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“Pensiamoci prima… le buone pratiche per la gravidanza e i primi anni di vita”

19 set 2017
“Pensiamoci prima… le buone pratiche per la gravidanza e i primi anni di vita”
La letteratura pediatrica internazionale è concorde nell’affermare che una particolare attenzione alla salute prima del concepimento, durante la gravidanza e nei primi anni di vita è indispensabile per lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale del bambino, per la salute di tutta la vita e per riuscire a svolgere appieno le funzioni genitoriali.

Nasce da questo presupposto l’iniziativa di prevenzione e promozione della salute “Pensiamoci Prima… Le buone pratiche per la gravidanza e i primi anni di vita” promossa nella mattinata di sabato 23 settembre dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e dall’Azienda USL della Romagna, con il patrocinio del Comune di Cesena.
Nella piazza Giovanni Paolo II antistante il Duomo, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, saranno allestiste sei “postazioni informative” con la presenza di Pediatri, Ostetriche, operatori della Pediatria di Comunità, del Consultorio Familiare, del Dipartimento di Sanità Pubblica insieme ad esperti di Enti, Istituzioni e Associazioni del territorio, che saranno a disposizioni per fornire informazioni, distribuire materiale informativo e dare preziosi consigli sugli aspetti legati alla gravidanza, all’allattamento al seno, al divezzo, alle vaccinazioni e su tutte le altre pratiche di promozione e prevenzione comprese anche nel Progetto Ministeriale “Genitori Più”, quali la prevenzione con l’acido folico, l’esclusione di alcol, la protezione dal fumo di sigaretta, la posizione del bambino nel sonno, la protezione in auto, la sicurezza domestica, la lettura precoce con il progetto “Nati per leggere”, a cui nel tempo si sono aggiunti anche la musica e le competenze numeriche.
Si tratta di azioni di dimostrata efficacia, già da tempo adottate dai professionisti che si occupano della salute materno infantile, che possono essere attuate per prevenire malattie, incidenti, obesità, infezioni, ma anche difficoltà cognitive e relazionali e che sono in grado di agire positivamente su molti indicatori di qualità della vita in quanto “determinanti di salute”.

Ecco, dunque, le buone pratiche per la gravidanza e i primi anni di vita

Gravidanza più. La cura della salute del neonato e della sua mamma inizia già prima del concepimento, grazie a semplici scelte e attenzioni in grado di creare un ambiente ideale per entrambi. La prima azione raccomandata è l’assunzione, almeno da un mese prima del concepimento e durante i primi tre mesi della gravidanza, di acido folico, una vitamina di grande aiuto per prevenire malformazioni nel bambino. Un’altra buona regola è l’astensione dalla sigaretta: è ben noto che non fumare sia prima che durante la gravidanza permette di evitare il basso peso neonatale, la prematurità,la presentazione podalica e soprattutto diminuire la mortalità perinatale; anche successivamente è importante difendere il proprio bambino dal fumo passivo, proibendo che si fumi nella stanza in cui si trova. E’ inoltre importante non bere bevande alcoliche: l’alcol può indurre lo sviluppo anomalo di tessuti e di organi del bambino sin dal concepimento e per tutto il periodo della gravidanza producendo anche un’azione tossica durante l’allattamento. Anche durante la gravidanza, se non ci sono controindicazioni specifiche, muoversi e praticare attività fisica apporta importanti benefici, ed è importante anche per evitare un eccessivo incremento del peso corporeo, che può portare a complicanze di tipo ostetriche. Un’attenzione maggiore è richiesta alla donna nell’ultima fase della gravidanza, quando muoversi con agilità può diventare faticoso. In questo periodo è consigliabile effettuare camminate e passeggiate.
Da ultimo, ma non certo per importanza, il Ministero della Salute raccomanda la somministrazione del vaccino contro l’influenza da effettuarsi prima dell’epidemia invernale (per le donne gravide sane è indicata nel secondo/terzo trimestre, mentre per le donne gravide con patologie a rischio è sempre indicata) e contro la pertosse in qualunque stagione dell’anno (raccomandato durante il terzo trimestre per trasferire al massimo gli anticorpi materni al bambino).
Nel corso della mattina pediatri, ostetriche, ginecologhe e operatori sanitari saranno a disposizione per fornire informazioni e dare consigli utili.

Il latte materno e il cibo di famiglia.
Altamente raccomandato, quando possibile, è l’allattamento al seno, un gesto naturale che assicura al bambino l’alimento più completo nei sei mesi di vita. Anche nei mesi successivi il latte materno è in grado di proteggere il bambino da molte malattie come le infezioni gastrointestinali, le infezioni delle prime vie respiratorie e l’obesità.
Tra i cinque e i sei mesi inizia l’introduzione di altri alimenti complementari al latte materno: le prime esperienze con il cibo solido, se adeguatamente orientate sul piano relazionale e nutrizionale, agiscono da imprinting virtuoso condizionando favorevolmente le abitudini alimentari anche a lungo termine, con importanti riflessi in termini di tutela e promozione della salute psicofisica. Non solo. L’alimentazione complementare rappresenta anche una straordinaria occasione per rivalutare le abitudini alimentari familiari ed apportare, se necessario, cambiamenti salutari per se stessi e per i piccoli.
Durante l’iniziativa saranno a disposizione ostetriche, pediatri, dietiste. Sarà inoltre presente un cuoco che effettuerà delle dimostrazioni sulla preparazione di alimenti.

