Magari ci fossero aree industriali da recuperare con le caratteristiche giuste per diventare la sede del Parco Scientifico Tecnologico! Come prevedibile, all'indomani dell'ufficializzazione dei terreni in cui sorgerà il Pst, inizia la levata di scudi in nome della salvaguardia del territorio. Concetto al quale, si badi bene, teniamo molto anche Noi Sammarinesi: siamo assolutamente convinti che l'edilizia nel nostro paese sia stata 'selvaggia' e d'ora in avanti debba seguire ben altri criteri, ma questo non può voler dire non costruire più e non creare più nulla di nuovo. Il Movimento Rete cita alcuni esempi di Pst italiani creati recuperando aree preesistenti. Bene, peccato che si siano dimenticati di specificare che nessuno di quegli esempi è applicabile alla realtà sammarinese: dove sarebbe, sul nostro territorio, una zona industriale dismessa che abbia le caratteristiche per essere riconvertita nel Parco Scientifico e Tecnologico?
La ricerca del luogo in cui fare sorgere il Pst non è certo stata una partita a carte come Rete vuole fare intendere, bensì è stata fatta un'attenta analisi di tutto il territorio sammarinese partendo da un importante presupposto: quello di realizzare il progetto su terreni dello Stato e non acquistarli da privati. Noi sammarinesi crediamo che già questo sia un elemento fondamentale che connota il Pst come progetto del paese, in cui non si fanno gli interessi di qualcuno, ma di tutti i cittadini sammarinesi.
Proprio ieri, nel corso della presentazione del Pst a Expo, il Ministro per lo Sviluppo Economico italiano Federica Guidi ha fatto pervenire una lettera in cui sostiene che "dopo anni di difficile crisi è necessario puntare su misure capaci di rimettere in moto una crescita duratura e fiduciosa. Il Parco Scientifico e Tecnologico, per la sua multipolarità transnazionale costituisce una sfida che entusiasma, perché è un banco di prova per la capacità di innovare e sperimentare di tutti i soggetti coinvolti".
Dunque l'Italia crede veramente in questo progetto. E San Marino?
Comunicato stampa
Noi Sammarinesi
La ricerca del luogo in cui fare sorgere il Pst non è certo stata una partita a carte come Rete vuole fare intendere, bensì è stata fatta un'attenta analisi di tutto il territorio sammarinese partendo da un importante presupposto: quello di realizzare il progetto su terreni dello Stato e non acquistarli da privati. Noi sammarinesi crediamo che già questo sia un elemento fondamentale che connota il Pst come progetto del paese, in cui non si fanno gli interessi di qualcuno, ma di tutti i cittadini sammarinesi.
Proprio ieri, nel corso della presentazione del Pst a Expo, il Ministro per lo Sviluppo Economico italiano Federica Guidi ha fatto pervenire una lettera in cui sostiene che "dopo anni di difficile crisi è necessario puntare su misure capaci di rimettere in moto una crescita duratura e fiduciosa. Il Parco Scientifico e Tecnologico, per la sua multipolarità transnazionale costituisce una sfida che entusiasma, perché è un banco di prova per la capacità di innovare e sperimentare di tutti i soggetti coinvolti".
Dunque l'Italia crede veramente in questo progetto. E San Marino?
Comunicato stampa
Noi Sammarinesi
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