Logo San Marino RTV

Orietta Ceccoli e Marcella Michelotti: Gli organi di controllo dovrebbero funzionare

11 feb 2021
Orietta Ceccoli e Marcella Michelotti: Gli organi di controllo dovrebbero funzionare

Ieri sera abbiamo letto da “Libertas” il comunicato stampa di San Marino News Agency, che conteneva un sintetico verbale sulla discussione e sugli eventi, accaduti durante la Commissione Sanità, in merito all’audizione del Comitato Esecutivo dell’ISS, del Covid Team e del Dirigente dell’Autorità Sanitaria, il dott. Gabriele Rinaldi, che ha anche funzioni di controllo I contenuti di questa audizione la leggiamo oggi sui quotidiani locali: dalla lettura del processo verbale sono emerse in noi le considerazioni, che ci accingiamo ad esprimere, senza voler entrare all’interno del dissidio, emerso da questo confronto, perché di situazioni di caos o di entropia ne sono già state prodotte in abbondanza. Non è opportuno che, con il nostro scritto, ne potenziamo il livello.

Il controllo non viene accettato
La domanda che è seguita dalla lettura delle notizie è la seguente: perché in Repubblica hanno vita difficile le autorità di controllo? Colui o coloro che effettuano i controlli, a rigor di logica non possono essere sempre conformi con gli organi decisionali. Il controllo non significa conformità. Chi decide deve avere la responsabilità delle sue decisioni, responsabilità significa che deve far fronte agli effetti positivi e a quelli negativi delle sue azioni. Introdurre autorità di controllo significa porre dei contrappesi ai poteri, in modo che il cittadino possa godere di garanzie. Perché questo processo non viene rispettato? Perché la parte politica che è in seno alle istituzioni, non garantisce questo equilibrio?
Una parte della cittadinanza è preoccupata che si voglia far prevalere il “pensiero unico” e si respinga il “pensiero divergente”, su temi di carattere tecnico, sanitario e scientifico, che impattano con il benessere o l’esistenza dei cittadini. Gestire l’incertezza ed una pandemia, non è cosa facile, ma gestire male il funzionamento delle strutture può diventare inaccettabile.

Come funziona il sistema dei controlli a San Marino
Cerchiamo di estendere l’esame ad altre autorità di controllo, operanti in Repubblica, come ad esempio l’Istituto della Vigilanza in seno alla Banca Centrale e la Direzione dell’Ufficio Tributario. Il primo per la difesa del risparmio, il secondo quale garante della lotta all’evasione fiscale. Le vicende narrate dalla relazione della Commissione d’Inchiesta CIS ci hanno testimoniato, come si sia cercato di neutralizzare l’azione di controllo della Vigilanza. Questo organo non ha avuto le sufficienti garanzie, affinché la sua azione potesse essere incisiva in un determinato periodo storico. Sarebbe da verificare se attualmente sussistano le garanzie affinché l’operato del controllo sia incisivo. In caso di insufficienza si dovrebbe intervenire. Perché l’azione di controllo è una attività complessa e potremmo definire “rischiosa”, in carenza di garanzie per i titolari.
Ci si lamenta che i bandi di concorso per la copertura della direzione dell’Ufficio tributario vadano deserti. Come si può pensare che un professionista brillante possa considerare appetibile una posizione dirigenziale precaria, soggetta al rinnovo triennale e al meccanismo dello “spoil system”. Questo funzionario, oltre a far funzionare bene il settore fiscale sul piano degli accertamenti, dovrebbe soprattutto combattere l’evasione e la conseguente riscossione delle imposte dirette e indirette pregresse. Far pagare le imposte e le tasse è un compito difficile. La minima garanzia che questo funzionario dovrebbe godere è essere titolare di un rapporto giuridico a tempo indeterminato, dopo il concorso e il periodo di prova. Anche questa può essere considerata una “posizione rischiosa” e di controllo. Che cosa si fa in questa direzione?

Principio costituzionale dell’imparzialità
Ai lettori più attenti non è certamente sfuggito il legame che esiste tra la precarietà giuridica della posizione di lavoro e il criterio costituzionale dell’imparzialità. Il giudice Caprioli, organo di appello, giudicante del Conto Mazzini, ne ha fatto un’esperienza diretta, con l’azione di ricusazione ricevuta e la conseguente sospensione del processo medesimo.
Episodi di questa incisività avvengono nella nostra Repubblica, tutto rimane aleatorio, non ci sono voci che analizzano, voci che approfondiscono, nessuno è sorpreso, tutto scorre nella massima superficialità e silenzio generalizzato. Ma questo incantesimo quanto potrà durare?
Nella elaborazione politica c’è, a nostro parere, l’esigenza di approfondimenti riformisti che possono essere attuati in seno alle forze politiche esistenti, oppure c’è l’esigenza della creazione di entità competenti, con forti valori civili, etici e sociali, con regole democratiche di organizzazione, elaborazione e operatività concrete, che coprano i vuoti nei campi istituzionali, economici, sociali e civili. C’è una forte esigenza di invertire la rotta attuale, che un economista Nomisma ha di recente affermato: “Mancanza del senso della propria storia: il paese è deteriorato in termini di capitale umano e finanziario”. Dobbiamo reagire, la nostra storia millenaria di libertà ce lo impone.

Comunicato stampa
Orietta Ceccoli
Marcella Michelotti



Riproduzione riservata ©