlare di disinteresse della passata amministrazione, non è che siccome vi ho detto della derattizzazione ora vi prenderete, come efficientissimo governo, anche quel merito lì anche perché c’è chi se ne intende nella grande ammucchiata governativa di topi e di ratti. Il sig.Canti nei suoi leziosi comunicati si spertica nel dire che la precedente Segreteria non ha dato le risposte che oggi stanno arrivando sui temi riguardanti il Territorio e l’Ambiente; debbo dire che è vero, le risposte che mi aspettavo che arrivassero a quanto fatto in merito al progetto San Marino Bio e al nuovo Piano Regolatore “SM2030”che mi sono premunito di consegnarle a fine del mio mandato e all’inizio del suo, bhè queste risposte non sono ancora arrivate; dopo 2 anni e mezzo di duro lavoro di qualità, finito a regola d’arte o vuole mettere in dubbio le capacità del progettista responsabile arch. Stefano Boeri? Perché non organizziamo un dibattito pubblico tra lei e lui con i dovuti distanziamenti? Così, en passant, solo per valutare le capacità e le relative competenze in campo urbanistico e che ancora dopo più di un anno di nuovo PRG non se ne parla neanche più e Dio solo sa quanto questo paese ne abbia bisogno; ma lei sig. Canti pare essere l’unico a non averlo capito, ci liberi dalla sua supponenza e dai suoi ridicoli e parziali interventi che già lasciano intuire la decennale Venturiniana tendenza edificatoria, perché a lei sig. Canti del territorio della Repubblica sembra non fregargliene proprio nulla. In quanto alla piccata reazione in quanto io dovrei dare “per rispetto istituzionale” del Segretario di Stato a chi è stato messo in quel posto perché chi voleva andarci non poteva farlo e aveva bisogno di un buon esecutore dei suoi ordini dall’alto. Io, contrariamente a lei sig. Canti sono stato eletto in un ballottaggio in cui la compagine di governo, in lizza con un’altra, è stata eletta dai cittadini dopo essersi presentata nella formazione che ha governato per tre anni e io sono stato eletto come Segretario di Stato al Territorio l’Ambiente e il Turismo; gli elettori sapevano chi mandavano al governo, io e i miei colleghi siamo stati eletti dal popolo, mi rimane il dubbio (o la certezza?) che in tale frangente forse lei non avrebbe avuto lo stesso suffragio. I titoli per pretenderli bisogna saperseli guadagnare e meritare e lei, sinceramente, non sembra essere stato un’aquila né nel guadagno né nel merito in questo suo passaggio nella carica di Segretario di Stato; ho già dichiarato di non sentirmi affatto rappresentato, ma non si valuti troppo, non solo da lei ma da tutta questa compagine raccogliticcia di improvvisatori e maestri del politicamente scorretto. Sento alzarsi l’asticella della mediocrità di questo governo e ci avete già dato sufficienti segnali per convincerci, ma non abituarci, ulteriormente a questo stato di cose. Le vorrei facilitare il lavoro, perché viste le esperienze come la ditta Beccari e altre affini, lei si spertica a dire che i nuovi strumenti da lei tanto sudati e proposti, saranno risolutivi e anche più punitivi ma allora, perché non pensare alla “soluzione finale” e definitiva e cioè non dare più licenze del genere che creano solo problemi, invece di pensare a come gestire le future licenze di raccolta dei rifiuti pericolosi, data la dimensione del nostro territorio in cui anche la crisi di un solo gestore o un incidente anche piccolo assume la dimensione di danno ambientale di portata nazionale, si potrebbe proibire di commercializzare e stoccare in territorio, oltre alla plastica “usa e getta”, anche i rifiuti tossici e/o pericolosi considerando che andranno comunque smaltiti in Italia in luoghi deputati al trattamento specifico per ogni tipologia di rifiuto. Della serie non diamo più licenze di quel tipo. Non vorrei ripetermi per l’ennesima volta, certe norme sono state pensate e avremmo voluto introdurle ma non abbiamo avuto il tempo sufficiente, incalzati come eravamo da una crisi voluta in tutta fretta da tutte quelle parti che bramavano con urgenza di appoggiare le loro sacre chiappe su quelle poltrone che avrebbero loro consentito di sgovernare finalmente il Paese alla ricerca del consenso e che, come abbiamo visto, nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbero riusciti a scombinare.
 Augusto Michelotti


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