Il movimento Noi Sammarinesi ha incontrato ieri sera il Comitato di cittadini presentatori dell’istanza d’Arengo n°25 dell'ottobre 2011, approvata dal Consiglio Grande e Generale ma ancora in attesa di attuazione. L’istanza chiedeva che venisse redatto al più presto un nuovo Piano Regolatore Generale che tenesse conto delle reali necessità abitative delle famiglie sammarinesi.
La revisione del Piano Regolatore Generale è un obiettivo che ha fatto parte dell’agenda di Governo degli ultimi 20 anni, eppure nessuno ha avuto il coraggio di avviarla veramente. Si parla molto spesso, in questi tempi, di sviluppo, ma non si può pensare ad uno sviluppo sano e con solide fondamenta senza prima aver ideato la nuova immagine territoriale del nostro paese. E la trasformazione in atto non può procedere in forza di singole e scollegate varianti di PRG, ma serve una visione unica e di insieme dell’intero territorio che tenga conto della viabilità e delle opere pubbliche.
Il nuovo PRG dovrà sì tenere conto delle eventuali possibilità di investimento da parte di imprenditori stranieri, ma dovrà soprattutto permettere lo sviluppo delle realtà già presenti nel nostro territorio, alle quali occorre dare il massimo sostegno, specialmente nel difficile momento storico che stiamo attraversando. Dovrà inoltre favorire il più possibile la riqualificazione del tessuto edilizio esistente il quale versa in pessime condizioni a livello di sicurezza sismica e di efficienza energetica.
Ma non si può dimenticare che l’esigenza primaria di tutti i cittadini è quella di un’abitazione in cui vivere e questo dovrà essere uno dei principali obiettivi del nuovo PRG. Il risultato della speculazione edilizia degli ultimi anni, frutto dell’attuale PRG, non può essere considerato una risposta alle esigenze abitative dei sammarinesi, quelli veri, che da generazioni contribuiscono al bene del nostro paese.
Pertanto è quanto mai urgente e non più rinviabile l’avvio del complesso iter di redazione del Nuovo Piano Regolatore Generale della Repubblica di San Marino, il quale dovrà essere portato avanti con estremo coraggio e determinazione, ma sempre nella massima trasparenza.
La revisione del Piano Regolatore Generale è un obiettivo che ha fatto parte dell’agenda di Governo degli ultimi 20 anni, eppure nessuno ha avuto il coraggio di avviarla veramente. Si parla molto spesso, in questi tempi, di sviluppo, ma non si può pensare ad uno sviluppo sano e con solide fondamenta senza prima aver ideato la nuova immagine territoriale del nostro paese. E la trasformazione in atto non può procedere in forza di singole e scollegate varianti di PRG, ma serve una visione unica e di insieme dell’intero territorio che tenga conto della viabilità e delle opere pubbliche.
Il nuovo PRG dovrà sì tenere conto delle eventuali possibilità di investimento da parte di imprenditori stranieri, ma dovrà soprattutto permettere lo sviluppo delle realtà già presenti nel nostro territorio, alle quali occorre dare il massimo sostegno, specialmente nel difficile momento storico che stiamo attraversando. Dovrà inoltre favorire il più possibile la riqualificazione del tessuto edilizio esistente il quale versa in pessime condizioni a livello di sicurezza sismica e di efficienza energetica.
Ma non si può dimenticare che l’esigenza primaria di tutti i cittadini è quella di un’abitazione in cui vivere e questo dovrà essere uno dei principali obiettivi del nuovo PRG. Il risultato della speculazione edilizia degli ultimi anni, frutto dell’attuale PRG, non può essere considerato una risposta alle esigenze abitative dei sammarinesi, quelli veri, che da generazioni contribuiscono al bene del nostro paese.
Pertanto è quanto mai urgente e non più rinviabile l’avvio del complesso iter di redazione del Nuovo Piano Regolatore Generale della Repubblica di San Marino, il quale dovrà essere portato avanti con estremo coraggio e determinazione, ma sempre nella massima trasparenza.
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