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Osla chiede il ritiro della legge su tutela legale dipendenti Pa per incostituzionalità e conflitto di interessi

21 mar 2018
Osla chiede il ritiro della legge su tutela legale dipendenti Pa per incostituzionalità e conflitto di interessi
Il Consiglio Direttivo di OSLA, nella discussione di uno dei punti all’Ordine del Giorno della seduta del 20 marzo u.s., ha deliberato la richiesta di ritiro della Legge n.27 del 12 marzo 2018 “Tutela legale e assicurativa dei dipendenti pubblici e di coloro che agiscono nell’interesse pubblico”.

Il Consiglio Direttivo ritiene tale norma incostituzionale per l’evidente disparità di trattamento che pone in essere nei confronti dei lavoratori operanti a San Marino, aggravando di fatto lo squilibrio già esistente fra dipendenti pubblici e privati, e nei confronti di coloro che svolgono un incarico negli organi di amministrazione e controllo in seno ad Aziende Autonome, Enti e società di diritto privato, rendendo ancora più palese la diversità che la Legge va a stabilire fra membri di uno stesso organismo in dipendenza della fonte della loro nomina, Congresso o Consiglio versus parte privata.
In merito a tale ultimo aspetto, inoltre, il Consiglio Direttivo ritiene vi siano anche gli estremi del conflitto di interessi.

Eppure questa maggioranza aveva inaugurato il suo mandato di governo disponendo provvedimenti retroattivi nei confronti degli organi sociali che in ordine a fatti omissivi o commissivi avevano concorso a determinare il grave dissesto di istituti di credito, con estensione dei provvedimenti a sindaci e revisori contabili. Se quei provvedimenti non fossero incorsi nell’accoglimento del ricorso per fondatezza in termini di legittimità costituzionale da parte del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, staremmo scrivendo una pagina di storia del tutto diversa. Probabilmente le nomine di questa maggioranza si ritiene valgano maggior tutela di quelle precedentemente effettuate da altri.

Agire nell’interesse pubblico comporta assunzione di responsabilità nello svolgimento dei compiti istituzionali demandati a dipendenti o rappresentanti dello Stato, la stessa assunzione di responsabilità a cui sono soggetti coloro che agiscono nell’interesse della parte privata di cui sono alle dipendenze o che rappresentano in seno a organismi di amministrazione e controllo.

Uno Stato giusto nei confronti dei suoi cittadini o contribuenti non può stabilire norme che introducono o acuiscono disparità di trattamento nei loro confronti così come non può permettersi di impegnare il Bilancio Pubblico in azioni volte ad affermare tali disparità.

comunicato stampa

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