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PDCS: prima serata Festa dell'Amicizia

17 ago 2019
PDCS: prima serata Festa dell'Amicizia

Inizio molto positivo anche quest’anno per la 46a Festa dell’Amicizia del Partito Democratico Cristiano Sammarinese - che proseguirà fino a domenica 18 agosto – con circa 2.500 persone tra piazza Bertoldi, gli Orti Masi e la Terrazza Ex-Ritrovo di Serravalle.  Fatto il pieno in Piazza Bertoldi con le orchestre Nuova Romagna Folk ed Edmondo Comandini che, insieme ai ballerini di Rimini Dance Company, hanno animato la serata e coinvolto tutti i partecipanti. Sulla terrazza dell’Ex-Ritrovo, con la gente in piedi, si è svolta la prima serata politica sul tema “TRE ANNI DI CONFLITTO POLITICO E SOCIALE SENZA PRECEDENTI: PERCHÉ? COME USCIRNE?” sono intervenuti Cardelli Alessandro (Capogruppo PDCS), Montanari Luca (Segretario Generale CDLS), Tamagnini Giuliano (Segretario Generale CSdL)  Bollini Monica (Presidente OSLA),  Bartolini Andreina (Presidente USC), Sartini Luigi (Presidente USOT). Interpellato dal moderatore David Oddone, Alessandro Cardelli chiarisce che la volontà di mettere al tavolo tutte le Associazioni di Categoria, sindacati e datori di lavoro, è scaturita proprio dal desiderio di porre fine al conflitto senza precedenti creatosi in questi ultimi anni. «Inoltre, bisogna andare al voto il prima possibile – prosegue il Capogruppo DC - e creare una maggioranza che sia in grado di fare le cose. Tenere il Paese “ingessato” non serve a nessuno». Ridare fiducia alla politica, trasmetterla al mondo dell’impresa e a tutto il Paese è fondamentale. «Questo governo – prosegue Cardelli - non riuscirà a fare il bilancio. Il Paese può uscire da questa crisi solo con il dialogo e l’ampia condivisione. Serve un progetto Paese e bisognerà reperire le risorse per realizzarlo. L’ammanco creato dalla assurda gestione della crisi bancaria richiede una soluzione celere, ampia e condivisa. Il passaggio elettorale è inevitabile». Il giovane Consigliere conclude con una disamina delle scelte fatte sulle banche e sul Tribunale, che hanno inginocchiato il sistema. «Serve una pacificazione della politica, dopo tre anni durante i quali si è creata una spaccatura profondissima. Serve una riappacificazione anche nel Tribunale. Per arrivare a questo servono scelte ampiamente condivise. Noi come DC abbiamo fatto sempre delle proposte concrete e realizzabili, che mirassero al bene del Paese, perché non possono essere i singoli gruppi di potere ad orientare le scelte della politica. Mi auguro che, al contrario di quest’anno, durante la prossima Festa dell’Amicizia saremo qui a discutere non sulle cose non fatte da questo Governo ma su quelle fatte nei primi sei mesi di legislatura dal prossimo governo!». Andreina Bartolini Presidente di USC chiarisce che i commercianti hanno sempre chiesto alla politica quale fosse l’idea di Paese per il futuro. «Serve una progettualità – ha dichiarato la Bartolini - altrimenti facciamo interventi spot che non danno risultati. Noi chiediamo un tavolo di lavoro con tempi di verifica degli interventi da fare. Per anni ci siamo occupati del sistema bancario, che ha certamente una grande importanza per il Paese, ma abbiamo lasciato indietro commercio, turismo e altre parti dell’economia reale». Per il Presidente di USC, è necessario che la politica torni a dialogare con le Categorie sociali per poter comprendere e rispondere adeguatamente alle vere istanze degli operatori dei vari settori e del Paese. Chiamata dal moderatore ad una considerazione sul rapporto con l’UE e l’iter dell’Accordo, la Bartolini ha affermato che i commercianti sono abituati alla concorrenza, a differenza di altre categorie economiche più protette, ma che servono strumenti per essere competitivi. «Noi adesso ci confrontiamo con il mondo, attraverso il web. Come facciamo ad essere competitivi? L’Accordo con L’UE deve essere tutelante anche da questo punto di vista. Riguardo al contenuto dell’Accordo, tuttavia, pur essendo stati chiamati ad un paio di incontri su questo tema, non ci è stato detto cosa dovremo accettare e cosa perderemo». Giuliano Tamagnini di CSdL esordisce nettamente dicendo che il Paese è in grande difficoltà economica, politica e istituzionale e che, malgrado il sindacato abbia