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Pdcs: "Governo autoreferenziale, ma continuiamo a fare proposte"

20 giu 2018
Pdcs: "Governo autoreferenziale, ma continuiamo a fare proposte"
Il PDCS, anche se il contesto che la maggioranza e il governo continuano ad alimentare è quello dell’autoreferenzialità, insiste nel fare proposte per cercare risposte alle esigenze crescenti che il Paese manifesta.

Senza voler elencare tutti i numerosi provvedimenti ed emendamenti sino ad oggi presentati si pongono in evidenza due interventi recenti.
Nella seduta in corso si è discusso della ratifica del Decreto Legge relativo alla modifica dell’Art. 79 del nuovo testo unico edilizio, approvato da questa maggioranza; articolo che così come formulato ha generato un blocco delle compravendite immobiliari in Repubblica, come si evince dalla risposta del governo all’interpellanza presentata dalla DC.
Il PDCS, dopo un preventivo confronto con gli ordini professionali e i soggetti interessati, fin dal mese di aprile, ha presentato un progetto di legge (Disposizioni Attuative dell’Art.79 della Legge n°140/2017), che il governo e la maggioranza hanno tenuto bloccato fino ad oggi per presentare un proprio provvedimento; progetto, quello del PDCS, che avrebbe fin da subito superato le criticità di questa norma.
Le conseguenze del provvedimento e del ritardo nella sua correzione sono completa responsabilità della maggioranza “Adesso.sm”, e si traducono in un mancato gettito per lo Stato derivante dalle imposte per le compravendite immobiliari, quando nel frattempo alle famiglie sammarinesi, viene richiesto di pagare la patrimoniale per cercare di rimediare ai tanti (come in questo caso) errori del governo per raggiungere un fantomatico pareggio di bilancio.

Altro intervento legislativo depositato è volto ad incentivare lo sviluppo di un settore estremamente interessante, sia da un punto di vista culturale sia da un punto di vista economico, e cioè la “Disciplina della gestione delle opere dell’arte nella Repubblica di San Marino”, settore ad oggi non appositamente regolamentato e disciplinato solo in minima parte da una legge che risale al 1919, e che potrebbe essere elemento di incremento delle presenze in territorio generando maggior indotto e gettito per lo Stato.

Il PDCS dunque prosegue il suo impegno, teso a creare nuove condizioni di crescita del Paese, rifuggendo politiche di austerity e pressione fiscali che possono solo ulteriormente impoverire lo stesso, e conferma il proprio impegno utile a favorire la ripresa economica.

Siamo coscienti che si tratta di aspetti particolari e che non sopperiscono alla mancanza di un progetto complessivo e condiviso che dia stabilità alla situazione economica del nostro Paese rispetto al quale continueremo a portare il nostro contributo sollecitando la responsabilità del governo e della maggioranza.

Comunicato stampa PDCS

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