Si rimane perplessi, leggendo la relazione relativa all’anno 2016 del Presidente di ABS Biagio Bossone, quando a fronte di tutto il percorso proposto dall’Associazione Bancaria Sammarinese per contribuire alla buona riuscita dell’Asset Quality Rewiev e dello studio di una soluzione per i crediti non performanti da condividere, si deve constatare che Banca Centrale, l’istituzione deputata al controllo del sistema bancario, ha finora rifiutato ogni ipotesi di interlocuzione.
Si rimane stupiti anche di fronte a situazioni come quella che sta interessando Asset Banca, per la quale è stato stabilito un commissariamento senza alcun confronto con gli organismi direttivi, e senza alcuna comunicazione – o denuncia - riguardante le reali criticità presenti e i rischi sistemici, sulla base dei quali sarebbe stata intrapresa una decisione così forte e gravosa per quell’istituto bancario, i correntisti e i suoi dipendenti.
Si raggiunge il culmine dello sconcerto quando, a fronte della pubblica disponibilità da parte dei soci di ricapitalizzare la banca con proprie risorse private, Banca Centrale rifiuta nuovamente il confronto, salvo poi venire a sapere dai sindacati la decisione di far assorbire Asset da Cassa di Risparmio con la prospettiva inevitabile di un indebitamento dello Stato e quindi di tutti i sammarinesi.
Tutto questo dopo che la stessa Banca Centrale, ad opera del Governo ha fatto sostituire in tutta fretta il CdA di Cassa di Risparmio, per rimettere in discussione le scelte fatte dal 2009 con ampi margini di condivisione, pregiudicando gli equilibri economici della stessa banca e dello Stato, e senza tutti i crismi della legalità.
A fronte di tutto ciò, la Democrazia Cristiana continua a domandarsi, e stimola la cittadinanza a farsi domande, sul perché tutti questi atti calati dall’alto come una mannaia si stiano susseguendo senza uno “straccio di pezzo di carta” che ne giustifichi le ragioni pubblicamente.
E’ facile dedurre da tutto ciò che BCSM ritenga gli organi di gestione delle nostre banche inadeguati - e con essi anche la stessa Associazione Bancaria Sammarinese con la quale non ha accettato alcun confronto – e che, per questo, sollevi perplessità sull’operato dell’intero sistema bancario. Tuttavia, non si possono fare accuse senza darvi sostanza.
Le accuse vanno dimostrate e circostanziate altrimenti si creano narrazioni da bar piuttosto che riportare fatti reali. Tutte le accuse arrivate fino ad ora dal Governo e da Banca Centrale non sono mai state motivate e giustificate, e non c’è stato alcun contraddittorio con i soggetti interessati.
Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese continua a sollecitare coloro che in questa maggioranza hanno sempre, e coerentemente, promesso condivisione delle proprie scelte, a partire da una novità del metodo, a riaffermare quella coerenza - venuta a meno anche nell’ultima sessione consiliare – quando, anche sulla importantissima questione del debito, è stata bocciata la nostra richiesta di coinvolgere responsabilmente anche le opposizioni.
Ci stupisce, infatti, che il “governo del cambiamento” abbia fortemente sostenuto la maggioranza dei 2/3 in Consiglio per vendere i frustoli ma si sia tenuto le mani libere su uno strumento importante come quello del debito, che può avere ripercussioni importanti su tutta la collettività ed il Paese.
Noi andremo avanti nella nostra opera di denuncia delle evidenti anomalie ed incongruenze che continuiamo a rilevare e, nel contempo, non verremo a meno alla nostra azione propositiva e di dialogo
comunicato stampa
L’Ufficio Stampa del PDCS
Si rimane stupiti anche di fronte a situazioni come quella che sta interessando Asset Banca, per la quale è stato stabilito un commissariamento senza alcun confronto con gli organismi direttivi, e senza alcuna comunicazione – o denuncia - riguardante le reali criticità presenti e i rischi sistemici, sulla base dei quali sarebbe stata intrapresa una decisione così forte e gravosa per quell’istituto bancario, i correntisti e i suoi dipendenti.
Si raggiunge il culmine dello sconcerto quando, a fronte della pubblica disponibilità da parte dei soci di ricapitalizzare la banca con proprie risorse private, Banca Centrale rifiuta nuovamente il confronto, salvo poi venire a sapere dai sindacati la decisione di far assorbire Asset da Cassa di Risparmio con la prospettiva inevitabile di un indebitamento dello Stato e quindi di tutti i sammarinesi.
Tutto questo dopo che la stessa Banca Centrale, ad opera del Governo ha fatto sostituire in tutta fretta il CdA di Cassa di Risparmio, per rimettere in discussione le scelte fatte dal 2009 con ampi margini di condivisione, pregiudicando gli equilibri economici della stessa banca e dello Stato, e senza tutti i crismi della legalità.
A fronte di tutto ciò, la Democrazia Cristiana continua a domandarsi, e stimola la cittadinanza a farsi domande, sul perché tutti questi atti calati dall’alto come una mannaia si stiano susseguendo senza uno “straccio di pezzo di carta” che ne giustifichi le ragioni pubblicamente.
E’ facile dedurre da tutto ciò che BCSM ritenga gli organi di gestione delle nostre banche inadeguati - e con essi anche la stessa Associazione Bancaria Sammarinese con la quale non ha accettato alcun confronto – e che, per questo, sollevi perplessità sull’operato dell’intero sistema bancario. Tuttavia, non si possono fare accuse senza darvi sostanza.
Le accuse vanno dimostrate e circostanziate altrimenti si creano narrazioni da bar piuttosto che riportare fatti reali. Tutte le accuse arrivate fino ad ora dal Governo e da Banca Centrale non sono mai state motivate e giustificate, e non c’è stato alcun contraddittorio con i soggetti interessati.
Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese continua a sollecitare coloro che in questa maggioranza hanno sempre, e coerentemente, promesso condivisione delle proprie scelte, a partire da una novità del metodo, a riaffermare quella coerenza - venuta a meno anche nell’ultima sessione consiliare – quando, anche sulla importantissima questione del debito, è stata bocciata la nostra richiesta di coinvolgere responsabilmente anche le opposizioni.
Ci stupisce, infatti, che il “governo del cambiamento” abbia fortemente sostenuto la maggioranza dei 2/3 in Consiglio per vendere i frustoli ma si sia tenuto le mani libere su uno strumento importante come quello del debito, che può avere ripercussioni importanti su tutta la collettività ed il Paese.
Noi andremo avanti nella nostra opera di denuncia delle evidenti anomalie ed incongruenze che continuiamo a rilevare e, nel contempo, non verremo a meno alla nostra azione propositiva e di dialogo
comunicato stampa
L’Ufficio Stampa del PDCS
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