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Poste: un piano strategico di altissimo livello

Il lavoro della Segreteria di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione e l’Expo garantisce un futuro a Poste San Marino SpA, ne migliora l’efficienza e mira al pareggio di bilancio.

16 gen 2022
Poste: un piano strategico di altissimo livello

Soddisfazione da parte di NPR Noi per la Repubblica esprime grande soddisfazione per i risultati ottenuti sul tema Poste dal Segretario di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione e l’Expo Federico Pedini Amati e dal management di Poste San Marino. La proposta di ristrutturazione della Società per Azioni esposta la scorsa settimana in Commissione Finanze ha raccolto il parere unanime della maggioranza che ha approvato con convinzione quanto presentato. Il lavoro è frutto di due anni di intenso impegno finalizzato al raggiungimento di diversi obiettivi, primo fra i quali il pareggio di bilancio da raggiungere attraverso la ricerca di nuovi servizi erogabili e a nuove strategie commerciali volte a portare Poste San Marino verso il mondo delle società multi-servizi. La maggioranza e il Congresso di Stato con l’approvazione dell’articolo 66 della finanziaria avevano preso una strada ben precisa, il mantenimento della forma della SpA, l’aumento dei servizi nel settore delle spedizioni e dei pacchi in un rapporto privilegiato con Poste Italiane e altri operatori, l’unificazione di Poste e l’Ufficio Filatelico e Numismatico pur nell’indipendenza dei bilanci delle due strutture (il bilancio sarà unico con due consuntivi che resteranno separati). Bocciato dunque, a ragione, il ritorno dell’intera struttura nella Pubblica Amministrazione, scelta che non avrebbe presentato alcun beneficio in un momento storico come questo, in cui, come ampiamente dimostrato nel piano strategico presentato dalla Segreteria di Stato e da Poste San Marino, la direzione da intraprendere è esattamente opposta, ovvero quella di una struttura snella, sburocratizzata e veloce che possa proseguire sulle sue gambe come SpA postale e erogatore di servizi di spedizione. A tal proposito è bene ricordare come, quando venne sostenuta una legge di iniziativa popolare che andava nella direzione opposta, la Repubblica di San Marino stesse vivendo un periodo storico completamente diverso da quello attuale con la fine della piazza finanziaria e problemi sistemici che oggi sono, fortunatamente, superati. L’oggetto sociale di Poste San Marino inoltre, nega oggi ogni possibilità di svolgere servizi bancari e finanziari, una limitazione voluta e che vi è interesse a mantenere. Il piano industriale 2021/2023 presentato è di altissimo livello e va nella giusta direzione. Le perdite, che già quest’anno sono state ridotte di ben 300.000 euro sul previsionale grazie alla riduzione delle zone postale da 36 a 26, alla riduzione di auto in locazione e alla non sostituzione del personale pensionato, saranno ulteriormente ridotte in futuro con bilanci che tenderanno verso un pareggio che solo alcuni anni fa pareva impossibile. Finalmente Poste San Marino ha una strategia per il futuro, dopo tanti anni di incertezza e di bilanci e di disavanzi sempre più pericolosi. Inoltre nemmeno un dipendente è stato licenziato e lo Stato resta unico azionista di un suo asset strategico. Noi per la Repubblica plaude il lavoro della Segreteria di Stato con delega alle poste che si è dimostrata in grado di lavorare con convinzione su un progetto portandolo a termine con successo nell’interesse del Paese, guardando al futuro e instaurando rapporti prestigiosi mai avuti prima con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Poste Italiane per collaborazioni fondamentali per lo sviluppo di Poste San Marino. Un caloroso grazie è doveroso riconoscerlo a Gian Luca Amici che si è rivelato un manager avveduto e attento alle esigenze dell’azienda, dei dipendenti e, ovviamente, del bilancio.





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