dato la propria disponibilità a mettersi a ragionare con tutti, questo governo ha scelto di fare tutto da solo senza ascoltare nessuno, mettendo in difficoltà tutto i Paese. «C’era bisogno di arrivare a questo? Secondo me no. Ci sono forze di maggioranza che oggi dicono che l’azione del Governo ha allontanato il Governo stesso dal Paese. I problemi si sono aggravati. Secondo me questo governo non ce la fa. Ma non da oggi da almeno un anno e mezzo». Per Tamagnini serve “fare pace”, dare vita ad un nuovo governo di largo respiro democratico, perché nessuna maggioranza risicata riuscirà a portare il Paese fuori alle sue difficoltà. «Riappacificazione – continua il Segretario CSdL - non vuol dire, però, mettere una pietra tombale sul passato e non dare seguito alle responsabilità civili e penali. Il disfacimento della situazione bancaria non è stata fatta a caso. Lì ci sono responsabilità civili e penali, dei banchieri e dei politici, e i cittadini che dovranno metterci i soldi hanno il diritto di sapere chi sono responsabili». Riguardo alla riforma del mercato del lavoro, che ha liberalizzato le assunzioni con grave danno per i sammarinesi, viene ribadito che, sebbene non abbia dato i risultati sperati, non è stato fatto ancora niente per modificare l’errore. Tamagnini ha parole molto forti anche sulla situazione della giustizia: «Noi abbiamo avuto la sensazione che, in questa legislatura, la politica si sia “toccata” con la magistratura e questo abbia messo in discussione sia il ruolo della politica che quello della magistratura. La magistratura non deve più essere contattata dalla politica. Dobbiamo avere la certezza che i processi in atto si chiudano e la magistratura deve dare le risposte sulle responsabilità». «Nel progetto per il turismo fatto da questo governo – esordisce Luigi Sartini Presidente USOT- c’è di tutto tranne che il bene del Paese. C’è il bene della singola persona o del singolo gruppo. Serve mettere un paletto e ripartire con un’idea comune. A livello turistico non abbiamo un’identità. Viviamo di un turismo “meteopatico” e non abbiamo un turismo culturale o sportivo. Vengono fatte iniziative bonsai, ma senza un’idea. In questo momento, San Marino è come una Ferrari con il motore di un Ape». Rispetto alla richiesta di altri sacrifici da fare, Sartini dichiara che si potranno fare solo se ci sarà un obiettivo comune e regole che valgano per tutti. «Io mi aspetto che si facciano delle scelte mirate, rispetto a dove si vuole andare. Se un Segretario di Stato dice che investire sulla cultura non funziona, “siamo alla frutta”. Il Piano Strategico per il Turismo, che era stato approvato, è scomparso. Bisogna ripartire da lì». Rispetto alla riforma del mercato del lavoro, il Presidente USOT afferma che sul nostro territorio non si trovano tutte le persone che servono per coprire le esigenze delle imprese e conclude dicendo che serve una rieducazione al lavoro e un chiaro percorso di formazione a finalità turistica. Prendendo la parola, Monica Bollini Presidente OSLA dichiara che occorre fare tesoro degli errori del passato per non ripeterli in futuro. «San Marino, in passato quando c’erano le risorse finanziarie, si è comportato come la cicala e non come la formica, non investendole per far crescere l’economia ma disperdendole nella spesa corrente. Si deve ripartire, agendo nell’interesse delle nuove generazioni, ma la prima cosa da fare è reperire le risorse: in primis attraverso la riduzione della spesa pubblica. Abbiamo, infatti, un bilancio pubblico non più sostenibile». Condivide il pensiero che serva una coesione politica più ampia per realizzare le importanti riforme che non possono più attendere, ritenendo che molto probabilmente l’azione politica dell’attuale maggioranza possa ritenersi conclusa. Riguardo all’impegno di OSLA che rappresenta le piccole medie imprese, la Presidente chiede che non solo vengano attuate misure per l’attrazione di nuovi investitori ma anche per mantenere le attività esistenti, dal momento che vi sono diversi Paesi, in cui investire, molto più concorrenziali di San Marino. «Non è pensabile – continua la Bollini- che arrivino investimenti nel nostro Paese con questa situazione. Con le dovute differenze, credo che la nostra situazione attuale sia simile a quella del dopoguerra. Va