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Polo del lusso, Augusto Casali: "Un semplice centro commerciale"

4 ago 2015
Augusto Casali
Augusto Casali
Dopo tante chiacchiere finalmente si è avuta la possibilità di visionare la Convenzione tra l'Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino, Borletti Group SAM e DEA Real Estate Advisor S.r.l., e il quadro è risultato chiarissimo.
In pratica il roboante "Polo del Lusso" è divenuto un semplice centro commerciale, come ce ne sono e ce ne sono stati tanti che hanno chiuso i battenti. Per di più, leggendo la Convenzione, si apprende che il centro commerciale è finalizzato prevalentemente alla commercializzazione di marchi così detti Luxory ma non esclusivamente, anche se non viene specificato cos'altro verrà commercialmente trattato e in quale misura.
E viene specificato che per brand Luxury si intendono brand equivalenti a marchi che vengono commecializzati in alcuni outlet dei quali viene allegato un elenco. Quindi su quali saranno i marchi effettivamente commercializzati e quali siano quelli che hanno manifestato eventuale disponibilità esiste l'incertezza più assoluta
Questo in via prelimire e per dire che l'iniziativa tanto cara al Governo Sammarinese, che dovrebbe risollevare le sorti dell'economia del nostro Paese, all'atto pratico, già in sede di convenzione, ha subito una bella ridimensionata rispetto alla propaganda che l'aveva preceduta.
Entrando poi nel merito della convenzione saltano agli occhi tutti gli impegni a cui dovrà sottostare lo Stato di San Marino e gli enormi benefici riservati ai promotori dell'iniziativa attraverso l'utilizzo elastico estensivo , ed in alcuni casi la modifica, della legislazione e della decretazione in materia di IGR, di Credito Agevolato e di Commercio. In pratica investitori che agiscono grazie al credito agevolato erogato da San Marino,; esenzione totale per almeno 8 anni di entrate IGR; imposte di registro abbattute almeno della metà rispetto a quelle normamente previste per qualsiasi altro operatore economico; nessun introito per oneri di concessione riservati allo Stato Sammarinese; opere di bonifica dell'area interessata al progetto e relativa viabilità a carico dello Stato.
Per contro, quando andiamo a vedere gli "impegni dei promotori" non si trova praticamente nulla, neppure dal punto di vista occupazionale. Infatti nella convenzione, all'art. 9, alla voce assunzione di personale, si legge testualmente: "I Promotori stimano..." complessivamente circa 200 dipendenti. E' evidente anche al più sprovveduto che il verbo "stimano" e la parola "circa" non costituiscono alcun impegno concreto, vero e serio in termini occupazionali e questo è davvero incredibile che sia stato accettato da chi dovrebbe rappresentare gli interessi di San Marino.
Al fine poi di dare il contentino ai poveri commercianti del centro storico si obbligano le Società che saranno costituite a promuovere, oltre al centro commerciale, anche il centro storico della Repubblica di San Marino, quale parte del patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO, bla, bla, bla. In che modo concreto debbano svolgere tale impegnativo compito è lasciato all'immaginazione di ognuno. Una presa in giro colossale!
Tralascio altri particolari per non annoiare, ma quel che ho detto è sufficente per affermare che, a mio avviso, in questa operazione non c'è nulla di positivo per il nostro Paese. Tutti gli impegni a carico dello stato; tutti i vantaggi a favore dei privati coinvolti in questa operazione, che tra l'altro non farà rifiorire l'economia sammarinese.
Questa convenzione mi fa tornare alla mente altri contratti strani stipulati in passato, come quello del parcheggione di Città in cui si sono svenduti tutti i parcheggi di San Marino; come quello dell'albergone di Murata, mai nato ma utile a fare surrettiziamente entrare il businness giochi a San Marino che, ricordo, in Consiglio Grande e Generale ha trovato l'appoggio smaccato di diversi avvocati difensori; come quello della gestione del Palazzo dei Congressi a società di privati dopo aver speso miliardie miliardi di vecchie Lire per il suo restauro.
In tutti questi casi lo stato di San Marino era palesemente soccombente e quando ciò accade è evidente che non si tutelano gli interessi della collettività ma più verosimilmente si privilegiano interessi particolari.
Ecco perchè mi schiero con coloro i quali si battono contro il "Polo del Lusso" e mi auguro che la battaglia democratica continui decisa e coraggiosa anche dopo l'approvazione consiliare che ormai, visti i tanti vedovi di Governo, mi pare sia inevitabile, anche contro ogni buon senso.

Comunicato stampa
Augusto Casali

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