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Noi per la Repubblica sul 25 marzo

25 mar 2020
Noi per la Repubblica sul 25 marzo

L’epidemia in corso non sta permettendo ai sammarinesi di celebrare momenti della vita civile ed istituzionale del paese, la scorsa settimana l’elezione dei Capitani Reggenti, il loro insediamento la prossima e purtroppo, oggi, l’Arengo. L’Arengo del 1906 rimane nella storia perché ha rappresentato un moto collettivo, un’azione condivisa per un obiettivo, quello della rinascita democratica del paese, una prova superata. Ora, come cittadini, siamo impegnati nel superare una prova molto diversa, un contagio nuovo, insidioso, purtroppo in particolare per i più deboli, gli anziani e persone già malate. Il primo pensiero quindi in questo giorno in cui si dovrebbe festeggiare, va ai deceduti, ai famigliari ed a coloro che stanno lottando in queste ore contro il virus. Una vicinanza ed un ringraziamento che esprimiamo anche a tutti coloro stanno attivamente lavorando, al rischio della loro vita, per contenere l’epidemia COVID19: sanitari tutti, forze dell’ordine, protezione civile e volontari. Un grande abbraccio a chi sta soffrendo e chi sta aiutando compresi tutti coloro si recano comunque al lavoro per sostenere il paese. È una prova, quella di queste settimane, che sta richiedendo la sospensione di una parte della democrazia e delle libertà fondamentali. Non può essere altrimenti ma NPR ritiene importante ripristinare i lavori consiliari e i processi decisionali ordinari, magari usando le possibilità offerte dalle odierne tecnologie e adattando i lavori alle prescrizioni, importantissime da seguire, per evitare contagi. Tante riforme e decisioni che incideranno profondamente sulla vita dei sammarinesi dovranno essere prese per limitare i danni economici e facilitare la ripartenza, sarà necessario farlo con la più grande condivisione di politica e parti sociali ed economiche. In questo serve un nuovo spirito dell’Arengo: una reazione corale e concertata che sia capace di farci uscire dal tunnel della crisi che già c’era e sarà più grave. Ma non sarà insuperabile se mettiamo a fattore comune idee, conoscenze, bene comune ed accantoniamo egoismi e rendite di posizione.


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