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Parco Eolico Poggio Tre Vescovi, comitato contrario: "La Guardia Forestale vigili su 'legalità e giustizia'"

4 ott 2016
Parco Eolico Poggio Tre Vescovi, comitato contrario: "La Guardia Forestale vigili su 'legalità e giustizia'"
Nel Mese di Luglio 2016 l’Autorità Di Bacino Interregionale Marecchia-Conca, ha fatto specifica richiesta alla GEO Italia, Società reiterante il Progetto dell’Impianto Eolico Poggio Tre vescovi, di effettuare indagini geologiche e idrogeologiche nel territorio interessato al mega progetto eolico industriale che prevede l’istallazione di 27 pale di 180 metri di altezza ( più del doppio del grattacielo di Rimini o oltre 3 volte la torre di Pisa).
Se queste indagini sono invasive e necessitano l’impiego di mezzi pesanti e opere di sbancamento e movimento terrà significativi, ci chiediamo, visto l’avvicinarsi dell’incontro in Commissione a Roma, la richiesta di indagini è stata inoltrata alle Autorità competenti per il rilascio delle relative autorizzazioni? Chi deve Vigilare tra Ex Comunità Montana e Guardia Forestale che il sondaggio del terreno venga fatto veramente in loco sul crinale del Poggio tre Vescovi e che al contempo vengano rispettate le normative in ambito ambientale e territoriale?
Alcuni Giorni fa il Dottor. Claudio D’Amico, Comandante Provinciale della Guardia Forestale di Arezzo, replicando al Sindaco di Badia Tedalda sui media locali, in seguito al sequestro di un cantiere stradale, auspicava ad una collaborazioni fra istituzioni dello Stato: “ purchè siano improntate al raggiungimento di due obiettivi: legalità e giustizia" ( cfr. Saturno Notizie 11/09/16 ).
In nome di questa legalità e giustizia ci aspettiamo che le Istituzioni, a tutti i livelli, si adoperino affinché su questo progetto, bocciato quattro anni fa da tutte le Autorità competenti per incompatibilità ambientale, vi sia la dovuta attenzione e vigilanza.
Troppe le anomalie presenti fin dall’inizio. Ultima in ordine cronologico apprendere, solo nel mese di luglio che, nonostante da mesi il progetto era stato divulgato con enfasi e rotorica da parte della proponente in assemblee pubbliche e media locali, trovando anche l’appoggio dei Sindaci di Badia Tedalda e Verghereto, mancavano sia il progetto definitivo ( ci sono tre ipotesi) sia un indagine approfondita sulle condizioni del terreno. E questo in un ambiente geologicamente già minacciato da enormi smottamenti presenti sul crinale del Senatello verso Casteldelci e, su quello del Marecchia e Fossone verso Badia Tedalda.
Come comitato e liberi cittadini auspichiamo trasparenza e l’attuazione del protocollo con la redazione e la pubblicazione dei verbali e dei vari atti affinché tutti i cittadini siano informati su quanto sta accadendo.
Le scelte che si faranno oggi condizioneranno per sempre questo territorio, quello del futuro dei suoi borghi storici del Rinascimento, quello dei suoi Parchi Regionali e Interregionali.
L’assunzione di responsabilità per eventuali dissesti idrogeologici e danni di chi deve decidere, non ammette ignoranza ed esige piena trasparenza. A tutti i livelli.
Come Comitato e liberi cittadini vigileremo.

Comunicato stampa
Comitato Salviamo Poggio Tre Vescovi

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