Il convegno “Recupero e prevenzione sismica nei centri storici”, nel quale verranno discusse azioni come i metodi per limitare le conseguenze dei terremoti negli edifici, coinciderà con la presentazione del nuovo indirizzo del corso di laurea in Ingegneria Civile dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, denominato “Ingegneria Antisismica e Sostenibilità Ambientale”.
L’iniziativa è in calendario martedì 27 giugno dalle ore 15 nella sala Montelupo di Domagnano, dove Angelo Marcello Tarantino, direttore del corso di laurea, aprirà i lavori presentando il nuovo percorso di studi. Un programma calibrato recependo le esigenze del mercato del lavoro e rivolto alla formazione di chi dovrà gestire i rischi ambientali a livello ingegneristico occupandosi della prevenzione delle conseguenze delle calamità naturali, come terremoti e alluvioni, e degli interventi da mettere in pratica dopo questo tipo di eventi.
Dopo di lui Emanuele Tondi, docente di Geologia Strutturale dell’Università degli Studi di Camerino, darà il suo contributo con l’intervento “Pericolosità sismica: stato delle conoscenze e prospettive future”, mentre Fabrizio Gara, docente di Tecnica delle Costruzioni dell’Università Politecnica delle Marche, proporrà alcune riflessioni sul recente sisma e sui danni che ha prodotto nei centri storici marchigiani. Spazio anche a Graziano Leoni, docente di Tecnica delle Costruzioni dell’Università degli Studi di Camerino, per parlare di “Efficacia degli interventi per il miglioramento sismico e la salvaguardia delle costruzioni storiche”, prima della chiusura affidata all’architetto Pierluigi Salvati, direttore della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche, con un contributo sui “Limiti delle teorie del restauro architettonico negli interventi di recupero del patrimonio monumentale lesionato dal terremoto”.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con cinque ordini professionali: Geologi di San Marino, Geologi dell’Emilia Romagna, Ingegneri e Architetti del Titano, Architetti della Provincia di Rimini, Ingegneri della Provincia di Rimini. E’ inoltre patrocinata dalle Segreterie di Stato Istruzione e Cultura; Territorio, Ambiente e Turismo.
L’iniziativa è in calendario martedì 27 giugno dalle ore 15 nella sala Montelupo di Domagnano, dove Angelo Marcello Tarantino, direttore del corso di laurea, aprirà i lavori presentando il nuovo percorso di studi. Un programma calibrato recependo le esigenze del mercato del lavoro e rivolto alla formazione di chi dovrà gestire i rischi ambientali a livello ingegneristico occupandosi della prevenzione delle conseguenze delle calamità naturali, come terremoti e alluvioni, e degli interventi da mettere in pratica dopo questo tipo di eventi.
Dopo di lui Emanuele Tondi, docente di Geologia Strutturale dell’Università degli Studi di Camerino, darà il suo contributo con l’intervento “Pericolosità sismica: stato delle conoscenze e prospettive future”, mentre Fabrizio Gara, docente di Tecnica delle Costruzioni dell’Università Politecnica delle Marche, proporrà alcune riflessioni sul recente sisma e sui danni che ha prodotto nei centri storici marchigiani. Spazio anche a Graziano Leoni, docente di Tecnica delle Costruzioni dell’Università degli Studi di Camerino, per parlare di “Efficacia degli interventi per il miglioramento sismico e la salvaguardia delle costruzioni storiche”, prima della chiusura affidata all’architetto Pierluigi Salvati, direttore della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche, con un contributo sui “Limiti delle teorie del restauro architettonico negli interventi di recupero del patrimonio monumentale lesionato dal terremoto”.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con cinque ordini professionali: Geologi di San Marino, Geologi dell’Emilia Romagna, Ingegneri e Architetti del Titano, Architetti della Provincia di Rimini, Ingegneri della Provincia di Rimini. E’ inoltre patrocinata dalle Segreterie di Stato Istruzione e Cultura; Territorio, Ambiente e Turismo.
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