tutto ricostruito. Ma la mentalità di oggi è diversa da quella di allora dove c’era grande disponibilità ad impegnarsi per ricostruire, mentre oggi veniamo da un trentennio di estremo benessere che ha offuscato il concetto dell’impegno e del sacrificio nel lavoro per ottenere i risultati». Il differenziale fiscale, secondo la Bollini non è più, da solo, elemento di interesse per potenziali investitori; chi investe guarda alla tenuta del sistema paese nel suo complesso. «Chi viene ad investire – conclude - guarda al bilancio pubblico, al sistema bancario, alla burocrazia, al mercato del lavoro e agli incentivi previsti, nonché ovviamente alla certezza del diritto. Il bilancio pubblico si è impegnato in maniera abnorme per la risoluzione delle crisi bancarie per i prossimi 10-15 anni. Rispetto ad un eventuale prestito internazionale, se non diamo garanzie per la sua restituzione, non troveremo alcun ente privato o istituzionale disposto ad erogarlo. Inoltre, chi finanzia risorse vuole capire dove vengano investite con un progetto di politica economica ben definito. Non possiamo raccontare le favole». Anche Luca Montanari di CDLS esordisce senza mezzi termini: «Anch’io penso che questa esperienza politica sia finita. Sarà difficilissimo affrontare la prossima legge di bilancio se non si crea un’unità d’intenti e di obiettivi. Questo Governo è arrivato al capolinea perché ha iniziato male e ha proseguito malissimo». Secondo Montanari il governo ha provato proporre una politica di austerity che però è stata bloccata dalle Organizzazioni Sindacali, che al contrario, avevano richiesto di ripartire da un’equità fiscale più marcata perché creare disuguaglianze non aiuta a dialogare. Il Segretario di CDLS ricorda, ancora, come nella scorsa legge di bilancio il Governo avesse tagliato alcune decine di milioni di euro, che spettavano ai fondi pensione, senza alcun confronto serio e condiviso. «Bisogna ridare fiducia al Paese e ripartire con le soluzioni concrete per il sistema bancario, perché se non c’è accesso al credito si blocca tutto. Credo servirà farsi aiutare dall’esterno, ma il progetto deve essere fatto insieme. Occorre alzare il livello di confronto politico e dare un taglio netto con il recente passato per aprire un nuovo capitolo. Dobbiamo lavorare tutti insieme, perché così non ce la possiamo più fare». Il video integrale della serata è sulla pagina facebook del PDCS, e sul sito www.pdcs.sm troverete anche tutte le immagini della serata di ieri nella gallery. Questa sera, sabato 17 agosto, sempre alle 21.00, l’attenzione si sposterà sul tema: “TRA POPULISMI E SOVRANISMI, È ANCORA POSSIBILE UNA POLITICA CHE ABBIA AL CENTRO LA PERSONA E IL BENE COMUNE?”. Interverranno: On. Mario Mauro (Presidente del Centro Studi Meseuro per l’Europa del Mediterraneo, già Ministro della Difesa nel Governo italiano e Vice-Presidente del Parlamento europeo) Beccari Luca (Presidente PDCS), Morganti Giuseppe Maria, (Capogruppo SSD), Ciavatta Roberto (Consigliere Movimento Civico Rete MD), Ciacci Matteo, (Capogruppo Movimento Civico 10), Giovagnoli Gerardo (Rappresentante PSD/PS). In Piazza Bertoldi, animeranno la serata le orchestre di David Pacini e Claudio Nanni insieme ai ballerini di Mirco e Sandra. Agli Orti Masi, invece, il Live Festival proporrà musica per i più giovani con le band Martina Gaetano, The Penguins, Naufraghi, Rowan Park, e serata Rock con Muse Italian Connection. Domani sera, Domenica 18 agosto, alle 20.30, in piazza Bertoldi, il Segretario Politico del PDCS Gian Carlo Venturini, proporrà la propria sintesi politica a tutti gli amici della Festa. Sempre domani sera, in Piazza Bertoldi sarà presente l’orchestra di Daniele Tarantino, assieme alla scuola di ballo Indanza, mentre agli orti Masi, per i più giovani, la musica delle band Electric Church, 60’ Special, Dreaming the Night e serata tributo ai ColdPlay con Playcold. Inoltre, a conclusione della Festa ci sarà l’estrazione della Lotteria dell’Amicizia che, quest’anno, mette in palio 3.500 € e numerosi altri premi.  Per maggiori informazioni su tutto il programma della festa potete consultare: il sito del PDCS www.pdcs.sm la pagina Facebook del PDCS: www.facebook.com/PDCS.SanMarino

Comunicato stampa
PDCS


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