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Carisp: gli ex componenti il CdA rigettano accusa di aver redatto bilanci falsi o occultato perdite

26 ago 2017
Carisp: gli ex componenti il CdA rigettano accusa di aver redatto bilanci falsi o occultato perdite
I componenti del Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio sostituiti in data 10.04.2017, preso atto del bilancio di Cassa di Risparmio chiuso al 31.12.2016 depositato in Tribunale il 18.08.2017 ed alla luce dei comunicati stampa e delle numerose prese di posizione pubbliche sui mezzi di informazione e sui social media, ritengono doveroso precisare quanto segue:
- il Cda precedente non ha potuto redigere una bozza di bilancio per l'esercizio 2016 in quanto non era a conoscenza di tutti gli elementi necessari; pertanto ha approvato esclusivamente una situazione contabile che, come dichiarato nell' assemblea del 10 aprile 2017, non comprendeva nè le valutazioni conseguenti all'AQR nè l’aggiornamento delle stime sul gruppo Delta effettuate annualmente dalla società KPMG. Si specifica che gli incontri tra CRSM e Banca Centrale sugli esiti dell’AQR sono avvenuti nel mese di luglio e la relazione di KPMG sul gruppo Delta è giunta in data successiva al 10 aprile 2017;
- non è possibile effettuare una comparazione semplicistica del bilancio 2016 con i bilanci precedenti in quanto, come indicato a pag.30 della relazione al bilancio depositato, Cassa di Risparmio "... ha applicato nuove e più rigorose metodologie nella valutazione delle Esposizioni creditizie nei confronti di Delta”... Tale scelta improntata "alla massima prudenza valutativa" prevede l’utilizzo di criteri a tutt'oggi non ancora vigenti nella normativa sammarinese. Lo stesso aspetto è stato rilevato anche dalla società di Revisione AB&D che nella relazione al bilancio evidenzia testualmente come "in discontinuità col passato hanno tenuto conto dei più recenti e stringenti orientamenti internazionali (Basilea 3 e IAS IFRS)" e prosegue chiarendo che le nuove metodologie adottate nella valutazione degli attivi nei confronti del gruppo Delta, mirati alla massima prudenza valutativa, "hanno privilegiato l'aspetto liquidatorio degli attivi sottostanti al piano di ristrutturazione comprendendo esclusivamente gli elementi che allo stato attuale sono certi e altamente probabili", mentre fino all'esercizio precedente i bilanci di CRSM sono sempre stati redatti applicando i dettami della LISF e della Legge sulle società in un
ottica di continuità aziendale;
- nella redazione del bilancio 2016 depositato, si legge:, "sono stati recepiti gli esiti delle analisi di qualità degli attivi commissionati alla società di consulenza RIA Grant Thornton S.p.A.." società che solo pochi mesi fa, ha ricevuto l'incarico dal nuovo cda di redigere una valutazione del gruppo Delta, in luogo della relazione di aggiornamento prodotta annualmente da KPMG, società di elevato standing internazionale, che ha seguito le vicende del gruppo Delta fin dal 2010;
- sempre dalla Relazione al Bilancio depositato, si da atto correttamente che nel
corso dell’esercizio 2016 (quindi dal vecchio Cda) "Sono state comunque messe in atto tutte le azioni volte ad ottenere il massimo recupero dei crediti realizzabili efficientando sia l'attività di recupero sia rinegoziando i costi di recupero fissati in un periodo commissariale con la società esterna al Gruppo, dedicata a tale tipo di attività. Sono state portate avanti le azioni finalizzate al raggiungimento di tale risultato (richieste di effettuazione di campagne "saldo e stralcio" sui portafogli non performing; reiterate richieste di rinegoziazione alla società incaricata da SGCD delle commissioni di recupero; costituzione nel 2016, in partnership con un Gruppo italiano operante nella gestione del recupero crediti di portafogli NPL, di una società dedicata alla gestione per conto terzi di portafogli con sottostanti operazioni aventi caratteristiche similari a quelle a suo tempo erogate dal gruppo Delta). Più in dettaglio, obiettivo di questa partnership, la cui attività è stata iniziata nelle ultime settimane del 2016, è la progressiva gestione in servicing di portafogli NPL di proprietà di terzi tra i quali anche quelli rientranti nell'accordo (nel rispetto delle disposizioni in esso contenute )";
- in merito alla ventilata accusa in capo al cda precedente, dell’intenzione di cedere i crediti rivenienti dal gruppo Delta, si precisa che CRSM si è sempre opposta ad ogni proposta di vendita del portafoglio crediti; mediante il proprio membro del Cda di Società Gestioni Crediti Delta S.p.A. (di seguito SGCD), come da evidenze documentali, la Cassa sin da subito ha espresso la propria contrarietà all’ipotesi, formulata nel maggio 2016 dalla SGCD di Bologna, di commissionare una valutazione del pacchetto crediti Delta a società terze specializzate al fine di un eventuale vendita. La continuità di tale determinazione è stata ribadita anche nelle deliberazioni dell’attuale Cda di CRSM;
- l’attività principale del CdA precedente è sempre stata quella di riportare la Cassa di Risparmio in utile operativo; a tal fine, sempre dal Bilancio depositato, emerge come nel 2016 si sia riusciti a migliorare il margine di interesse (riportato in terreno positivo, dopo anni di sofferenza, già nell’ultimo scorcio del 2015), che al netto dello strumento ibrido, è risultato essere pari ad oltre 2,7 milioni di euro; da evidenziare infine anche un'ulteriore forte ridimensionamento delle spese amministrative il cui contenimento aveva dato apprezzabili risultati già nei precedenti esercizi.
Da quanto sopra esposto i componenti del Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio sostituiti in data 10 aprile 2017 rigettano ogni accusa di aver redatto bilanci falsi o di aver occultato qualunque perdita e invitano a non diffondere notizie non vere relativamente alla presunta volontà di cessione dei crediti Delta. Infine si sottolinea come i Cda che si sono succeduti dal 2009, hanno cercato di gestire al meglio la gravosa situazione ereditata dal commissariamento Delta in totale accordo con i soci della banca, gli organi di vigilanza ed i governi che si sono succeduti nel rispetto della normativa societaria e bancaria vigente tempo per tempo.

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