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Poste SPA, una settimana di astensione dal normale orario di lavoro

9 mag 2019
Poste SPA, una settimana di astensione dal normale orario di lavoro

Le Federazioni Pubblico Impiego, le Federazioni Servizi e la CSU, unitamente ai dipendenti delle Poste SPA di San Marino, proclamano una settimana di astensione dal normale orario di lavoro, da lunedì 13 a venerdì 17 compreso. In sostanza, i dipendenti del settore poste si asterranno dal lavoro ogni giorno per 3/4 ore non continuative. Tale misura è stata presa dopo l’emanazione unilaterale da parte del Governo del Decreto n. 60/2019 che inserisce all’interno delle Poste il Contratto privato dei Servizi, a cui sono stati obbligati ad aderire i precari e i futuri assunti. Non ha dato esito positivo la richiesta della CSU di non emanare tale Decreto e di trovare una soluzione, e nemmeno gli ultimi incontri con la Direzione di Poste SPA hanno prodotto dei risultati. È inaccettabile la situazione di fatto che prevede per mansioni identiche due contratti con condizioni economiche e normative profondamente diverse! Inoltre varie richieste formali delle OO.SS sono rimaste senza risposta riguardo a molti aspetti del servizio, nonché le condizioni dei lavoratori. In merito alla riorganizzazione delle zone postali, la Direzione ha risposto, in sostanza, che essendo questo servizio diventato una SPA, per le Poste non era necessario nessun confronto o accordo. È proprio questo uno dei punti essenziali, che conferma quello che le Federazioni Pubblico Impiego, le Federazioni Servizi e la CSU hanno sempre pensato e affermato rispetto alla operazione Poste SPA, Società per Azioni con unico azionista lo Stato, e cioè che servisse solo per indebolire il fronte dei diritti dei lavoratori, e così è stato. Di tutte le motivazioni che la Direzione e la politica si sono inventate a legittimazione di questa operazione, poco o nulla è andato in porto, come ad esempio creare servizi finanziari, che poi era il principale obiettivo; tale progetto è infatti totalmente fallito. Come potere allora giustificare il mantenimento in vita di questo brillante esperimento che, tra le altre cose, per vivere ha bisogno di un CDA con i relativi costi? La risposta è riducendo le spese a scapito dei salari per il personale, tagliando le zone postali in barba alla celerità di consegna, cambiando e riducendo gli orari di apertura degli uffici senza accordi sindacali. Altra grande operazione che servirà da maquillage del bilancio di Poste SPA, sarà il passaggio dell’Ufficio Filatelico sotto le sue ali protettrici. Facciamo notare che l’Ufficio Filatelico genera una movimentazione di diversi milioni di euro con attivo significativo; in questo modo Poste Spa potrà risanare il bilancio, senza alcun merito. Con la mobilitazione si chiede di annullare gli effetti del Decreto n. 60 /2019 e di riaprire il confronto su tutti gli aspetti che riguardano le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti di Poste San Marino SPA

Federazioni Pubblico Impiego CSdL/CDLS


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