Nati per leggere, per la musica e per .. contare.
A crescere bene si può cominciare da subito con azioni piacevoli, come quella di leggere al proprio bambino e “con” il proprio bambino, ascoltare la musica e cantare, giocare con i numeri: sono tutte azioni preziose che favorscono lo sviluppo cognitivo del bambino e rafforzano al contempo il legame affettivo.
Operatori della Pediatria di Comunità insieme al Gruppo di volontari del Centro per le Famiglie di Cesena leggeranno letture ad alta voce per grandi e piccini. Ci sarà anche un piacevole intrattenimento musicale


Vaccinarsi conviene
Le vaccinazioni hanno contribuito a eradicare dal pianeta gravi malattie infettive come il vaiolo, o a ridurne drasticamente la diffusione, come nel caso di poliomielite, tetano e difterite. Solo quando una malattia è scomparsa dall’intero pianeta è possibile sospendere le vaccinazioni; se invece la malattia, anche se meno frequente, si manifesta ancora, sarebbe estremamente rischioso smettere di vaccinare, perché la malattia potrebbe riemergere e diffondersi tra la popolazione. Il principio su cui si basa la vaccinazione è stimolare la produzione da parte dell’organismo, simulando la naturale risposta del nostro sistema immunitario, di specifiche difese verso virus e batteri, utilizzando nella maggior parte dei casi piccole proteine o piccolissime parti di essi o delle loro tossine rese innocue, oppure, raramente, utilizzando i virus stessi, resi debolissimi e pertanto non pericolosi. In questo modo l’individuo vaccinato che viene in contatto con i veri germi, vivi e pericolosi, è già in grado di difendersi e non manifesta la malattia, o la manifesta in forma lieve.I vaccini sono vantaggiosi anche per la collettività perché nella maggior parte dei casi i vaccinati non si ammalano né possono trasmettere le malattie. I non vaccinati, invece, possono trasmettere le malattie nella fase di incubazione, oppure come portatori sani. Vaccinando un’alta percentuale di individui vengono indirettamente protetti anche i neonati, prima di essere vaccinati, per i quali le malattie sono particolarmente pericolose, i soggetti affetti da malattie per le quali le vaccinazioni sono inefficaci o inopportune e le donne in gravidanza, che possono ricevere solo alcune vaccinazioni. Questo meccanismo, detto immunità di gregge, porta a una fortissima riduzione dei casi o addirittura alla scomparsa della malattia.
Gli operatori della Pediatria di Comunità e del Dipartimento di Sanità Pubblica saranno a disposizione per rispondere a domande e fornire informazioni sulle vaccinazioni anche alla luce delle disposizione contenute nel nuovo Decreto Vaccini.

Una casa sicura
La casa è ritenuta il luogo sicuro per eccellenza, eppure gli infortuni domestici costituiscono un serio problema di sanità pubblica: è molto frequente che i bambini ne rimangano vittima, spesso con conseguenze anche gravi. L’ambiente domestico racchiude infatti pericoli in agguato, che per abitudine o superficialità si è portati a sottovalutare.
Operatori sanitari dell’Ausl forniranno importanti consigli su come adottare precauzioni per ridurre i fattori di rischio, a partire dal corretto posizionamento del neonato nel lettino.

Allacciali alla vita
Un bambino “allacciato” al seggiolino in auto ha il 90% in meno di probabilità di subire lesioni gravi o mortali in un incidente automobilistico rispetto ad un bambino non adeguatamente trasportato. Eppure c’è ancora chi fa salire i bimbi in macchina senza collocarli in seggiolini idonei alla loro età, o addirittura tenendoli in braccio, non avendo consapevolezza che, in caso di impatto, in base alle leggi della fisica un corpo aumenta considerevolmente il proprio peso, quindi l’urto con qualsiasi superficie all’interno della macchina ha conseguenze devastanti.
Operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl insieme agli agenti della Polizia Stradale e ai Vigili Urbani effettueranno dimostrazioni pratiche sull’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione da adottare in auto e forniranno informazioni sui progetti sulla sicurezza stradale attivi sul territorio, come ad esempio il progetto “Piedibus” promosso dal Comune di Cesena dal 2009 con l'obiettivo di sviluppare percorsi di mobilità ciclo-pedonali sicuri da e verso le scuole, diffondendo al contempo stili di vita legati a scelte di mobilità alternativa.

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