Patti di collaborazione: pubblicato sul sito www.gov.sm il modello per la sottoscrizione di patti di collaborazione tra cittadini e istituzioni sammarinesi

Dopo l’approvazione del Regolamento nel Congresso di Stato del 12 luglio, ecco il modulo che renderà attuativo l’intero impianto normativo

Patti di collaborazione: pubblicato sul sito www.gov.sm il modello per la sottoscrizione di patti di collaborazione tra cittadini e istituzioni sammarinesi.

Disponibile sulla Home-page del sito www.gov.sm, in "modulistica e segnalazione", sotto la voce "Modulistica Dipartimento Territorio e Ambiente", il modulo per la sottoscrizione di Patti di Collaborazione tra liberi cittadini e istituzioni sammarinesi per la cura, rigenerazione e gestione dei beni comuni, un passaggio che renderà attuativo l’intero impianto normativo promosso dalla Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente della Repubblica di San Marino e approvato dal Congresso di Stato in data 12 luglio.

Compilando opportunamente il modulo e presentandolo alle istituzioni sammarinesi – Segreterie di Stato, Giunte di Castello, Uffici PA - insieme agli allegati richiesti dallo stesso, associazioni, cooperative e gruppi informali di persone potranno così intraprendere forme di cittadinanza attiva, volte alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni urbani. Questa normativa introdurrà anche nella Repubblica di San Marino esperienze di amministrazione condivisa, capaci di fornire risposte concrete ad un ampio numero di istanze provenienti dalla società civile e volte alla valorizzazione del patrimonio pubblico secondo logiche inclusive, capaci di produrre nuove utilità rispondenti ad interessi generali.

Il regolamento prevede differenti livelli di intensità e complessità delle azioni di progetto condiviso, in particolare la cura può essere occasionale oppure costante e continuativa. Attraverso i Patti di Collaborazione i cittadini attivi potranno intervenire con azioni di cura quali: apertura, chiusura e cura piccole manutenzioni di parchi e giardini; Rigenerazione di spazi degradati o abbandonati; Piccoli interventi di pulizia e manutenzione per rendere fruibili spazi degradati; Abbellimento di muri o spazi; Percorsi di sostegno per favorire la crescita di comunità educanti con le scuole, la gestione condivisa di biblioteche e altri servizi pubblici; Riusi temporanei di spazi o edifici pubblici non utilizzati o sotto utilizzati. Stefano Canti (Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente): “Questo modulo completa e rende finalmente attuativo un decreto di stampo innovativo, che andrà a incrementare, in maniera progressiva, il potere delle libere associazioni di cittadini sammarinesi, sulla base del concetto quanto mai moderno che i beni comuni sono un patrimonio di tutti noi”.

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