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Pesaro: Coro Jubilate di Candelara il 31 marzo nella Chiesa dell'Annunziata

7 mar 2016
Pesaro: Coro Jubilate di Candelara il 31 marzo nella Chiesa dell'Annunziata
Intensa attività del Coro Jubilate di Candelara, che dopo Amoeni loci, organizza da quest'anno anche Musicae Sacri Loci 2016, riflessioni musicali per la settimana santa e il tempo di Pasqua. Enti organizzatori Amat, Comune di Pesaro eCoro Jubilate. Domenica 20 marzo alle ore 17,00 nella chiesa della Santissima Annunziata si terrà un concerto dal titolo LA VOCE DELL'UOMO - Voce di uno che grida nel deserto. Il programma musicale comprende la Troisième Suite di Jean-Henry D'Anglebert (1635-1691) e di Marin Marais (1656-1691) i seguenti brani musicali: Le Labyrinthe, Le voix humaine; Le Tableau de l'Operation de la Taille e Follies de'Espagne. Solisti Fabrizio Lepri viola da gamba e Willem Peerik clavicembalo.Venerdì 25 marzo alle 21,00 nella chiesa della santissima Annunziata LA VOCE DI DIO - Lamentazioni del Profeta Geremia . Solisti Alida Oliva soprano, Angelo Bonazzoli, sopranista, Fabrizio Lepri viola da gamba e Willem Peerik clavicembalo. Il programma prevede di Francois Couperin (1668-1733) - Lecon de Ténèbres. Il pianto di Gerusalemme in rovina e in lutto. L'interrogativo iniziale "Come?'' ci introduce in un poema in un poema corale che sale come un respiro di dolore da tutta la nazione ebraica esule. La tradizione attribuisce le Lamentazioni di Geremia,spettatore della rovina di Gerusalemme, anche se probabilmente sono di autori ignoti. Le suppliche contenute nel libretto di Couperain sono cinque e la loro intensità non è raffreddata dall'erudizione che sfoggiano in più di un punto e dallo schema piuttosto rigido che hanno adottato le prime quattro. Si tratta dell'acrostico alfabeto: ogni strofa delle singole lamentazioni comincia con parole , come la commossa rappresentazione poetica della desolazione della città di Dio, scandita da un ritornello ripetuto per cinque volte: "Nessuno la consola''. L'impressione globale è monocorde, sembra quasi di ascoltare un lamento orientale uniforme i cui cerchi sonori si richiudono sempre su stessi. Le lamentazioni sono ancora oggi usate nella liturgia sinagogale e parzialmente in quella cristiana della settimana santa. Soppratutto nelle Celebrazioni delle Tenebre del rito tridentino, il testo veniva usato nella prima celebrazione delle Lodi di ogni giorno. Da questa tradizione è nata una lunga serie di composizioni con il testo delle Lamentazioni a partire dal Medioevo, attraverso il Rinascimento, famose quelle di Thomas Crecquillon, Orlando di Lasso e Thomas Tallis, per arrivare al periodo Barocco dove soprattutto in Francia alla corte di >Luigi XVI trovano il loro punto cardine nelle Lecon de Tenèbres di Francois COUPERIN "Le Grand''. Le Lecon di Couperin sono caratterizzati da una linea melodica melismatica e molto espressiva che evidenzia fedelmente le intenzioni poetiche del testo di Geremia. La Liturgia delle Lodi delle Celebrazioni delle Tenebre era un rito molto suggestivo. Venivano eseguiti nell'oscurità della sera del giorno precedente, pertanto di mercoledì sera, sia nella cappella che nelle sale del palazzo reale. Durante la celebrazione si usava un candelabro triangolare con tredici candele e dopo ogni salmo veniva spenta una candela,come gli apostoli che uno dopo l'altro abbandonavano Gesù. Alla fine rimaneva soltanto la candela in cima del triangolo acceso come Gesù abbandpnato prima di salire sulla croce.
Terzo appuntamento il 31 marzo ore 21,00 con il Coro Jubilate di Candelara alla chiesa della Santissima Annunziata sul tema LA VOCE DI MRIA - Maria nella risurrezione del Signore.

Paolo Montanari

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