Posta imbustata nella plastica, Giunta di Chiesanuova: “Non è più accettabile”
Ci permettiamo pertanto di far notare una evidente stortura, non più sostenibile a livello ambientale: facciamo riferimento all'arrivo, pressoché quotidiano nelle case sammarinesi, di una montagna di pubblicità cartacea ottimamente imbustata in pellicole di plastica. Pur capendo le esigenze logistiche dell'Ente Poste - per il quale è assai più comodo distribuire il materiale pubblicitario attraverso questa metodologia -, non riteniamo più accettabile l'utilizzo di derivanti del petrolio per promuovere prodotti, attività ed eventi.
Si tratta di un materiale per la cui produzione, nonostante nasca già come rifiuto, è necessaria tanta energia, con relativa emissione in atmosfera di CO2, principale causa antropogenica del riscaldamento globale. Va inoltre sottolineato che la scelta d'imbustare la posta (pubblicitaria e non) disincentiva la raccolta differenziata da parte del destinatario che spesso - con nessun senso civico - la getta tal quale nella spazzatura indifferenziata. Così facendo si produce, di fatto, un doppio rifiuto.
Infine riteniamo che una Società per Azioni interamente partecipata dallo Stato - attualmente in disavanzo di 470mila euro, come da bilancio di previsione - debba fare tutto il possibile per ridurre al minimo la sovrapproduzione di materiali di scarto. Si è infatti arrivato al paradosso che il portalettere arriva con l'auto ecologica per distribuire rifiuti.
CS Giunta di Castello di Chiesanuova